Se non l’avete mai assaggiato, ricordatevi di fare la spesa, perché questa è una fra le ricette tipiche più buone del Trentino. In Val di Non non c’è un ristorante che non lo ha nel  menù, intere comitive di amici vanno a mangiare il tortel di patate. Buono, buonissimo, servito con un sacco di contorni, come il cavolo cappuccio, fagioli borlotti in insalata, sottaceti, formaggi, carne salada (sempre tipica nostra) e affettati misti. Consiste in una pastella di patate crude grattugiate con farina, sale e qualche piccolo trucchetto il tutto poi fritto. La ricetta originale è senza uova e senza latte, assolutamente. Da non confondere con il rösti, tipicamente altoatesino, arricchito in modo diverso. Ve lo dico? Ve lo dico. E’ fra i miei cavalli di battaglia, lo mangio anche nei ristoranti, ma come lo faccio io è buonissimo e nonostante sia fritto, il mio è leggero. E appena dico quasi quasi faccio il tortel, mi trovo a friggere per otto! Ho fatto uno sforzo per voi segnandomi il peso degli ingredienti, perchè lo faccio sempre a braccio. Presto allora, leggiamo la ricetta.Â
Tortel di patate:
(Dose per 4 persone)
- 1500 gr di patate a pasta gialla
- 120 gr di farina 0
- 20 gr di formaggio grattugiato
- 25 gr di birra
- 10 gr di sale
Per friggere:
- Olio di arachide
Per prima cosa, premetto che io ho la grattugia da tortel (come QUESTA), ma una grattugia a buchi larghi va benissimo, guardate quella della foto e capirete. Le patate vanno lavate e sbucciate, e poi messe in una ciotola coperte con acqua fredda per non farle ossidare. In una ciotola capiente cominciamo a grattugiarle, finita quest’operazione vanno scolate, meglio se avete un colino a trama fine. Rimettiamo le patate ridotte in polpa nella ciotola e aggiungiamo farina, formaggio grattugiato sale e birra. Mescoliamo bene con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Dobbiamo ottenere una pastella morbida e pesante. Pastella, per capirci se volete fare una pallina, non dovete riuscirci.
In una padella larga scaldiamo l’olio per friggere, deve essere alto e ben caldo, 180°. Possiamo fare la prova e far cadere un pezzettino di patata, se subito sbollicina è ora di friggere i tortei. Con un mestolo, preleviamo dalla ciotola una porzione di impasto, la versiamo nell’olio bollente e con il retro del mestolo (la parte arrotondata)  appiattiamo fino a formare il tortel (come da foto) ne facciamo subito un’altro e lasciamo dorare e poi li rigiriamo sull’altro lato, sempre fino a colorazione desiderata. Se voi avete una padella bella grande, ne potete mettere insieme a friggere finché ce ne stanno, l’importante è che non si tocchino. Una volta che sono dorati e cotti, possiamo appoggiarli su carta assorbente per togliere l’eccesso d’olio. Continuando a cuocere il resto dell’impasto. Ora, se ne fate tanti tanti, come succede a me quando lo faccio per tante persone, una volta passati sulla carta assorbente li potete mettere in una teglia e tenerli in caldo nel forno acceso sui 80°, così una volta finito, mangerete tutti assieme, ma soprattutto avrete la possibilità di trovarne ancora! I tortei devono essere con la crosticina croccante fuori e morbidi dentro. Come da tradizione io li servo con cavolo cappuccio e fagioli borlotti in insalata, formaggi misti, sottaceti, carne salada e affettati misti.
Una bella mangiata, ve lo assicuro. Sempre un successone, non ho mai conosciuto nessuno non soddisfatto dal tortel. Partendo da patate crude e la breve cottura, il sapore è davvero diverso, una volta nella vita, anche se non abitate qui, li dovete provare. Quindi, avete fatto la lista della spesa? Appena mangiati e ne ho ancora voglia… Eva
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Si può sostituire la birra?
Non la mettere. 😀
Grazie cara!!! Allora presto le faccio 😛
wow che bontà !!
Ah si si, famosissimo da noi, piace a tutti! 😀
sono mesi che li faccio…ed è sempre un successo….
evviva il tortel
ciao Amedeo
Grazie Amedeo! 😀
Li conosco bene, mia suocera abita a Fondo in Val di Non. Lei fa la torta e la cucina nella stufa a legna, ma è un suo personale modo di fare i tortiei da patate. E’ da tanto che non li faccio più…mi avete proprio fatto venire voglia! Bravi!!!
Grazie Viviana. 🙂
Comunque, la faccio anch’io la teglia al forno.
A me non viene bene nel forno, elettrico, resta gommosa. Tu a che temperatura metti il forno?
Mh, ti potrei sparare una cavolata, credo 200° e la giro a metà cottura in modo che faccia la costicina bella da entrambe le parti….. ma io la faccio anche nella stufa a legna, per dire. 😀
Allora è quello! Grazie comunque!! e buona giornata. PS: io sono una new entry, vi ho conosciuti tramite
un’amica di Facebook…e sentiti menzionare spessissimo!!!
Benvenuta! 🙂
Ciao, scusa il disturbo.. posso chiederti quanto te ne vengono con queste dosi ? perché leggo per 4 ma ho come l’impressione che vengano qualcosa come trenta toltei 😀
Ma noooo… ne verranno forse una decina. 🙂
I
Io lo faccio grande quanto il tegame,senza aggiunta di farina:solo patate,uovo,sale,olio per la cottura,non troppo sottile,ma ben cotto.La ricetta antica non prevedeva nemmeno l’uovo(ho origini “nonese”). Buon appetito!!!
Ciao Renata, sono nata e cresciuta in Trentino, di tortei ne ho mangiati tanti tanti. Questa ricetta è la mia preferita e l’uovo non lo metto nemmeno io come vuole la ricetta “vecchia”. Me l’ha data una signora di Cavedago, circa 13 anni fa. Inutile dire che l’ho sempre eseguita con successo e il consenso di tutti. Ma se a te piace la tua versione, non ho nulla in contrario. 🙂
1500 gr di patate è il peso prima o dopo averle pelate?
Ciao, scusa per il ritardo, mi era sfuggito il commento: dopo. 🙂
bisogna lessarle prima le patate?
No, vanno grattugiate crude. 🙂
Se andavano lessate, l’avrei scritto.
Scusame, mi g’ho ‘na zerta età , ma l’oio ‘sti ani nol g’era………. N’abraz
PS Comunque sia el tortel l’è bon!