Grissini al rosmarino

I grissini al rosmarino sono bastoncini croccanti e saporiti di origine piemontese, ideali per sostituire il pane in ogni occasione; io li adoro serviti come antipasto con un bel tagliere di salumi e formaggi o per accompagnare una bella insalata mista.

Sembra che i grissini siano stati creati per la prima volta a Torino nella prima metà del 1600. Il loro nome deriva gherssa che era un tipico pane piemontese di forma allungata, quasi uguale alla baguette francese.

La leggenda racconta che il figlio del Duca di Savoia soffrisse di disturbi intestinali dovuti alla mollica del pane mal cotto e che potesse consumare solo grissini secchi e stirati. Inizialmente quindi furono consumati come pane solo dai nobili ma presto si diffusero anche nelle altre classi sociali e divennero poi famosi in tutto il mondo.

La ricetta che vi propongo è molto semplice: si usa il lievito di birra e una buona farina di grano tenero di tipo 2. Il rosmarino dà il tocco finale rendendoli profumati, saporiti e buonissimi da sgranocchiare anche così da soli.

Attenzione perchè creano dipendenza!!! 😉

Grissini al rosmarino
  • DifficoltàBassa
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 400 gfarina di grano tenero di tipo 2
  • 180 gacqua
  • 15 glievito di birra (o 30 g di pasta madre disidratata)
  • 1 cucchiainomalto d’orzo (o zucchero)
  • 2 ramettirosmarino (gli aghi lavati e asciugati)
  • 50 golio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiainisale + q.b.

Strumenti

  • Ciotola
  • Spianatoia
  • Leccarda
  • Carta forno
  • Tritatutto
  • Frusta a mano o forchetta
  • Coltello

Preparazione

  1. Grissini al rosmarino

    Tritare gli aghi di rosmarino e metterli in una ciotola.

    Aggiungere l’acqua, il malto e il lievito di birra e sciogliere mescolando con una frusta o una forchetta.

    Unire la farina, l’olio e il sale ed impastare fino ad ottenere un panetto elastico e lavorabile.

    Consiglio: qualora l’impasto dovesse risultare troppo duro o troppo appiccicoso e mollo aggiungere o acqua o farina per renderlo della giusta consistenza.

    Sistemare sul piano di lavoro un foglio di carta forno, trasferirvi l’impasto e dargli la forma di un panetto allungato, con il lato corto lungo circa 10 cm.

    Spennellare con un po’ di olio tutta la superficie, coprirlo con la ciotola e far lievitare fino al raddoppio del volume. Ci vorranno circa 2 ore.

    Preriscaldare il forno a 200°C statico.

    Foderare la leccarda con carta forno e tenere da parte.

    Con un coltello, ricavare delle strisce di pasta larghe 1 cm, ritagliandole dal lato corto del panetto.

    Con le mani assottigliare stirando dalle estremità sino a raggiungere circa 30 cm di lunghezza.

    Attenzione: se mentre li tirate vi si rompono, metterli così come sono sulla placca senza reimpastarli.

    Sistemare i grissini uno accanto all’altro sulla leccarda e cuocere in forno caldo per 15 minuti o fino alla doratura desiderata.

    Attenzione: con questa quantità di farina dovete prevedere due o tre turni di cottura perchè non ci stanno tutti insieme nella leccarda.

    Consumare freddi.

    Si possono conservare diversi giorni dentro una scatola di latta o un contenitore a chiusura ermetica. Volendo potete farli rinvenire un po’ nel forno!

Altre ricette

In base ai vostri gusti, potete sostituire il rosmarino con altre erbe aromatiche.

Potrebbero interessarvi anche i grissini tricolore, la focaccia genovese, le focaccine alle olive, i panini alle olive, il pane naan con lo yogurt e il pane ai cereali.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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