Giorno 16: notizie dal Brasile

Eccoci qui pronti per darvi notizie dal mondo, o meglio notizie dal Brasile

Prima di tutto buona Pasqua, anche quest’anno, per me, festeggiata in Brasile …ed ecco un breve riassunto di quello che abbiamo fatto in questi giorni in cui non vi abbiamo dato notizie di noi:

  • giovedì ancora una volta all’insegna del relax, ci siamo diretti a nord, rispetto alla nostra pousada, e dopo una camminata di circa 20 minuti abbiamo raggiunto una zona praticamente deserta ed incontaminata con solo delle mangrovie e una barca arenata durante la bassa marea, un posto davvero incantevole e per la sua bellezza ho deciso di mettervi una foto anche se solitamente metto solo foto con il cibo, ma questa volta vale davvero la pena…si tratta di Praia Tartaruga.
Praia Tartaruga Santo André
  • Pranzo in pousada con petto di pollo grigliato, verdure e insalata e finalmente le immancabili, in ogni vacanza, bolinhos di bacalhau.

Per la nostra cena mi affido al video qui sotto:

https://youtube.com/shorts/8B7CJ-UvEZI

Con grande stupore abbiamo scoperto che qua il polpo è molto utilizzato (nelle altre zone del Brasile non lo abbiamo mai trovato) e dopo le Canarie anche giovedì sera ci siamo dedicati ad esso, con un piatto vagamente internazionale: polpo e hummus, sebbene non fosse vero hummus, ma solo una purea di ceci, e a seguire un ottimo arroz de polvo, ovvero il riso con il polpo accompagnato da farofa e vinagrete. Non posso dire che si tratti di un piatto veramente brasiliano, ma sicuramente era buono.

  • Venerdì, ci siamo svegliati con la pioggia e, dopo l’ottima colazione di Vila Araticum dove c’è la classica brasiliana con bolo, pao de queijo, tapioca, omelette, ovo mexido, tanta frutta tropicale … non manca nulla, anzi… abbiamo deciso di riprendere l’auto e di andare a fare una piccola escursione nella zona, consigliati in un percorso che ci ha inviato Luis Alberto, il proprietario argentino della pousada, e che inserisco qui sotto e sebbene sia in portoghese, ma potete fare un copia incolla e tradurlo con Google translator, vale la pena leggerlo.

É bom tomar café e sair cedo para aproveitar o dia.
Podem almoçar na praia de Guaiú, cochilar um pouco
e não muito tarde, para não ficar sem luz do dia,
continuar para Belmonte, o tempo dá certinho para curtir tudo.
Cuidados na pista: buracos, gado solto e quebra-molas
não estão sinalizados e podem aparecer de improviso!
Não entrar de carro muito perto da praia, a areia é fofa e podem atolar!
Santo Antônio (8 km de Santo André):
Depois do povoado de Santo Antônio a direita tem
entrada para a praia das Bobocas e o Restaurante Maroca.
É uma praia extensa e de águas rasas, caminhando a
direita chega até a barra do rio Santo Antônio.
Prosseguindo pela BA101 chega no Guaiú (12 km de Santo André)
Tem placa na pista indicando a entrada para a praia (1 km)
O caminho é legal atravessa mangue e coqueiral.
Fogão a lenha de Maria Nilza, rustico-chique, Nilza é uma figura!
Barraca da Leo mais em conta e bem bacana também.
No povoado Sorveteria da Beth.
Continuando, Mogiquiçaba (25 km de Santo André)
Casario pequeno e bucólico com um quadrado com pequena igreja
pela ponte vá até a praia de ondas fortes boas para surf.
Dá para tomar banho no rio preto, é obscuro mas limpo.
Pasteis de mariscos gostosos no bar Lamarão da Dedé.
Mais na frente, Belmonte (45km de Santo André):
Pode ser que a primeira vista pareça um povoado fantasma,
mas engana, a paisagem cultural é de uma riqueza incomum.
Esta cidade já teve tempos de esplendor e foi chamada de ‘princesa do cacau’
(a rainha era Ilhéus) antes da praga (vassoura de bruxa)
acabar com a produtividade dos plantios feitos no meio da mata.
A praia é obscura, pois o rio Jequitinhonha joga muito orgânico.
O Farol da fábrica do engenheiro Eiffel (Paris)
Falam que era para levar para Belmonte em Portugal
e os portugueses erraram o destino, isso dizem!
O Chafariz na praça da maternidade, no cais do rio
trazido de Glasgow (Escócia) presente do coronel para sua amante, outro ‘causo’.
Aí podem ver alguns galpões que ainda comercializam cacau.
Arquitetura da cidade é um barroco portugues do princípio do século XX
Se manteve porque não teve substituição,
Agora algumas estão começando a ser restauradas.
para se deliciar comendo Guaiamum, Caranguejo, Pitú, Moqueca de Robalo
No ‘Açougue’ ( da Dona Maria Borges) av. Rio-mar
Pizzas e outras comidas no cais do rio, restaurante Taberna.

