Come spesso diciamo, frequentare i social e condividere passioni con altre persone sconosciute ha spesso dei risvolti positivi, come nel caso della ricetta di questo fantastico yogurt homemade. Capita che su Facebook conosco Silvana, di cui vi ho già parlato nel post della polvere di capperi, da cosa nasce cosa e ovviamente la cerchia si allarga alle amiche di Silvana, ed è così che conosco anche Silvia, meglio conosciuta come Babette. Silvana e Silvia sono molto amiche, da tanti anni e condividono una passione illimitata per la cucina, va da sè che di ricette ne hanno sperimentate a bizzeffe. Nasce infatti dai loro esperimenti ma soprattutto dalle loro menti la ricetta perfetta per fare lo yogurt fatto in casa. Ho avuto la fortuna di poter assaggiare lo yogurt a casa di Babette, fra un cucchiaino e l’altro mi sono fatta spiegare il procedimento, niente di impegnativo ma ci vuole tempo, inoltre mi sono state fatte una serie di raccomandazioni sui prodotti da utilizzare per un risultato garantito e le ho seguite alla lettera “senza se e senza ma”, e grazie alla loro precisione svizzera per la prima volta a casa mia è nato lo yogurt. Sarà esattamente della densità che desiderate, come vi spiegherò poi nel post sarete voi a decidere quando è pronto, è buonissimo, cremoso e vellutato. Vi consiglio di provare almeno una volta perchè è davvero facile facile, lo potrebbe fare anche un bambino e il risultato è strepitoso!
YOGURT:
(Dose per circa 2 kg di yogurt)
- 5 lt di latte parzialmente scremato Mila
- 2 bustine di Yovis da 1 g
Le bustine di Yovis le potete acquistare in farmacia, sono quelle da 1 grammo, mi raccomando. Evitate di dire che vi servono per fare lo yogurt, altrimenti proveranno a vendervi degli altri fermenti lattici che secondo loro sono “più adatti”, ma mica li hanno provati. 😉
Per il latte, ho usato su consiglio di Silvia quello parzialmente scremato UHT della Mila, secondo me si trova un po’ ovunque provate a cercarlo, resta il fatto che non ho provato con nessun altro latte perchè lo trovo in qualsiasi supermercato. Ma potete usare un buon latte locale, l’importante è che sia parzialmente scremato e UHT (a lunga conservazione).
Procedimento:
Usate una pentola adatta a contenere comodamente cinque litri di latte, anche se vi sembrerà una dose esagerata dovete considerare che otterrete solamente due chili di yogurt, che sono sufficienti a coprire una settimana di colazioni per una persona. Vale la pena partire con questa dose.
Ponete il latte a scaldare sul fuoco, dovrete monitorare con un termometro da cucina la temperatura, è essenziale che i fermenti lattici vengano inseriti nel momento esatto in cui il latte avrà raggiunto la temperatura di 38°C.
Ci vorranno circa una decina di minuti, vi consiglio di girare il latte con la frusta mentre aspettate che raggiunga i 38°C, in maniera che non si creino differenze di temperatura fra sotto e sopra.
Ricordatevi di tenere da parte un goccio di latte, sottraendolo dal totale della ricetta per sciogliervi i fermenti lattici. Versatelo in un bicchiere, aggiungete il contenuto di due bustine di Yovis e con l’aiuto di una frustina mescolate bene fino a scioglierli completamente.
Appena il latte raggiunge i 38°C, spegnete il fuoco versate i fermenti sciolti in un goccio di latte e mescolate bene con una frusta per un paio di minuti.
Coprite la pentola con il coperchio e avvolgetela in una coperta (io ne ho usata una in pile), in maniera da mantenere il calore.
Le ore che passerà al caldo avvolto dalla coperta dovranno essere UGUALI a quelle che passerà al freddo. Mi spiego meglio: se iniziate a fare lo yogurt alle 14.30 e lo lasciate per 8 ore avvolto nella coperta di pile, passerà in frigo verso le 22.30 e ci starà per altre 8 ore prima di essere “colato”, quindi fino alle 7.30 del mattino. Il tempo di riposo può variare da un minimo di 8 ore ad un massimo di 12, l’importante è che il periodo di caldo equivalga sempre a quello in frigo.
