Potrei stare davvero ore a parlarvi della polenta. Chi mi conosce bene lo sa, mi piace un sacco, la faccio spesso e se la voglia mi prende la faccio pure a ferragosto. Beh si, sono una polentona! Sarà colpa della mia nonnina che ce la preparava tutte e dico tutte le domeniche senza eccezioni. Lei la faceva sulla cucina economica a legna, anche d’estate. Si moriva di caldo davvero, ma la polenta fatta sul fuoco non ha eguali. Per fare comunque una buona polenta ci vuole: la farina di mais, un paiolo di rame e la cosi detta “canna” per mescolarla. Uh, dimenticavo e la santa pazienza di stare un oretta a girarla e rigirarla.
Polenta:
- 2 l di Acqua
- 500 gr di Farina di mais bramata
- 1 Cucchiaio grande di sale grosso
Mettete l’acqua nel paiolo, se non lo avete in una pentola con i bordi alti e portate a ebollizione. Quando l’acqua bolle salate. Vorrei precisare che la dose di farina è indicativa, perchè la polenta si fa ad occhio, quindi a seconda del tipo di farina che userete dovrete regolarvi e vi dico come fare. Versate a pioggia la farina mescolando velocemente con una fusta per evitare la formazione di grumi, quando sarà densa ossia la frusta farà fatica a girare (ho detto densa, non dura, non liquida) smettete di versare farina! Si asciuga poi in cottura, non preoccupatevi.
Cuocete a fuoco medio, ora non resta che mescolare, mescolare e mescolare. Con la “canna” per polenta, o un cucchiaio di legno robusto dovrete mescolare dal basso verso l’alto ribaltando ogni volta tutto il composto per una cottura uniforme. Una polenta di queste dimensioni cuoce in 50/60 minuti e non prima. Sulle pareti del paiolo o della pentola si formerà la crosticina, segno che la cottura è quasi ultimata. La polenta rispetta lo standard Trentino se è soda, asciutta e si taglia con il filo. Preparate un tagliere, spegnete il fuoco e con il colpo secco ribaltatela e servite bollente. Se non la consumate tutta non disperate, alla sera potrete tagliata a fette e passarla sulla bistecchiera servendola con del gorgonzola fuso e speck, oppure farla a cubotti e saltarla in padella o magari al forno con besciamella e pomodoro. La polenta è come il maiale, non si butta nulla.
Abbinamenti preferiti? Polenta e spezzatino, polenta e salsicce, polenta e stinco, polenta e crauti, polenta e arrosto, polenta funghi e tosella…. vado avanti o vi è venuta fame?
Sei un mito! Come la tua nonna:-)
Hahahahaha…. ho la farina di mais che scorre nelle vene! 😉
davvero splendida nella sua semplicità a presto simmy.
[…] Fables de Sucre […]