Pasteis caseiros de caranguejo na toca de Bijuca (a partir das 13 hs.)
na frente da praça do chafariz. Aí pertinho podem visitar o MUCA
‘museu das cadeiras brasileiras’ quartas à sextas 9 à 12 hs e 14 à 17 hs.
www.muca.belmonte.ba.gov.br
Doces tradicionais da tia Pombinha (perto do posto de gasolina)
Visitar a Dona Dagmar, na olaria da beira do rio faz telhas e tijolos,
e jarros gigantescos, ela gosta de receber gente e de conversar.
No por do sol as baianas montam tabuleiro no canteiro central da avenida.
Tem acarajé e abará.
Também dispondo de um dia livre, imperdível o passeio de lancha para Canavieiras!
Eu gosto muito de tudo isso, espero que também vocês o desfrutem!
L.A. 😃👍

  • Abbiamo visto le spiagge di Belmonte, Mogiquiçaba e Guaiú, dove la sabbia sembra zucchero sia nel colore che nella consistenza mentre quella della nostra zona è molto più farinosa, anche il colore cambia, è più rossa e ci ha ricordato molto Canoa Quebrada, nel Ceará dove siamo stati molti anni fa. Santo André ha sicuramente le spiagge più belle.
  • Abbiamo percorso una lunga strada, queste zone si possono raggiungere solo se sia ha un’auto o se si prenota una escursione, e a ogni metro c’è un cartello con scritto “vendesi terreno” e molte sono le fazende, che sono equiparabili alle nostre fattorie, che si susseguono. Durante il percorso che è durato circa un’ora per raggiungere la parte più a nord che è Belmonte, sono state davvero poco le mascherine che abbiamo visto per la strada e ci siamo resi conti che effettivamente probabilmente qui il Covid in molti lo conoscono solo attraverso i media, perché gli ambienti sono talmente ampi e i paesi sono così poco abitati che chiaramente non si può fare un paragone con le grandi città (ma questo vale in generale in tutto il mondo) dove sicuramente i casi sono superiori sua per la maggiore aggregazione che per una ovvia maggiore densità di popolazione.
  • Per noi la soluzione dell’auto è dovuta al fatto che ci servirà anche nelle prossime settimane diversamente a Santo André è anche piacevole noleggiare una bicicletta per muoversi per queste stradine, e sono in molti ad affittarla.
  • Il sole non è comparso, ma la mattinata non è stata poi piovosa, siamo rientrati per pranzo e abbiamo mangiato presso il ristorante Gaivota, a qualche centinaio di metri dalla nostra pousada, anche esso fornisce sia sistemazione alberghiera che ristorante direttamente sulla spiaggia.
  • Un piatto vegetariano per me, mentre Stefano si è dedicato a uno dei suoi piatti preferiti: il ceviche che ormai tutti conoscerete perché lo abbiamo citato più volte nei nostri viaggi e trovate la ricetta qui (sebbene non siamo mai stati nel luogo da dove nasce: il Perù).
Pranzo al ristorante Gaivota

Nel prossimo video sarà Stefano ad illustrarvi la nostra cena:

Riso saltato con gamberetti, ancora filet mignon e soprattutto l’ottima rivistazione della Carne do Sol in versione ragù con polenta di aipim, che entra di diritto nell’elenco delle ricette che vi proporrò al nostro ritorno !

  • La mattinata di sabato si è aperta con la diretta da Facebook con Viaggiandomangiando in Tour che potere recuperare QUI, per proseguire con un alternarsi di sole e pioggia. Avremmo voluto pranzare nelle poche baracche sulla spiaggia, ma causa maltempo e poco turismo, sono chiuse, così abbiamo ripiegato sul Victor Hugo ristorante dell’omonima pousada accanto a noi. Struttura bella almeno quanto la nostra, con un menù simile, ma dai prezzi meno economici. Pranzo a base di carpaccio pesce per me (sebbene non sappia dirvi che tipo di pesce sua vi posso dire però che era buono) e filet mignon con aipim fritto per Stefano e poi una casquinha di Siri che sto aspettando ancora adesso…mai arrivata!
Pranzo al Victor Hugo
  • Dopo aver pagato, la simpatica cameriera ci ha proposto di tornare lì nelle prossime serate perché dalle 18 alle 22 fanno tutti i giorni pizza…e allora ci siamo chiesti: ma si può cenare al di fuori delle proprie pousade quando vige il lockdown serale? 🤔🤔 probabilmente si riferiva alla possibilità di prendere la pizza da asporto, come alcuni degli ospiti della pousada fanno, mangiando poi in camera.

Sabato sera? Pizza ovvio, anche qui in Brasile, e non c’era altro da poter scegliere al ristorante, ma fortunatamente mi hanno gentilmente fatto una omelette con un po’ di insalata mentre Stefano ha preso uno dei più classici della pizzeria brasiliana: la pizza con la calabresa! I brasiliani tendono a farcire la pizza, molto spesso, con il ketchup fortunatamente qui l’hanno fatta bene e soprattutto con il pomodoro, molto formaggio e sottile come sovente viene presentata in Brasile.

Ecco il video della serata pizza:

https://youtube.com/shorts/c3JyBucKEMo

Non è certo la prima volta che mangiamo la pizza brasiliana, anzi solitamente è tradizione che che la assaggiamo e rigorosamente con la calabresa!

Oggi, domenica 4 aprile, domenica di Pasqua la mattinata era cominciata bene con un bel sole caldo ma poi si è rovinata strada facendo, ma una bella sorpresa ci ha reso davvero felici:

Feliz Pascoa!

L’inatteso uovo di Pasqua in camera grazie alla Pousada e ci ha fatto capire come a volte delle piccole coccole fanno la differenza…sicuramente Villa Araticum è una delle migliori pousade dove siamo stati sia per la bellezza che per l’efficienza che per la qualità dei servizi e il tocco finale è stato proprio questo bel pensiero per noi!

Da notare che in Brasile le uova di Pasqua invece di avere la sorpresa hanno all’interno delle altre piccole uova di cioccolato.

Pranzo di Pasqua al Gaivota a base di moqueca e per non rovinare il trend della vacanza ovviamente una moqueca de polvo, che è la prima volta che assaggiavamo ed è decisamente la migliore!

Pranzo di pasqua con moqueca di polpo

Domani si riparte, ma state tranquilli non cambieremo di nuovo continente e neppure stato semplicemente ci spostiamo a Trancoso che sono certa molti di voi hanno già sentito nominare …

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.