Ogni anno per festeggiare l’onomastico di mio marito, nonché quello di mia suocera e non in ultimo la festa del papà, ho sempre preparato le zeppole di pasta choux di tradizione napoletana. Quest’anno però, da buona siciliana, mi sembrava doveroso rispettare le mie origini, anche su richiesta esplicita di mio marito, portando in tavola le mitiche zeppole di riso. A scanso di equivoci, vi dico subito che la mia scelta editoriale dipende dal fatto che nella zona dell’acese, dove ho abitato per buona parte della mia vita, questi speciali dolcetti fritti si chiamano proprio così, zeppole di riso, a differenza della città di Catania, dove tutti le conoscono con il nome di crispelle di riso! Io quindi le realizzo più sottili e croccanti esternamente rispetto alla versione catanese, nessuno me ne voglia, a mio avviso più grossetta e quindi molliccia! A parte queste piccole diatribe su come chiamarle, posso dirvi che questi bastoncini di riso tipici siciliani vengono rigorosamente fritti, per cui, nonostante la mia nomea di sostituire il fritto con una cottura più leggera al forno, questa volta mi sono attenuta alla tradizione! Sono inoltre ingolositi da tanto miele talvolta diluito con acqua o succo di arancia, e abbondante zucchero a velo in superficie o scorze di arance. In Sicilia li troverete ovunque, in qualsiasi bar o pasticceria che si rispetti lungo le vie delle città. Naturalmente, qui vi mostro come prepararle anche in casa agevolmente e in pochissimi passaggi, gustando così, ovunque voi siate, un dolce tradizionale della mia terra! Di questi dolcetti esistono più versioni, con un procedimento diverso da luogo a luogo. Nel mio caso, la ricetta che condivido con voi, è stata estrapolata da un libro di cucina dedicato ai dolci siciliani che comprai tempo fa a una fiera di gastronomia, con mie personali modifiche dei dosaggi, che troverete scorrendo le mie foto! Spero vi piacciano e che vi lascerete tentare replicando la mia ricetta, anche se sul web se ne vedono parecchie!
CURIOSITA’: Le zeppole o crispelle di riso, solitamente, vengono preparate in occasione della festa del papà, celebrata il 19 marzo, ma in Sicilia, ormai è possibile gustarle tutto l’anno! La storia narra che a realizzare questi dolcetti per la prima volta, furono le monache benedettine del monastero di Catania, infatti spesso le zeppole vengono chiamate anche “benedettine”. Inoltre, a seconda delle zone (Catania, Messina, Siracusa) si possono chiamare anche “crespelle”, oltre alle varie forme dialettali, ‘zippuli’ o ‘crispieddi’.
Per la festa del papà provate anche queste ricette:
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione25 Minuti
- Tempo di riposo4 Ore
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni45 zeppole di riso c.a
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti:
Ingredienti per le zeppole:
Ingredienti per guarnire:
Strumenti:
Passaggi:
Per preparare le zeppole di riso iniziate mettendo in un tegame il latte e l’acqua (fig. 1).
Unite anche il sale e il riso e portate a ebollizione (fig. 2 e 3).
Cuocete a fiamma bassa mescolando spesso, come fareste con un normale risotto, finché il riso non risulterà ben cotto e avrà assorbito tutto il latte* (fig. 4). Spegnete il fuoco, trasferitelo in una capiente terrina e fatelo raffreddare qualche minuto (fig. 5).
Aggiungete lo zucchero, le scorze d’arancia e mescolate (fig. 6). In un bicchiere a parte sciogliete il lievito di birra in 40 ml di latte tiepido e unitelo al composto di riso insieme al resto del latte e dell’acqua (fig. 7).
Unite infine la farina e mescolate prima con un mestolo (fig. 8) e poi impastate leggermente con le mani (fig. 9).
Coprite con un coperchio e fate lievitare il composto per 3-4 h. Se dovesse fare molto freddo vi conviene metterlo nel forno spento con la luce accesa (fig. 10). Trascorso questo tempo, adagiate un po’ del composto di riso su una tavoletta larga c.a 12 cm e livellatela con l’aiuto di una spatola (fig. 11).
Con la lama di un coltello, tagliate una ad una le zeppole della grossezza di un dito e tuffatele in abbondante olio caldo poche per volta per non far abbassare troppo la temperatura dell’olio (fig. 12). Cuocetele per un 2′-3′, girandoli di tanto in tanto (fig. 13).
Adagiate man mano le zeppole di riso su un foglio di carta per fritti o in alternativa su carta assorbente da cucina (fig. 14). Nel frattempo, sciogliete il miele con poco succo di arancia leggermente tiepido o anche acqua tiepida andrà bene. Aggiungete la cannella e la scorza di arancia e mescolate (fig. 15).
Trasferite le zeppole di riso ancora calde in un piatto da portata, irroratele con il miele che avete preparato e completate spolverizzando con altra cannella e abbondante zucchero a velo.
Servite!
E voilà…le vostre zeppole di riso sono pronte per essere gustate!
Buon Appetito da La Cucina di FeFè!
Scatti con il Libro di Pasticceria Siciliana da cui ho preso ispirazione per questa ricetta.
Conservazione
👉 Per poter apprezzare tutta la loro fragranza, le zeppole di riso vanno consumate sul momento, cioè appena fritte e ancora calde o tiepide. Potrete comunque conservarle, ma per un giorno al massimo all’interno di una scatola di latta foderata con carta per fritti e chiusa con il coperchio.
Consigli e suggerimenti
🟣* Lasciare che il riso assorba il latte non significa farlo attaccare o seccare in pentola, deve restare piuttosto cremoso, altrimenti non sarà più lavorabile una volta intiepidito e trasferito in una terrina.
Dosi variate per porzioni