Lo stoccafisso accomodato con patate alla ligure… conosciuto anche come buridda di stoccafisso; che dire? Non vedevo l’ora di scrivervi la ricetta di questo piatto della nostra tradizione che ogni famiglia prepara con le sue piccole varianti, tutte buonissime. Oggi vi parlo della mia!
La Liguria ha un rapporto d’amore con lo stoccafisso che altro non è che il merluzzo essiccato. Sembra che il nome derivi dal norvegese stokkfisk oppure dall’olandese antico stocvisch, che significa pesce a bastone mentre in dialetto genovese lo chiamiamo stocche.
Quando ho visitato la Norvegia, in particolare le isole Lofoten ricordo file di merluzzi stesi a essiccare all’aria aperta su rastrelliere di legno. Praticamente erano parte integrante di quel meraviglioso paesaggio.
Messo poi a bagno per almeno tre giorni in acqua corrente lo stoccafisso si ammorbidisce ed è pronto per essere preparato in diversi modi. Il suo diffuso uso nella cucina ligure è dovuto a vari aspetti: essendo essiccato lo stoccafisso si conserva per lungo tempo, ideale da stivare a bordo delle navi e utilizzare come alimento per i marinai durante i lunghi viaggi in mare aperto. Inoltre gli abili mercanti genovesi lo commercializzavano con facilità in tutto il Mar Mediterraneo.
Infine c’è una ragione puramente religiosa dovuta al fatto che durante i giorni di magro fosse vietato mangiare prodotti animali ad esclusione del pesce. Si sviluppo così una tradizione culinaria a base di stocche che, per il suo costo economico contenuto e la facile conservazione, divenne molto popolare tra le famiglie cattoliche meno abbienti.
Oggi il costo non è più così basso ma ogni tanto vale la pena comprarlo e cucinarlo perchè è troppo buono… siete pronti?
Se vi piace questa ricetta date un’occhiata anche a: stoccafisso quasi in bianco alla ligure, brandacujun, baccalà alla ligure, frittelle di baccalà e baccalà arracanato.
- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura45 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 800 gstoccafisso ammollato
- 4patate
- 1cipolla
- 1carota
- 1gambo di sedano
- 1 spicchioaglio
- q.b.prezzemolo
- 5 filettiacciughe sotto sale
- 1 cucchiaiocapperi
- 2 cucchiaipinoli
- 150 gpassata di pomodoro
- q.b.sale e pepe
- q.b.olio extravergine d’oliva
- 50 golive taggiasche
- Mezzo bicchierevino bianco
Strumenti
- Tagliere e coltello (o mezzaluna)
- Pentola
- Scolapasta
- Pelapatate
- Casseruola
- Cucchiaio di legno
Preparazione
Consiglio: comprato nel vostro negozio di fiducia lo stoccafisso già ammollato e pronto da cuocere.
Sbollentare lo stoccafisso ammollato in acqua bollente insieme a una cipolla, un gambo di sedano e una carota. Lasciar bollire una decina di minuti in modo che la polpa si stacchi della lisca. Scolarlo e togliere la pelle e le lische.
Pelare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.
Tritare aglio e prezzemolo e fare soffriggere in una casseruola con olio evo per uno o due minuti.
Tritare anche le acciughe, i capperi e alcuni pinoli e aggiungerli al soffritto. Volendo potete tritare anche qualche oliva.
Dopo qualche minuto, versare in casseruola anche lo stoccafisso in pezzi e sfumare con il vino bianco. Mescolare. Lasciare rosolare a fiamma viva per un paio di minuti.
Quando l’alcol sarà evaporato aggiungere la passata di pomodoro, le olive, i pinoli e le patate.
Cuocere a fuoco basso per 45 minuti facendo attenzione che lo stoccafisso non asciughi. Nel caso aggiungere un po’ di acqua calda.
Mescolare di tanto in tanto, facendo attenzione a non rompere le patate che rilasciando amido formeranno una bella cremina.
Aggiustare di sale e pepe. Servire caldo.
Varianti e altre ricette
In questa ricetta ho utilizzato le buonissime olive taggiasche di Olio Roi di Badalucco, un magnifico borgo dell’entroterra di ponente.
Il piano di cottura a induzione che io utilizzo è della AMZCHEF!!
Questa ricetta si può preparare anche senza patate, quando ad esempio volete accompagnare lo stoccafisso accomodato con la polenta o le bruschette di pane. Esiste la versione anche in bianco.
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