Una volta fatte le ore al calduccio avvolto nella coperta, levatela e ponete la pentola con il coperchio in frigorifero per altrettante ore.
Il mattino seguente, preparate una ciotola capiente dove fare la colatura. Inserite al suo interno un colino rivestito da 3/4 garze sterili (basterà il giorno prima farle bollire una decina di minuti nell’acqua) una sopra all’altra, fermatele con delle mollette sul bordo del colino e aiutandovi con un mestolo trasferitevi lo yogurt. Io ovviamente ho usato uno scolapasta dai buchi molto piccoli per riuscire a contenere quella quantità. Immediatamente nella ciotola inizierà a colare il siero, tenetene da parte un bicchiere e il resto buttatelo per lasciare spazio a quello che colerà di seguito. Trasferite la ciotola con il colino al suo interno nel frigo, ogni tanto controllate il livello del siero nella ciotola e se lo vedete abbondante buttatelo. Per ottenere la densità che vedete in foto ci sono volute circa 6/7 ore di colatura.
In pratica lo yogurt è pronto quando muovendo la garza, si “stacca” dai bordi. Se vi piace più denso, tipo yogurt greco, non dovete far altro che allungare i tempi di colatura. Se dovesse venirvi troppo denso, potete aggiungere poco alla volta il siero che avete tenuto da parte nel bicchiere e mescolarlo per bene con una frusta per renderlo più fluido.
Quando avete deciso che la densità del vostro yogurt vi soddisfa, trasferitelo dalla garza in una ciotola e lavoratelo per qualche minuto con una frusta a mano per renderlo cremoso e omogeneo. Dividetelo in contenitori di plastica o in vasi di vetro, copritelo e ponetelo in frigo.
Una volta ottenuto il vostro yogurt, per rifarlo potete fare a meno di usare nuovamente i fermenti lattici, oppure ricorrere ad essi solo quando resterete completamente senza yogurt. Il procedimento resta identico, si vanno solo a sostituire i fermenti lattici con 4/5 cucchiai di yogurt fatto da voi. 🙂
Dura sicuri dieci giorni in frigo, almeno noi siamo arrivati a testarlo fino a dieci giorni. Ma se siete consumatori abituali di yogurt durerà molto meno. Potete aggiungere allo yogurt finito tutto quello che volete: dal miele, alla marmellata di frutta con i pezzettoni, alle gocce di cioccolato, allo zucchero (meglio se a velo), alla frutta a pezzi, frutta frullata, frutta secca, cereali, ecc.
Ribadisco che ho seguito minuziosamente le istruzioni di Silvia e Silvana e quindi non ho idea dei cambiamenti che potrebbe subire usando altri tipi di latte o fermenti, l’unica cosa che potete fare è quella di provare. 🙂
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Ciao Eva, io sono consumatrice compulsiva di yogurt e questa è la ricetta per me! L’unico problema è proprio il latte Mila. Se non sbaglio è di Bolzano e quindi credo che tu, trentina, lo riesca a trovare con grande facilità ma dalle mie parti toscane al super trovo lo yogurt Mila (buonissimo) ma il latte no …..Farò ricerche più approfondite in altri super…..Ottima ricetta, però! Grazie
Puoi usare un buon latte locale parzialmente scremato a lunga conservazione. 🙂
meraviglia.
Grazie! 🙂
Io lo faccio spesso, ma senza la parte della colatura… lo piazzo 6/7 ore sopra la stube direttamente nella ciotola in cui poi lo conservo. Comodo per raggiungere la giusta temperatura è il Cooking Chef 🙂
Quando avevo iniziato a farlo anni fa avevo trovato fra le raccomandazioni quella di usare solo latte intero, però vedo che il risultato è molto cremoso anche con il parzialmente scremato… Bene, domani si prova, stavolta con la colatura… qui lo yogurt o va a male o va via a quintali!
