Giorno 2: Kochi

Siamo arrivati a Kochi ieri, martedì 27 dicembre con il volo Air Arabia da Bergamo Orio al Serio, dopo un breve scalo a Sharjah, nell’Emiro e a solo 20 minuti da Dubai, alle ore 19,15 a +4 ore e mezza rispetto all’Italia e a 29 gradi!

Compagnia low cost, catering a pagamento, intrattenimento a bordo solo attraverso wi-fii gratuito sul proprio device.

Preghiera (registrata) prima della partenza sia da Bergamo che da Kochi, in ritardo.

Divieto di consumare bevande alcoliche a bordo.

Personale femminile non arabo.

Transito con tempo molto breve, ma fortunatamente hanno aspettato per tutte le coincidenze.

All’arrivo in aeroporto le corsie preferenziali sono dal 29 al 32 per gli stranieri con e-visa.

Fate attenzione che la stampa del visto sia ben leggibile altrimenti potrebbero farvi qualche problema in più, soprattutto se siete donne.

Stessa tipologia di stampa del mio visto e di quello di Stefano e l’ufficiale aeroportuale ha detto solo a me che non era leggibile facendomi trascorrere 10 minuti di panico 😱!

Abbiamo raggiunto il Radisson Blu Kochi **** con un taxi prepagato al box degli arrivi al costo di 1105,00 Rupie (circa 12 euro) per 45 minuti di viaggio.
Lungo la strada il tassista si è fermato a fare benzina, anche in India piuttosto cara: 1,20€ al litro.

Qui alloggeremo nella camera numero 1814 fino al 30 dicembre.

Prima cena indiana (non vedevo l’ora!) all’interno dell’hotel, in uno dei due ristoranti, il “Keshia” quello a cucina locale (l’altro è orientale):

Quella meraviglia che vedete nel video é un Lamb kizhi biryani, ovvero un biryani all’agnello cotto nella foglia di banana.

Oggi, mercoledì 28 dicembre, dopo la abbondante colazione indiana, per me rigorosamente a base di Aloo dosa, ci siamo diretti verso Port Cochin.

Kochi, o Cochin, é uno dei Porto principali dell’India .

Occupata dai Portoghesi nel 1503 , fu il primo centro colonizzato dagli Europei nel subcontinente indiano; divenne la capitale dell’India Portoghese fino a 1530 quando il titolo fu trasferito a Goa.

La città cadde poi prima sotto il controllo degli olandesi, infine sotto quello britannico. 

Quando nel 2019 arrivammo per laborino volta in India, New Delhi scioccó per il traffico, la povertà e la confusione.

Kochi ci è apparsa immediatamente più ricca, luminosa e moderna, ma se dovessi definire le città indiane in tre parole userei : colorate, illuminate e caotiche.

Non pensate di poter girare una qualsiasi città indiana a piedi, oltre ad essere impossibile rischiereste la vita ad ogni metro !
Il mezzo di trasporto migliore ?

Tuk tuk, quello che noi chiamiamo “ape”, non solo economico (qui è tutto economico !), ma anche l’unico in grado di passarei mezzo al groviglio di automobili impazzite a suoni di clacson …

Abbiamo provato con la metropolitana, ma non copre le enormi distanze, ma per raggiungere Port Cochin il mezzo più veloce è la barca sebbene dobbiate stare attenti alle rotte dai vari porti.

Si tratta della parte storica della città e ospita molte attrazioni turistiche, come le reti da pesca cinesi a sbalzo, la Basilica di Santa Cruz e Biennale Kochi-Muziris: una mostra internazionale di arte contemporanea.

Noi abbiamo passeggiato per le vie pittoresche, acquistato spezie al Market spices nella zona di Jew Town e ammirato chiese e palazzi.

Ho acquistato tante buone spezie per le ricette del blog…

Pranzo fugace a base di biryani di pollo e altro lungo viaggio per poter rientrare in hotel.

Credetemi le distanze sono davvero ampie e il traffico congestionato …ma questo fa parte dell’India, nel bene e nel male !

In Kerala la maggioranza della popolazione è indù, con un 25% di religione musulmana e di un 20% di religione cristiana, quest’ultima molto elevata rispetto alla media di 2,3% nel resto del subcontinente.

A Kochi in particolare abbiamo notato una presenza cristiana mai notata nel nostro precedere viaggio più a nord .

In questo periodo ovunque si trovano ornamenti natalizi e presepi, le chiese sono ovunque (sebbene con qualche piacevole contaminazione indù ) e nei menu si trovano piatti a base di mucca che non ho mai sentito, come il beef roast.

Stasera cena vegetariana al ristorante Green Spoon vicino all’hotel

Hara Bhara Kebab: polpette vegetariana a base di spinaci, ceci, paneer (formaggio indiano di capra) e spezie, tipiche del nord India, seguite da Dal Makhni (zuppa classica di lenticchie) e Ghar Wali Dal Khichdi.



Fine serata all’Ava Lounge il lounge del nostro hotel da cui trasmetteró domani in diretta Instagram per ViaggiandoMangiando In tour per raccontarvi la nostra seconda giornata a Kochi.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.