La panissa e le panissette genovesi sono, dopo la focaccia, uno dei piatti più conosciuti della cucina tradizionale ligure.
Gli ingredienti sono praticamente gli stessi della farinata ma preparati in modo diverso. La panissa è sempre stata considerata un cibo della cucina povera fatto, appunto, di farina di ceci, acqua e sale.
Ai giorni nostri, se abitate a Genova, potete preparare le panissette acquistando la panissa già pronta nelle ”Sciamadde”, antiche friggitorie del centro storico in cui si trovano molte specialità regionali come le torte salate, i ripieni, la farinata, le frittelle di baccalà e tanto altro ancora.
Il nome sciamadda deriva probabilmente dalla parola fiammata e cioè dalla fiamma delle fascine utilizzate per alimentare il fuoco del forno.
La panissa è buona così al naturale, tagliata a cubotti o fettine e condita con olio EVO, sale e pepe.
Volendo si può affettare e unire un cipollotto fresco.
Se, però, avrete voglia di tagliarla a listarelle e friggerla avrete le panissette, una squisitezza assoluta, croccanti fuori e morbide dentro… se non le avete mai provate sono sicura che ne rimarrete entusiasti e se le avete già provate le cucinerete di nuovo.
Ecco la mia ricetta.
- DifficoltàBassa
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di riposo3 Ore
- Tempo di cottura20 Minuti
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 1 lAcqua
- 300 gFarina di ceci
- q.b.Sale
- Olio EVO per friggere
Strumenti
- Ciotola
- Frusta a mano
- Coltello
- Friggitrice
- Cucchiaio di legno
- Schiumarola per fritti
- Carta paglia
- Pentola
- 2 Piatti fondi
Preparazione
PANISSA
Stemperare in una ciotola la farina di ceci in acqua tiepida, usando la frusta in modo che non si formino grumi.
Salare e lasciare riposare per almeno tre ore.
Cuocere a fuoco basso in una pentola, sempre mescolando con un cucchiaio di legno, per circa venti/trenta minuti. Alcuni la lasciano anche un’ora ma a me sembra troppo.
La panissa è pronta quando si staccherà dalle pareti della pentola.
Inumidire con un po’ di acqua i piatti fondi (così la panissa non si attaccherà) e versarci l’impasto caldo. Far raffreddare e rassodare.
Ci vorrà almeno un’ora ma meglio lasciarla riposare anche tutta la notte.
PANISSETTE
Tagliare la panissa a strisce (di dimensioni un po’ più grandi di quelle per le patatine fritte) e farle friggere un po’ per volta in olio bollente. Io, in questo caso, uso olio EVO.
Scolare con il mestolo da frittura e mettere su carta paglia. Aggiustare di sale.
Servire le panissette belle calde.
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