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Nzuddi

nzuddi
Buoni e friabili i nzuddi messinesi, avevo avuto modo di conoscere questi dolci nel lontano 1993 in occasione di una mia vacanza a Messina e mi avevano conquistata per la loro fragranza e sapore, inoltre erano ricchi di mandorle tostate. Questa estate per problemi di salute di un mio familiare sono rimasta a Messina per circa due mesi, in questo periodo ho conosciuto delle splendide persone che mi sono state vicine e con cui ho instaurato una bellissima amicizia. La sera per passare il tempo visto che la degenza è stata lunga, facevamo delle lunghe chiacchierate e gustavamo le specialità del posto, che sono veramente tante. Tra cui ho ritrovato i nzuddi messinesi e anche i Piparelli di cui abbiamo fatto delle scorpacciate. Ho indagato con le nuove amiche se qualcuna aveva la ricetta da darmi, me l’ha fornita la mia amica Rosaria. Al mio ritorno a casa li ho fatti e devo dire che ho avuto dei buoni risultati. Ho fatto delle ricerche sugli nzuddi messinesi e pare che siano dovute alle suore dell’ordine di San Vincenzo, tante ricette sono dovute alle suore, in sicilia il diminuitivo di Vincenzo è Vincenzuddu, da qui il nome nzuddi. Venivano preparate il tre giugno, in onore della festività della Madonna e per il giorno di OgniSanti e della ricorrenza dei Morti. Oggi si preparano in ogni momento dell’anno e si trovano in vendita in tutte le pasticcerie.

Adesso andiamo alla preparazione degli nzuddi.

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nzuddi messinesi
  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni20 biscotti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
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Ingredienti

  • 500 gFarina 0
  • 200 gZucchero
  • 250 gMandorle
  • 100 gBurro
  • 2Uova
  • 75 mlLatte
  • 1Scorza di limone
  • 1Scorza d’arancia
  • 5 gAmmoniaca per dolci
  • 2 bustineVanillina
  • 1 pizzicoCannella in polvere
  • 1 bicchierinoMaraschino
  • 1 pizzicoSale

Per spennellare

  • 1Tuorlo
  • 2 cucchiaiLatte

Strumenti

  • 1 Ciotola
  • 1 Forchetta
  • 1 Teglia
  • Carta forno
  • Forno
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Preparazione

  1. Tostare le mandorle e tritarle grossolanamente.

  2. Sciogliere il burro a bagnomaria.

  3. Sciogliere l’ammoniaca in poco latte caldo.

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  5. In una ciotola mettere la farina, lo zucchero, le mandorle, la cannella, il sale, la vanillina, la scorza del limone e dell’arancia grattugiate.

  6. Aggiungere il maraschino, il burro tiepido, il latte con l’ammoniaca, mescolare con le mani facendo una sabbiatura, poi aggiungere le uova leggermente sbattute con una forchetta,

  7. Versare l’impasto sull’asse e impastare velocemente con le mani, se dovesse essere troppo duro e necessita aggiungere del latte, se troppo morbido aggiungere poca farina. Deve essere un panetto morbido e non troppo duro.

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  9. Stendere l’impasto dello spessore di 1 cm circa, tagliare a strisce e poi a losanghe o a rettangoli, Oppure staccare dei piccoli pezzi, formare delle palline e poi appiattirle, io preferisco il primo metodo. Posizionarli su una teglia rivestita di carta forno.

  10. Sbattere il tuorlo con i due cucchiai di latte e spennellare i biscotti

  11. Cuocere in forno preriscaldato a temperatura di 180° per circa 15/20 minuti, i nzuddi devono risultare belle dorate.

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Consigli

Non tritare troppo fini le mandorle, ma lasciarle grossolane.

Conservazione

Si conservano per parecchi giorni ben chiusi in scatole di latta, oppure in un sacchetto ben sigillato.

Per il periodo delle feste fare dei sacchettini regalo, saranno molto graditi.

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Pubblicato da incucinaconmire

Mi chiamo Mirella, sono mamma e nonna, calabrese di fatto e nel cuore. Amo profondamente la mia terra e adoro preparare i piatti della tradizione: ricette che mi accompagnano fin dall’infanzia e che oggi rivisito a modo mio, con gusto e un pizzico di originalità. Mi piace condividere queste ricette e farle conoscere a chi, come me, ama la cucina semplice e autentica. Sono preparazioni facili da rifare, perfette per chi vuole riscoprire i sapori di una volta. Ma non solo: troverete anche piatti più attuali, perché mi piace sperimentare e lasciarmi incuriosire dalle novità.

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