Cachi sott’olio in agrodolce

Cachi sott’olio in agrodolce

Cachi sott'olio in agrodolce

A me le cose strane e stuzzicanti mi piacciono, mi piace sperimentare, mi piace poter usare i frutti del mio alberello in giardino ma soprattutto mi piace mangiare tutto quello che è salato e può far parte degli antipasti o aperitivi. 😀 Cristina, la nostra Cri, lo sa molto bene infatti sempre lei mi consigliò di fare la confettura di peperoni alla quale ho dato voto: dieci. Visti i risultati e la mia totale approvazione, ha scommesso ancora sui nostri gusti comuni consigliandomi la ricetta per fare i cachi sott’olio in agrodolce. Visti i precedenti non ha dovuto convincermi, ho accettato subito la sua proposta e mi ha passato il link di questo blog che non conoscevo, ho dato una letta al post e ho capito che bisogna ringraziare anche Sergio per la condivisione di questa ricetta. Il giorno dopo ho raccolto i cachi dal mio albero in giardino e mi sono messa all’opera. Nulla di complicato, nessun procedimento assurdo, solo ingredienti sani e cachi acerbi. Passati quindici giorni abbiamo finalmente potuto assaggiare questa bontà, non riesco a farvi paragoni culinari che rendano perfettamente l’idea, ma le fettine di cachi restano piuttosto croccanti (niente di molliccio insomma) e hanno questa nota di agrodolce davvero particolare. Una robina buona da sfoderare come antipasto, magari proprio per la cena della Vigilia. 😉

CACHI SOTT’OLIO IN AGRODOLCE:

(Dose per 4 barattoli da 200 ml circa) 

  • 1 kg di cachi acerbi o cachi mela
  • 500 ml di aceto di mele
  • 200 ml di olio EVO
  • 100 g di zucchero semolato
  • 5 g di sale
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 foglia d’alloro

Per prima cosa procuratevi dei barattoli con relativo coperchio dove conservare i cachi sott’olio, dovrete sterilizzarli anche se sono nuovi. L’operazione non è faticosa ma lunga, quindi vi consiglio di iniziare a sterilizzare i barattoli un paio d’ore prima dell’utilizzo.
E se non avete ancora letto il nostro post “Sterilizzare e Conservare frutta e verdura” vi invito a farlo, troverete un sacco di consigli.

Prima dell’uso lavate i contenitori destinati alle conserve, le guarnizioni di gomma e i coperchi nuovi in acqua calda con detersivo e abbiate cura poi di sciacquarli bene. Se i vasi invece sono riciclati, li avrete già lavati e quindi basterà passare direttamente alla sterilizzazione prima del nuovo uso.
Ponete sul fondo di una grande pentola un canovaccio pulito e ripiegato sulle sponde della casseruola (praticamente dovete foderare la pentola), iniziate ad affiancare i barattoli di vetro, utilizzando altri canovacci per separare i contenitori che durante la fase di bollitura potrebbero sbattere e rompersi. Riempite la pentola d’acqua superando di qualche centimetro il livello dei vasetti e portate dolcemente ad ebollizione poi abbassate la fiamma e mettete il coperchio. Dopo 10 minuti aggiungete anche i tappi o le guarnizioni, rimettete il coperchio e lasciate passare altri 5 minuti.
Spegnete la fiamma e prelevate i vasi con una pinza e metteteli capovolti su un canovaccio pulito, dopo 2/3 minuti capovolgete i vasi con l’apertura verso l’alto in maniera che si asciughino perfettamente anche all’interno. Quest’operazione la dovrete fare poco prima dell’utilizzo dei vasetti, se la farete con troppo anticipo, magari la sera prima, non servirà a nulla.

La ricetta originale dice di tagliare i cachi a metà e di togliere i noccioli, nei miei cachi non vi era traccia di noccioli, quindi li ho semplicemente lavati molto bene tagliati a metà, scartando il picciolo, poi a fettine spesse 3 millimetri circa. Nel frattempo in una pentola mescolate aceto di mele, olio EVO, zucchero, sale, aglio e alloro. Ponete sul fuoco e portate a ebollizione, tuffate circa un terzo di cachi per volta, lasciate che questa “salamoia” riprenda il bollore e lasciateli sbollentare per tre minuti, mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno. Prelevate i cachi con la schiumarola e raccoglieteli in una ciotola, proseguite così con il resto dei cachi.
Una volta finita quest’operazione di bollitura, togliete l’aglio e l’alloro e versate tutta la salsa agrodolce nella ciotola assieme ai cachi e coprite con un coperchio o con pellicola.
Lasciate la ciotola a riposare a temperatura ambiente per 24 ore.

collage cachi sott'olio in agrodolceIl giorno seguente prendete i vasetti che avete precedentemente sterilizzato e iniziate a riempirli con le fettine di cachi. Ogni paio di cm fermatevi e coprite con l’olio EVO.
Cercate di non lasciare spazi vuoti o bolle d’aria, per evitare questo piegate un canovaccio e battete leggermente il vasetto. Pressatele bene, anche con l’aiuto di un cucchiaio. Fermatevi comunque a 2 cm dal bordo del vaso e coprite bene con l’olio EVO. Una volta pieno, vi consiglio di usare un pressino di plastica per tenere premuti i cachi sotto il livello dell’olio.
Chiudete ermeticamente i vasi, etichettateli e poneteli in dispensa.
Il giorno dopo comunque controllate, se si fosse abbassato il livello dell’olio rabboccatelo.

Se vi state chiedendo cosa sia un pressino, eccolo:

pressini_salva_aroma_gusto_plastica

Aspettate almeno 1 mese prima di consumarli, tenetele in un luogo fresco e asciutto, possibilmente al buio. Va benissimo la credenza. Si possono conservare per un anno, una volta aperto il vasetto conservatelo in frigo, avendo cura di ricoprirle d’olio EVO ogni volta. 
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cachi sott'olio in agrodolce

6 Risposte a “Cachi sott’olio in agrodolce”

  1. Ciao, mi interessa molto questa vostra ricetta. Su altri siti dicono che si possono usare anche verdi, ma dal commento precedente ne deduco che non siano proprio il massimo. Voi consigliate quindi di raccoglierli quando sono già completamente gialli, prima che inizino ad ammorbidirsi passando all’arancio?

    1. Olio extra vergine d’oliva in purezza. Nuovo insomma, non la salamoia, altrimenti avrei scritto di usare la salamoia. 🙂

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