Le frittelle o friscoi di minestra avanzata di nonna Catainin sono la dimostrazione di come una volta in cucina non si buttasse via nulla, al contrario di oggi, dove lo spreco alimentare è un problema globale.
Abbiamo tanto da imparare dai nostri nonni se si calcola che, oggi, circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare ogni anno.
I prodotti alimentari vengono persi e sprecati lungo tutta la filiera alimentare: nelle aziende agricole, nella lavorazione e produzione, nei negozi, nei ristoranti e in casa. Sempre secondo stime, i settori che in media contribuiscono maggiormente allo spreco dei generi alimentari nell’UE sono le famiglie (53%) e l’industria della trasformazione alimentare (19%).
Questi dati ci mostrano come lo spreco generi anche squilibri ambientali e sociali: cambiamenti climatici, erosione del suolo, scarsità idrica, sostentamento, salute, perdita di biodiversità, conflitti…
Tutto questo non può lasciarci indifferenti. Cominciamo quindi da noi stessi e proviamo a copiare le buone pratiche che i nostri antenati ci hanno lasciato.
Catainin era la nonna di Katia Lanteri, che già conoscete perché è l’autrice della ricetta degli Streppa e caccia là della cucina bianca di Mendatica. Lei preparava queste deliziose frittelle quando il giorno prima avanzava un po’ di minestra (passato di verdura, minestrone, minestrina con e senza pasta).
Oggi ho provato anche io i suoi friscoi di minestrone e vi assicuro che sono strepitosi… sono finiti ancor prima di terminare la frittura! 😉
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione2 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Guardate il breve video che ho preparato per voi!
Catainin metteva in una ciotola il minesrone avanzato e aggiungeva un uovo, prezzemolo tritato, e qualche cucchiaio di farina. Mescolava per bene fino a ottenere un composto omogeneo, non troppo liquido.
Lei naturalmente si regolava a occhio e la quantità di farina dipendeva dalla densità del minestrone.
Aggiustava di sale e friggeva a cucchiaiate in abbondante olio.
Non smetterò mai di ringraziare Katia per le sue ricette e i suoi racconti. E un pensiero affettuoso per Catainin. Ci vediamo presto a Mendatica!!!!!!
Consigli e altre ricette
Date un’occhiata al minestrone alla genovese, al passato di verdure e alla minestra con piselli, pasta e carne tritata. Ho scritto anche una raccolta di ricette con gli avanzi.
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Dosi variate per porzioni