Tradizioni di Pasqua i sepolcri

Tradizioni di Pasqua i sepolcri “u sumburcu”, i germogli di grano “u graniciaddu”, preparato per addobbare il Santo Sepolcro il Giovedì Santo in Calabria e in tutta l’Italia meridionale. È un usanza e un rito antichissimo, tutt’ora praticato ed è un bene inestimabile mantenere le tradizioni di Pasqua e farle conoscere ai bambini. Le date per mettere a germogliare i semi sono: il primo venerdì di quaresima o il primo venerdì del mese di marzo, il seme che non può mancare è il grano che è simbolo del pane, ma a piacere si possono aggiungere altri semi, come lenticchie, cicerchie e ceci, se si usa solo il grano si otterrà un “graniciaddu” con gli steli dritti, se si aggiungono altri semi diventa misto e con le piantine ricciolute acquista volume e sembra più ricco e bello.  Va tenuto al buio, perché, i germogli man mano che cresceranno diventeranno chiari e biondi, ed è qui la bellezza, se prendono la luce si sviluppa la clorofilla e diventeranno verdastri e non sono belli da vedere. Mi ricordo quando bambina lo facevo, ci tenevo che fosse il più bello, doveva essere chiaro, grande e con i semi misti così da notarlo in mezzo a quelli di solo grano, a me occhi di bambina sembravano striminziti, adornato con tanti fiori che raccoglievo nel giardino di casa e nei prati, in genere viole, bocche di leone, fresie e fiori di campo, nastri o carta crespa. La mattina del Giovedì Santo cosi adornato si porta in chiesa per addobbare il Sepolcro che accoglierà il Santissimo per l’Adorazione Eucaristica. Il mattino di Pasqua dopo terminata la messa si portano via i “graniciaddi”, anticamente si dividevano in pezzi e si piantavano nell’orto o nel giardino come porta fortuna e se qualche vicina non lo aveva preparato se ne ne dava un pezzo anche a lei come buon augurio.

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Tradizioni di Pasqua

Tradizioni di Pasqua

Tradizioni di Pasqua i germogli di grano del Giovedì Santo

Tradizioni di Pasqua

Tradizioni di Pasqua

Per preparare “u graniciaddu” servono:

  • 1 contenitore, (piatto, vassoio, o quello che si ritiene più idoneo e della forma che piace).
  • Stoppa o cotone
  • Grano q.b.
  • Lenticchie q.b.
  • Si possono aggiungere altri semi, tipo le cicerchie o i ceci.

Tradizioni di Pasqua

Se si mettono a dimora i semi il primo venerdì di quaresima, non c’è bisogno di metterli a bagno basta metterli direttamente sul cotone e bagnarli abbondantemente.

Se invece si mettono a dimora il primo venerdì di marzo o in date diverse è consigliabile mettere i semi a bagno  per una notte, in questo modo germogliano prima e si guadagna il tempo perso.

Si prepara il contenitore che si vuole usare, ricoprendolo con stoppa o cotone per circa 1 cm e 1/2 d’altezza si dispongono i semi molto vicini senza lasciare vuoti e buchi, si bagnano e si mettono al buio.

Per non fargli prendere luce si teneva dentro un mobile tipo un comodino, una cassa di legno, “u casciune” o sotto un grosso pentolone (una volta c’erano dei pentoloni di rame senza manico “U quadaruattu” il piatto con il grano si metteva in un angolo della casa dove non dava fastidio e si copriva con questo pentolone). Voi mettetelo dove volete, importante che stia al buio.

Bagnare ogni paio di giorni, stare attenti a non fare ristagnare troppa acqua, i semi e le radici potrebbero ammuffire e rovinare la buona riuscita dei germogli.man mano che il tempo trascorre diventerà sempre più bello.

La mattina del Giovedì Santo si adorna con fiori e nastri a piacere secondo il gusto personale e si porta in chiesa per addobbare il Sepolcro che accoglierà il Santissimo per l’Adorazione Eucaristica.

Al posto del cotone o la stoppa si può mettere anche del terriccio.

Il periodo per metterlo a dimora è il 1° venerdì di quaresima, però se lo si tiene in un luogo caldo bastano, anche 3 settimane, per averlo pronto.

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Pubblicato da incucinaconmire

Mi chiamo Mirella, sono una mamma/nonna, calabrese di fatto e nel cuore. Amo la mia terra e mi piace preparare i piatti della tradizione, piatti che mi hanno accompagnato fin dall'infanzia, rivisitati alla mia maniera con gusto e originalità, mi piace condividerli e farli conoscere, sono ricette semplici e facili da rifare, troverete anche ricette attuali, mi piacciono anche le novità.

4 Risposte a “Tradizioni di Pasqua i sepolcri”

  1. Che meraviglia ! Complimenti davvero , mia nonna li faceva sempre ,li chiamava ” u virvin o virvinedd ” lo faceva con lo stesso procedimento,era tanto devota. Certe tradizioni devono continuare ed essere tramandate come fai tu .Bravissima !

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