I calamari ripieni alla genovese sono un secondo piatto della tradizione ligure molto gustoso.
La cucina ligure è caratterizzata dall’uso frequente dei ripieni. Basti pensare alla famosa cima alla genovese, alle verdure ripiene, alla torta pasqualina, ai pansoti, ecc.
Il ripieno era un modo parsimonioso, tipico della nostra cultura, per utilizzare tutto quello che c’era a disposizione. La nostra, infatti, è sempre stata una cucina povera, paradossalmente più di terra che di mare.
Credo di poter affermare che la cucina ligure sia una vera cucina mediterranea, che abbina gli ingredienti di campagna a quelli di mare. Potremmo definirla la cucina dei montanari e dei naviganti che fa uso di molte erbe aromatiche, di ortaggi di stagione, dell’olio di oliva, di farine di vario tipo e del pescato del giorno.
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La ricetta dei calamari ripieni (si possono fare nello stesso modo anche i totani) mette insieme tutte queste caratteristiche. Il risultato è davvero straordinario… guardate la videoricetta!
- DifficoltàMedia
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura45 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFuoco lento
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 4Calamari piuttosto grandi
- 2 fettePane (la mollica)
- q.b.Maggiorana
- q.b.Pinoli
- 2 cucchiaiParmigiano grattugiato
- 1 cucchiaioCapperi sotto sale
- 1Uovo
- q.b.Sale e pepe
- 150 gSalsa di pomodoro
- 2 cucchiaiAceto di vino bianco
- q.b.Olio EVO
- 1 spicchioAglio
- 1 tazza da tèLatte
Strumenti
- Padella
- Tagliere
- Mezzaluna
- Ciotola
- Cucchiaio di legno
- Cucchiaino
- 4 Stecchini
Preparazione
Lavare i calamari (già puliti dal pescivendolo) sotto l’acqua fredda corrente.
Bagnare la mollica del pane con il latte.
Mettere i tentacoli e le alette tagliuzzati a rosolare in un padellino con olio per 5 minuti. Quando sarà evaporata tutta la loro acqua saranno pronti!
Tritare i capperi dissalati.
In una ciotola mescolare i tentacoli e le alette rosolati e intiepiditi, la mollica strizzata, i capperi, l’uovo, i pinoli, il parmigiano, le foglioline di maggiorana (in ligure persa), il sale e il pepe.
Prendere i sacchi cilindrici (detti mantelli) dei calamari e riempirli, aiutandosi con un cucchiaino, lasciando un po’ di spazio in modo da chiudere i lembi del mantello con uno stecchino.
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Mettere l’olio evo in padella a soffriggere con lo spicchio di aglio senza l’anima.
Nell’olio caldo aggiungere i calamari ripieni e lasciar cuocere un minuto per lato.
Sfumare con l’aceto.
Appena sarà evaporato aggiungere la salsa di pomodoro diluita con un po’ di acqua.
Lasciar cuocere a fuoco lento semi coperti per 40/50 minuti.
Il tempo di cottura dipende dalla grandezza dei calamari. I miei erano lunghi circa 15 cm.
Girare di tanto in tanto e se il sughetto si asciuga troppo aggiungere un mestolino di acqua.
Aggiustare solo alla fine di sale e pepe.
Spegnere il fuoco e lasciare riposare un po’.
Servire tiepidi interi o a fette.
Come si differenziano calamari e totani
La principale differenza tra calamaro e totano è nelle pinne poste lungo il corpo. Il primo possiede pinne più grandi, di forma romboidale, attaccate lungo quasi tutto il mantello. Il secondo ha le pinne di più piccole, triangolari e attaccate in cima al mantello.
La carne del calamaro è un po’ più tenera e delicata.
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