Le frittelle di fiori di borragine sono una ricetta antica ligure e non solo, tipica della cucina povera di campagna, quando si utilizzava tutto quello che offriva l’orto ma anche tutte le erbe commestibili che nascevano spontanee nelle fasce e nei prati.
La borragine (Borago officinalis), è una pianta annua o biennale che fiorisce di continuo, in primavera ed estate, con bei fiori stellati a cinque petali di colore intenso azzurro-violetto, non molto grandi, portati in una specie di spiga con la punta arrotolata. Cresce spontanea in mezzo agli uliveti, lunghi i bordi degli orti, dei prati, dei boschi o delle strade sterrate di campagna ma si può anche coltivare e quindi comprare nei mercatini e dai fruttivendoli. Le foglie si possono utilizzare in tanti modi, provate le tagliatelle verdi... sono squisite!
Ma anche i fiori si possono usare crudi per abbellire e insaporire le nostre insalate oppure cotti nelle frittate, nei risotti, nelle minestre e nelle frittelle.
Se ci pensiamo bene, friggere i fiori è un’usanza frequente in cucina, basti pensare alle più classiche frittelle di fiori di zucchina. Ed è anche un modo per non sprecare nulla della pianta di cui spesso di utilizzano radici, foglie, steli e fiori.
Per queste frittelle si utilizzano le cime dei fiori di borragine compresi i boccioli; sono facili da fare e ottime da servire come antipasto o finger food e da servire insieme alla salvia fritta.
Attenzione: secondo il Ministero della Salute, negli integratori alimentari è ammesso solo l’uso dell’olio di borragine mentre non possono essere impiegatealtre parti della pianta per i rischi di tossicità associati alla presenza degli alcaloidi pirrolizidinici. Proprio a causa di questo, sarebbe meglio non abusarne.
Guardate la videoricetta e anche:
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaRegionale Italiana
- StagionalitàPrimavera, Estate
- RegioneLiguria
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Iniziare a preparare la pastella mettendo la farina, l’uovo e una presa di sale nella ciotola. Iniziare ad aggiungere acqua fredda gasata mescolando con la frusta affinchè non si formino i grumi.
Con la quantità bisogna regolarsi a occhio, proprio come facevano le nonne. Indicativamente calcolare circa 140 ml per ogni 100 g di farina. La pastella deve essere liscia, senza grumi e non troppo densa.
Nel frattempo staccare dalla pianta le cime di fiori di borragine. Se sono sporchi di terra lavarli sennò meglio tamponare con carta assorbente inumidita senza rovinarli.
Aggiungere i fiori alla pastella mescolando bene.
In una pentola per frittura dai bordi alti, mettere l’olio e scaldarlo. Quando l’olio è caldo (170°C) tuffarci i fiori in pastella a cucchiaiate.
Attenzione: non metterne troppi per volta sennò l’olio si abbassa troppo la temperatura dell’olio.
Quando le frittelle sono ben dorate, scolarle con la schiumarola e disporle su carta paglia. Aggiustare di sale e servire caldi.
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Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La Liguria in cucina.
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FAQ (Domande e Risposte)
Posso usare la birra nella pastella?
Sì però metterei metà birra e metà acqua!
In quali altri modi posso utilizzare i fiori?
Per abbellire l’insalata oppure ci puoi preparare uno sciroppo per la tosse.
Dosi variate per porzioni