Dal 26 settembre alle17.15 e tutti i venerdì fino a dicembre, la nota trasmissione di Rai 3 condotta da Sveva Sagramola dedicherà una serie di puntate ai Presìdi Slow Food della nostra penisola. Mieli, formaggi, pesca, legumi, caffè e molto altro ancora porteranno il telespettatore alla scoperta della biodiversità italiana e non solo.
Per ottenere il contrassegno “Presidio Slow Food” è necessario che i produttori del Presidio abbiano sottoscritto il disciplinare di produzione del Presidio e siano riuniti in un’associazione (oppure in una cooperativa o in un consorzio che devono recepire le linee ideali generali del progetto e approvare il regolamento del Presidio).
L’adesione a un Presidio è libera: il produttore che vuole aderire a un Presidio deve farne richiesta al responsabile Slow Food del Presidio e al referente dei produttori, impegnarsi a rispettare il disciplinare di produzione, il regolamento del Presidio, aderire all’associazione e, quindi, essere accettato dagli altri membri del Presidio. Un nuovo ingresso nel Presidio deve essere in ogni caso approvato da Slow Food Italia in accordo con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
Ogni Presidio ha due figure di riferimento:
- il responsabile Slow Food del Presidio: è un Fiduciario o un membro della Condotta Slow Food del territorio in cui si trova il Presidio, il quale ha un ruolo di coordinamento e raccordo tra i produttori e l’associazione regionale e nazionale Slow Food. Questa figura viene nominata dal Coordinamento regionale di Slow Food. Il Responsabile Slow Food di Presidio non può svolgere attività commerciali legate ai prodotti dei Presìdi.
- il referente dei produttori del Presidio: è un produttore, oppure un’altra figura nominata dai produttori, ed è il garante del rispetto del regolamento e del disciplinare del Presidio. Si tratta anche della figura di raccordo tra i produttori e Slow Food e deve far parte dell’associazione del Presidio.
L’adesione delle associazioni al progetto avviene tramite il meccanismo dell’affiliazione a Slow Food Italia. Con l’adesione al progetto dei Presìdi, l’associazione dei produttori si impegna a gestire un catastino delle produzioni del Presìdio in cui registrerà ogni anno le produzioni degli associati e tutti quegli elementi utili a esercitare un autocontrollo da parte delle singole associazioni sulle produzioni dei propri associati.
A ogni Presidio sarà assegnata annualmente dalla sede nazionale di Slow Food una quota di affiliazione stabilita secondo fasce predeterminate: con il versamento della quota, i Presìdi che hanno ottenuto negli anni passati sostegno concreto da parte di Slow Food contribuiscono attivamente a sostenere altri piccoli produttori meritevoli di promozione e tutela.
Le fasce di contribuzione sono state individuate incrociando diverse variabili (valore economico della produzione del prodotto presidiato per l’anno precedente a quello in cui si richiede la quota, l’anno di avvio del Presidio, l’area geografica di produzione, la quantità di produttori coinvolti nel Presidio, la tecnica produttiva, la tipologia di prodotto, cioè se si tratta di un prodotto fresco, trasformato oppure misto). Non tutti i Presìdi versano quote di affiliazione: Slow Food si riserva di non chiedere un contributo per la gestione del progetto nel caso in cui il Presidio sia recente o comunque produca in condizioni particolarmente difficili e marginali.
La quota di affiliazione al progetto dei Presìdi sarà versata dall’associazione dei produttori, la quale stabilirà autonomamente le regole di ripartizione sui singoli produttori. L’associazione dovrà garantire, però, che la contribuzione richiesta ai produttori rispetti criteri di equità, per tutelare i produttori che non coltivano/producono per il mercato ma semplicemente per autoconsumo o hobbismo. Queste categorie di produttori hanno una grande importanza per la custodia della biodiversità e per la conservazione più in generale dell’ambiente e dei saperi tradizionali legati alla produzione e/o coltivazione.
Partecipare al nuovo progetto significa anche sostenere l’associazione Slow Food nel suo impegno culturale complessivo, non solo nei progetti di solidarietà e tutela della biodiversità. Per questo i singoli produttori dei Presìdi sono anche soci di Slow Food Italia.
Disposizioni circa l’impiego del contrassegno “Presidio Slow Food®”
Il contrassegno è composto di un logo grafico e dalla scritta “Presidio Slow Food®” e dovrà essere sempre accompagnato dalla seguente frase:
I Presìdi sono progetti di Slow Food che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali.
www.fondazioneslowfood.it
Tutta la produzione del Presìdio deve essere dotata di contrassegno identificativo.
I produttori dei Presìdi potranno apporre il contrassegno dei Presidi esclusivamente sulle:
- etichette aziendali del solo prodotto oggetto di Presidio
- brochure della singola azienda del Presidio, ma in un contesto dove sia chiaro qual è il prodotto presidiato
- brochure o depliant dell’associazione del Presidio
- adesivo sulla confezione del prodotto oggetto di Presidio
- locandine affisse nei laboratori o punti vendita
- sul sito aziendale o dell’associazione del Presidio con link al sito www.presidislowfood.it
- pendaglio con cordoncino da attaccare alla confezione del solo prodotto di Presidio
Ogni produzione grafica promozionale che riporti il contrassegno del Presidio o informazioni sul progetto deve essere sempre approvata preventivamente da Slow Food Italia e non deve contenere informazioni che possano essere fraintese.
E’ rigorosamente proibito riportare il simbolo di Slow Food (la chiocciola) o il marchio registrato Slow Food o Slow Food Italia su qualsiasi prodotto o documento o pubblicazione.
Il contrassegno viene concesso solo da Slow Food Italia, l’elenco ufficiale dei produttori autorizzati a esporlo sono riportati sul sito www.presidislowfood.it
Slow Food si riserva il potere discrezionale, insindacabile, di revocare il consenso all’uso del marchio o di modificarne le modalità di concessione, nonché di chiedere ai Presìdi o ai singoli produttori prove concrete circa il rispetto delle regole stabilite. Si riserva inoltre il diritto di richiedere il risarcimento di tutti i danni, compresi quelli all’immagine, causati a quest’ultima per la mancata osservanza delle disposizioni del regolamento.
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