Ohi Tiz, allora come ti è venuto? 😉
(scusa se ho tardato a rispondere ma eravamo “fuori” casa)
ciao Eva qui in sardegna e un metodo che io ho sempre visto prima da mia nonna poi mia madre, chiamato gioddu lo yogurt viene fatto dal latte fresco solitamente intero ma ho visto che viene bene anche con il parzialmente scremato e la matrice o yogurt quelli in commercio voglio provare con i fermenti yovis che ho acquistato questa mattina in farmacia, ma mi sorge un dubbio perché nella scatola di yovis parla di medicinale ????? grazie per il bellissimo blog 🙂
Ciao Maria, lo yovis non sono altro che fermenti lattici. Parla di medicinale perchè solitamente si prendono per curare l’intestino e riequilibrare la flora batterica, magari dovuta ad un influenza. Solitamente si prendono in coppia con l’antibiotico, proprio per evitare spiacevoli conseguenze, che evito di descrivere. 😉 I fermenti lattici o meglio i probiotici che come dice la parola sono microrganismi (batteri) non solo vivi ma anche “a favore della vita” al contrario degli “antibiotici” (anti-vita) Si tratta dunque semplicemente di batteri che normalmente vivono nel nostro organismo e quotidianamente nutriamo attraverso il cibo che assumiamo. Si usano per fare lo yogurt perchè inoculati nel latte proliferano, lo fanno fermentare e il lattosio si trasforma in acido lattico. Fammi sapere, buona giornata! 🙂
ho una domanda, forse utile a tutti… il siero ottenuto si può definire latticello, o solo siero?
grazie.
faccio yogurt abitualmente, ma proverò anche questa ricetta, magari provando con yogurt del contadino
Ciao Daniela, il siero è solo siero. Il latticello si ottiene dalla panna ed è bianco. 🙂
Ciao Eva, ad un certo punto della ricetta dici di tenere da parte un po’ di siero. A cosa serve? Grazie della bellissima ricetta!
Lo spiego sempre nel post, se dovesse risultare troppo denso, basta aggiungere siero poco alla volta e mescolare bene con un frusta per farlo tornare più fluido. 🙂
grazie per la ricetta, provato oggi…mi è uscito uno yogurt buonissimo…da rifare ogni settimana
Qui lo mangiano come se non avessero mai visto lo yogurt! Son soddisfazioni! 😉
Mi si è rotto il termometro come posso fare???come mi regolo con la temperatura ????
Ciao Francesca, non c’è soluzione senza termometro. E’ importante inoculare i fermenti esattamente a 38°C. 🙂
ciao Eva.
proverò prestissimo il tuo yogurt, anzi sto già uscendo a comprare l’occorrente.
mi chiedevo, però, se ci fosse qualcosa per usare il siero…grazie
Ciao Giulia, non è vero siero, quello si ottiene solo dalla colatura di latte CRUDO, quindi puoi serenamente buttarlo via. 🙂
Ciao Eva mi sto organizzando coi tempi e volevo fare solo un piccolissimo appunto:se lo metto in frigo alle 22,30 per 8 ore poi devo colarlo alle 6,30 non 7,30 come indicato. Sbaglio?
Puoi lasciarlo anche 1 ora in più, oppure lo metti in frigo alle 23.30, oppure ti alzi presto. 😀
Ciao Eva, sono alle prese con la coltura, va fatta fare in frigo o t.a.
È normale che il mio yogurt sia già abbastanza denso ancora prima della colatura?
Ciao Michela, è specificato “Trasferite la ciotola con il colino al suo interno nel frigo, ogni tanto controllate il livello del siero nella ciotola e se lo vedete abbondante buttatelo.” Si è normale che sia già denso, sono i fermenti che lavorano. 🙂
Perdonami Eva, non avevo letto bene la ricetta. Grazie mille
si può utilizzare per quanto tempo lo yogurt per rifarne dell’altro?
Io lo uso circa 5 volte prima di riutilizzare i fermenti. 🙂
ok grazie….non so se è una mia impressione….ma mi sembra che utilizzando i fermenti lo yogurt venga più compatto rispetto a quando uso lo yogurt stesso…
Forse ne dovresti mettere un cucchiaio in più 😉
ciao volevo sapere posso utilizzare i fermenti yovis con il latte di avena o di soia ?
ciao Francesco, purtroppo non avrai dei buoni risultati con quel tipo di latte, alcuni hanno provato. 🙂