Polenta fritta

La polenta fritta rappresenta un mio piatto dell’infanzia che preparava sempre mia mamma per non buttare via la polenta avanzata. E’ un buon esempio di riciclo alimentare, un cibo della cucina povera italiana, semplice ma squisito. E’ talmente buona che spesso mi capita di cucinare la polenta appositamente per friggerla. 😉

Si può servire come aperitivo (quasi un finger food) oppure come contorno croccante che si abbina perfettamente a qualsiasi secondo.

Quando cucinate la polenta vi consiglio di prepararne in abbondanza. Per avere un risultato perfetto, come farina di mais vi consiglio di utilizzarne una bramata nostrana, possibilmente biologica, rustica e macinata a pietra.

Il panetto che vi avanza può essere utilizzato il giorno dopo, tagliato a fette da friggere in abbondante olio caldo. Gustatela al momento con quella sua meravigliosa crostina dorata, aromatizzandola (se vi piace) con una macinata di pepe nero.

A me piace tantissimo mangiarla con stracchino e gorgonzola come facevo da piccola ma potete anche utilizzarla come base per crostini da condire con il sugo (vedi note)!

Polenta fritta
  • DifficoltàBassa
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 gpolenta già cotta
  • q.b.olio evo o di semi di arachide
  • q.b.pepe nero (facoltativo)

Strumenti

  • Coltello
  • Pentola (capiente) dai bordi alti per friggere
  • Schiumarola per fritti
  • Carta paglia

Preparazione

  1. Polenta fritta

    Tagliare il panetto di polenta fredda a fette di 1 cm e poi ricavarne dei rettangoli, quadrati o bastoncini, come se fossero patate da friggere.

    Scaldare nella pentola per friggere abbondante olio. Bisogna poterci immergere le fettine di polenta per la cottura.

    Quando l’olio è abbastanza caldo, 180°C circa, buttarvi la polenta tagliata e farla friggere fino a doratura (circa 10 minuti).

    Scolare molto bene con un mestolo forato e riporla su carta paglia per far asciugare l’olio in eccesso.

    Attenzione: non mettere troppa polenta nell’olio caldo per non far abbassare troppo la temperatuta. Piuttosto prevedere più turni di frittura.

    Servire immediatamente con una spolverata di pepe nero macinato al momento.

Altre ricette

Per friggere io utilizzo la pentola Ballarini, per scolare la schiumarola per fritti Tescoma e infine l’utilissima carta paglia.

Se volete qualche idea per condire la polenta appena cotta o preprare dei crostini con quella fritta vi consiglioil tocco alla genovese, il toccu de funzi, il sugo di cinghiale e il sugo di funghi e salsiccia.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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