Da diverso tempo avevo in mente l’idea di preparare in casa alcuni dei dolciumi tipici siciliani relativi al periodo della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. Eh si, perché in prossimità di queste ricorrenze, ogni bar o pasticceria che si rispetti, soprattutto del catanese e messinese, offre una varietà veramente incredibile e golosa di prodotti da forno, prime tra tutte le famose rame di Napoli, da noi chiamate anche nucatole! Io però, approfittando della prima uscita della Rubrica Il Granaio del mese di Novembre, proverò a tentarvi con un’altra tipologia di biscottoni secchi dalla consistenza morbida e leggermente friabile, e dal sapore armoniosamente speziato, tra cannella, chiodi di garofano, scorze candite di arance e cedro e mandorle tostate. Una delizia per veri intenditori! Si chiamano n’zuddi, un nome che sembrerebbe derivare da “Vincinzuddu” ovvero Vincenzo in dialetto siciliano, poiché venivano preparati anticamente proprio dalle suore Vincenziane a Catania. Ovviamente, potrete realizzarli anche per occasioni al di fuori del periodo tipico, tant’è che sono spesso serviti come dolce di fine pasto o gustati, com’è consuetudine dei catanesi, accompagnandoli soprattutto con liquori altrettanto aromatici come lo zibibbo o il vino Passito di Pantelleria. Io li gusto persino il pomeriggio con infusi e tisane dal sapore intenso ed avvolgente e vi assicuro che mangiato uno, non potrete fare a meno di gustarne un altro!
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura15 Minuti
- Porzioni20 biscotti
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno
Ingredienti:
Ingredienti per l’impasto:
Ingredienti per la rifinitura:
Strumenti
Passaggi:
Iniziate tostando le mandorle qualche minuto in un padellino, senza farle bruciare (fig. 1).
Trasferitele in un cutter e tritatele a più riprese ma abbastanza grossolanamente (fig. 2 e 3).
In un mortaio, riducete in polvere i chiodi di garofano (fig. 4).
In una terrina unite lo zucchero, la farina precedentemente setacciata con il lievito e le mandorle tostate tritate (fig. 5). Quindi aggiungete anche i chiodi di garofano polverizzati e la cannella e mescolate bene (fig. 6).
Incorporate le scorze tritate di arancia e cedro, le uova, il miele e l’acqua solo a necessità, impastando il tutto con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e dalla consistenza abbastanza soda ma lievemente appiccicosa (fig. 7). Staccate dall’impasto dei tocchetti poco più grandi di una noce e, con le mani sempre ben umide, modellateli (fig. 8).
Passate ciascuna pallina nel mix di zucchero e farina (fig. 9), dandogli una forma più o meno circolare allargata e dello spessore di 1 cm circa. Trasferite gli ‘nzuddi su una teglia rivestita con carta da forno e collocatevi una mandorla intera al centro (fig. 10).
Infornate i biscotti in forno preriscaldato a 170°C per 15′ circa in modalità statica, quindi fateli raffreddare bene sopra una gratella (fig. 11).
Potrete servirli anche con dello zucchero a velo sopra a piacere, ma è assolutamente facoltativo.
E voilà…i vostri nzuddi siciliani sono pronti per essere gustati!
Buon Appetito dalla Cucina di FeFè!
Conservazione
👉Potete conservare gli nzuddi siciliani per parecchi giorni ben chiusi in scatole di latta, oppure in un sacchetto ben sigillato.
LA RUBRICA
Il Granaio–Baking time, é la rubrica che ogni primo e terzo giovedì del mese propone un paniere ricco di incredibili ed irresistibili idee, tante ricette che potrete andare a vedere, visitando le pagine ufficiali di Facebook, Instagram e anche Pinterest
Se siete amanti della cucina come noi, vi invitiamo ad allacciarvi il grembiule e a replicare le nostre ricette! Se lo farete, mi raccomando, non esitate a scriverci per consigli e suggerimenti, e a farci sapere se vi sono piaciute!
Edvige: Babà
Micaela: Focaccia dolce alla zucca
Sabrina: Focaccia al cacao
Dosi variate per porzioni
Mi piacciono tantissimo queste ricette della tradizione. Grazie per averla condivisa.
Con immenso piacere 😊😉 grazie a te!
Non conoscevo queste piccole delizie, ma già ne immagino il profumo. Tanto volentieri ti farei compagnia per quella tisana 🙂
Sarebbe un piacere per me ♥
Le ricette tradizionali quelle che poi arrivano dei conventi sono tutte spettacolari! Personalmente apprezzo sempre molto il passo passo e non mi stanco mai di ringraziarti per farcelo vedere. Io li Puccio nel vino liquoroso altro che tisana 🤪
Simo, ti devo dare ragione su tutti i fronti! Le ricette che si realizzavano nei conventi, in parte purtroppo perdute, sono un patrimonio da salvaguardare. Per quel che riguarda il pucciare, io purtroppo sono quasi astemia per un mio problema di salute altrimenti anch’io ci andrei sotto con lo zibibbo 😉😂👌
Un cestino a me?
Fede, questi biscotti sanno proprio di casa, di tradizione, di bontà!
Hai colto in pieno Sabrina, è proprio così, il bello di queste ricette regionali! 😉
Adoro questa tipologia di biscotti
Ottimi con le mandorle, biscotti deliziosi!!!