La polenta ha una storia antichissima. Prima della scoperta dell’America si preparava con le fave sminuzzate che venivano cotte con cipolle, olio, cipolle e grano saraceno o farro.
Da sempre è considerato un cibo della cucina povera anche anche quando si cominciò ad usare la farina di granoturco importata dal nuovo continente. Oggi è un piatto tipico del settentrione, dal Piemonte, alla Valle d’Aosta, dalla Lombardia al Veneto.
Da sempre, la polenta si può usare al posto del pane, come contorno, fritta o condita con formaggi, sugo di funghi, sugo di carne, sugo di salsiccia o con lo stoccafisso accomodato (da noi in Liguria).
In passato rappresentava un cibo di sussistenza, oggi invece la si sta riscoprendo come un ottimo piatto, legato alla tradizione, ma servito in moltissimi ristoranti anche con preparazioni gourmet.
Vediamo come prepararla a casa nel paiolo di rame, una specifica pentola con un solo manico e dai bordi alti, capace di diffondere il calore in modo uniforme e far cuocere così il mais in maniera perfetta. Si può fare anche con altre pentole ma non viene uguale!
Ecco, nel frattempo, la il video tutorial e alcune ricette a base di polenta:
Materiali
Indicativamente 500 g di farina sono sufficienti per 4 persone.
- 500 g farina di mais bramata a grani grossi
- 2 Litri acqua
- 20 g olio o burro fuso
- sale grosso
Utensile
Passaggi
Mettere a bollire nel paiolo o in una grossa pentola l’acqua con il sale e l’olio (facoltativo).
Attenzione: non esagerare con il sale e tenere conto della sapidità del condimento con cui andrete a servire la vostra polenta.
Quando l’acqua bolle versare la farina di mais a pioggia mescolando inizialmente con la frusta in modo che non si formino grumi. Abbassare il fuoco e cuocere per 50 minuti.
Il segreto per ottenere un composto omogeneo, senza grumi, è quello di mescolare la farina di mais, lentamente e in modo continuativo prima con una frusta e poi con un cucchiaio di legno mentre piano piano si addensa e cuoce.
Bisogna resistere per almeno 45/50 minuti. Ci vuole costanza e un po’ di forza fisica ma ne vale la pena.
Attenzione: chi è molto esperto sulle dosi può andare a occhio ma è meglio procedere con queste: 4 litri di acqua per ogni kg di farina. Più la farina è grezza, più assorbe acqua. Quindi, se si asciuga troppo, aggiungere un po’ di acqua calda. Anche la consistenza finale dipende dai gusti e dall’uso che ne vorrete fare.
Trascorsi i 50 minuti la polenta è pronta; alzare la fiamma in modo da farla staccare bene dal paiolo (potrebbe avere fatto un po’ di crosticina) e servire nei piatti con il condimento oppure trasferire su un tagliere di legno dando la forma a semisfera aiutandosi con un cucchiaio di legno umido.
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FAQ (Domande e Risposte)
Posso usare il paiolo con braccio elettrico?
Certamente… ne esistono di ottimi. Prova questo della Agnelli.
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