Sciroppo di melissa ricetta

Sciroppo di melissa

Qualche anno fa ho comprato una piantina di melissa, arrivata a casa l’ho messa in una vaschetta sul balcone, ogni anno ritorna sempre più rigogliosa ed è così che ho scoperto che è una pianta perenne resistente al freddo inverno del Trentino. Quando era piccola mia figlia le facevo il tè con le foglie, è una pianta che ha molte proprietà e un profumo che ricorda il limone. Un giorno a pranzo da una mia amica, la madre dice di aver fatto lo sciroppo di melissa, raddrizzo immediatamente le orecchie poiché quella che era una piccola piantina si è trasformata in un mini cespuglio che va potato frequentemente e quindi avevo interesse ad usarle invece di buttarle via. L’esecuzione è semplice, semplicissima, quindi armata di forbice e barattolo vado a raccogliere l’ingrediente principale per trasformarlo in dolce e dorato sciroppo di melissa. Diluito in acqua fresca è davvero dissetante, grazie anche alla presenza dei limoni, ha un gusto fresco e gradevole. Non ho ancora provato ma vista l’esperienza con lo sciroppo di sambuco credo che aggiunto al prosecco sia la morte sua! 😉

SCIROPPO DI MELISSA: 

(Dose per 2 litri di sciroppo)

  • 30 foglie di melissa
  • 4 limoni bio
  • 1 lt di acqua
  • 1 kg di zucchero
  • 30 g di acido citrico

L’acido citrico in Trentino è facilmente reperibile nei supermercati più forniti, potete per comodità ordinarlo on line, l’importante è che sia alimentare. E’ usato come conservante e correttore di acidità, è inodore e insapore ed è una polvere molto sottile e bianchissima. Tuttavia se non lo doveste trovare lo potete sostituire con succo di limone moltiplicando per sei volte la dose indicata di acido citrico.

Dovete procurarvi delle bottigliette per conservare lo sciroppo, vi consiglio di farle piccine in maniera da consumarle in fretta una volta aperte, quindi circa da 250/300 ml. Dovrete sterilizzarle prima dell’utilizzo, in QUESTO post vi spieghiamo come fare.

Per prima cosa procuratevi un barattolo relativamente grandino. Raccogliete solo le foglie più belle, verdi, sane e grandi, circa 30/35. Lavatele sotto l’acqua corrente e ponetele nel barattolo assieme a quattro limoni bio tagliati a fette e un litro d’acqua. Assicuratevi che le foglie e i limoni stiano sotto il livello dell’acqua, potete mettere un pressino, un piattino, un cucchiaio di traverso, degli stecchi da spiedino a croce.

Coprite il barattolo con il coperchio o con delle pellicola e lasciate macerare il tutto per 24 ore. Passate le 24 ore, filtrate il liquido ottenuto con l’aiuto di un canovaccio pulito direttamente in un tegame, strizzate bene i limoni e le foglie per spremere l’acqua che hanno trattenuto. Aggiungete lo zucchero e l’acido citrico, mescolate per farli sciogliere bene e portate ad ebollizione a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto. Quando prende bollore, contate circa 3/4 minuti, quando lo sciroppo di melissa si addensa potete spegnere e versarlo ancora bollente nelle bottigliette o vasi sterilizzati che avete preparato. 

Una volta freddi potete etichettarli e conservarli al buio, mentre una volta aperti vanno conservati in frigorifero. Lascio a voi trovare la giusta dose di sciroppo da diluire in acqua, indicativamente metto un centimetro di sciroppo in una brocca che contiene un litro d’acqua. 🙂 Colgo l’occasione per ricordarvi di seguirci sulla nostra Fanpage di Facebook per non perdervi nemmeno una ricetta e se volete per avere un’immediato contatto con noi iscrivetevi al gruppo “Pasticciando con i Fables…“, vi aspettiamo. Eva

2 Risposte a “Sciroppo di melissa ricetta”

  1. Ciao, scusami ma come mai specifichi “acido citrico per uso alimentare?” Io so che non c’è differenza, e che l’acido citrico E330 è lo stesso sia per l’utilizzo casalingo che alimentare.
    Te lo chiedo perchè prima di acquistarlo voglio esserne sicura, per non incappare in una ricetta da buttare via.
    Comunque grazie per la splendida ricetta, io ho due piante enormi di melissa e non vedo l’ora di provare lo sciroppo!

    1. Ciao, è sempre meglio specificare anche per i meno esperti che tutto quello che viene usato in cucina, dagli ingredienti agli attrezzi, deve essere adatto ad un uso alimentare.

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