Funghi ripieni di salsiccia e scamorza

I Funghi ripieni di salsiccia e scamorza sono perfetti per presentare un secondo piatto non impegnativo…non pesante e soprattutto tanto sfizioso.

Rispetto a quelli che in genere sono solita fare, stavolta dopo la farcitura ho voluto impanare il tutto creando un qualcosa di simile ad un burger…che dire…davvero deliziosi.

L’esterno croccante e l’interno morbido, filante e saporito non può che conquistare i palati di chiunque…tranne ahime dei miei amici vegetariani e vegani.

I Funghi ripieni di salsiccia e scamorza sono semplici da fare, si cuociono in forno o in friggitrice ad aria e vanno gustati rigorosamente caldi.

Io ho optato per la qualità champignon crema…che rispetto a quelli bianchi sono molto più saporiti.

E allora pronti per vedere insieme i pochi e semplici passaggi?

Funghi ripieni di salsiccia e scamorza

Funghi ripieni di salsiccia e scamorza, dose per due persone

  • 8 funghi champignon belli grandi
  • 2 salsicce
  • 8 dadi di scamorza dolce
  • 1 uovo
  • farina q.b.
  • farina di mais o pangrattato q.b
  • sale
  • olio
  • pepe

Fare i Funghi ripieni di salsiccia e scamorza è davvero semplice e veloce.

Laviamo accuratamente i funghi, eliminiamo il gambo che potremmo utilizzare per altre ricette e con un cucchiaino scaviamoli leggermente.

Togliamo la pellicina esterna alle salsicce e sbricioliamo bene la carne

All’interno di ogni fungo mettiamo un tocco di scamorza e copriamo con una noce di carne come fosse un tappo.

Teniamoli da parte e aggiustiamo le cappelle con sale e pepe

In una ciotola battiamo l’uovo insaporendolo leggermente.

Passiamo ora ogni fungo prima nella farina, poi nell’uovo ed infine nella farina di mais o pangrattato.

Trasferiamoli mano a mano in una teglia coperta da carta forno leggermente unta con la farcitura verso il basso.

Aggiungiamo un filo di olio in superficie e passiamo in forno in modalità statica all’incirca per 25 minuti…dipende molto dalla grandezza del fungo ma di giganti non ne esistono.

Una volta dorati non resta che tirarli fuori e gustarli nella loro bontà.

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