Il cavolfiore fritto in pastella è un antipasto gustoso e semplice da preparare e fa parte della serie di fritti della vigilia di Natale che nella tradizione romana, ma anche in altre parte d’Italia, vengono serviti insieme agli antipasti di pesce. In realtà con lo stesso procedimento si possono preparare anche i broccoli in pastella, usando il broccolo romano o cavolo romano.
Il segreto per un buon cavolfiore fritto è naturalmente la pastella, che deve essere densa al punto giusto per non scivolare via, ma non troppo densa da rendere le frittelle di cavolfiore troppo pesanti. Io preparo la pastella per il cavolfiore fritto senza uova e senza lievito, ma usando acqua fredda molto frizzante e bicarbonato. La pastella, si sa, si fa un po’ ad occhio, perché molto dipende dal tipo di farina adoperata: io uso la farina di riso, sia perché è senza glutine, sia perché i fritti risultano particolarmente croccanti e asciutti; ma lo stesso procedimento è valido anche usando farina 00 o farina di semola, cambierà solo la quantità di acqua.
La ricetta del cavolfiore fritto in pastella prevede una prima fase in cui si sbollentano le cime del cavolfiore per qualche minuto: questa operazione può essere fatta anche qualche ora prima, poiché le verdure si dovranno raffreddare bene. Se preparate anche la pastella con un po’ di anticipo, tenetela in frigorifero fino all’ultimo momento in modo che sia ben fredda.
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni6 persone
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
Ingredienti per il cavolfiore fritto in pastella
- 1cavolfiore
- 350 gfarina di riso (circa; in alternativa q.b. farina 00)
- 1/2 cucchiainobicarbonato
- 250 mlacqua (circa, deve essere molto frizzante e fredda)
- 1 pizzicosale
- q.b.olio di arachide
Strumenti
- 1 Tagliere
- 1 Coltello
- 1 Ciotola
- 1 Frusta a mano oppure 1 Cucchiaio
- 1 Pentola
- 1 Friggitrice oppure 1 Tegame capiente e dal fondo spesso
- Carta assorbente
Come preparare il cavolfiore fritto in pastella
Per preparare il cavolfiore fritto in pastella iniziate pulendo il cavolfiore: eliminate le foglie (1) e la parte finale del cavolfiore (2), poi staccate le cime dal fusto (3).
Lavatele bene, eliminando eventuali parti scure, e dividete a metà le cime più grandi (4). Lessate le cime di cavolfiore in acqua salata per circa 5-7 minuti a seconda della grandezza (5). Devono risultare tenere ma non sfaldarsi. Scolatele e fatele raffreddare.
Nel frattempo preparate la pastella: in una ciotola mettete la farina e un pizzico di bicarbonato (6); aggiungete anche un pizzico di sale.
Iniziate ad aggiungere pian piano un po’ d’acqua (deve essere molto fredda), che quando toccherà la farina dovrà “frizzare” (7), mescolate con una frusta o una forchetta.
Non preoccupatevi se all’inizio si formano dei grumi (8). Continuate ad aggiungere acqua poco a poco, finché la pastella non avrà una consistenza fluida ma non liquida (9).
Dato che la pastella è una preparazione che si fa molto ad occhio, le dosi di farina e acqua sono indicative; per non rischiare di rovinare tutto, poco prima di friggere fate una prova con un pezzetto piccolo di cavolfiore: immergetelo nella pastella e poi nell’olio bollente, se la pastella inizia subito a gonfiarsi va bene, se si stacca è troppo liquida e c’è bisogno di aggiungere un po’ più di farina.
In tal modo potete controllare anche che l’olio sia giunto a temperatura. Fate scaldare abbondante olio di arachide in una padella o in una friggitrice (se avete un termometro, la temperatura dell’olio dovrà essere intorno ai 190°), quindi immergete le cime di cavolfiore nella pastella (10) e scolatele brevemente per eliminare quella in eccesso (11).
Friggete il cavolfiore in pastella in abbondante olio di arachide (12) per 6-7 minuti, girandolo di tanto in tanto, finché non sarà dorato. Scolatelo fatelo asciugare su foglio di carta assorbente.
Servite il cavolfiore fritto in pastella subito.
Note
Conservazione
Il cavolfiore fritto in pastella va consumato appena fatto; se volete avvantaggiarvi potete lessare qualche ora prima le cime di cavolfiore e preparare la pastella, che andrà conservata in frigorifero fino all’ultimo momento.
Consigli e varianti
Se preferite, al posto dell’acqua frizzante potete preparare la pastella per il cavolfiore con la birra, che darà alla pastella un piacevole retrogusto.
Se cercate altre idee per cucinare il cavolfiore guardate qui!
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eh si….fantastiche!!!le pittule di cavolfiore sono le mie preferite….voglio provare con la farina di riso…..sono più croccanti?????
Secondo me sì! È vero che il segreto per i fritti croccanti è la pastella e se la si fa bene viene croccante anche con la farina normale, ma a mio parere con quella di riso è più facile, non fa grumi (o meglio li fa solo all’inizio, poi si amalgama benissimo) e tutte le volte che l’ho usata il fritto era perfetto! 🙂
Di cavolfiore in pastella farei indigestione! La viglia di Natale non può mancare 🙂 Un bacio