Marche e Toscana: i pescatori artigianali del centro Italia

2 giugno ore 17:00
il contributo che i pescatori artigianali di piccola scala possono offrire alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della biodiversità è importantissimo. ce lo insegnano numerose esperienze attive nel centro Italia che hanno contribuito alla preservazione di molte specie a rischio e dell’ambiente costiero.
“Tuttavia, molti di questi pescatori devono oggi affrontare sfide sociali ed economiche, oltre che ambientali, che possono pregiudicarne la stessa esistenza. Il pesce è sempre meno, di taglie inferiori, la burocrazia complica la vita, ai pescatori è difficile far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali. Tra sfide e criticità, ecco i protagonisti di questo incontro “La parola ai pescatori.
LA PAROLA AI PESCATORI
Roberto Rubegni, per i pescatori del Presidio del mosciolo selvatico di Portonovo. Ad Ancona, i moscioli sono le cozze o mitili (Mytilus galloprovincialis), “selvaggi”; quelli cioè che si riproducono naturalmente e vivono attaccati agli scogli sommersi della costa del Conero. Il Presidio è nato nel 2004 ma negli ultimi anni ha avuto un successo molto superiore alle aspettative. Oggi la sia sopravvivenza è messa a rischio dalle mareggiate da un lato, dalla pesca selvaggia dall’altro. La richiesta di moscioli è cresciuta continuamente e con essa la produzione. Il tutto comporta rischi concreti per la conservazione futura del mosciolo.
Leonardo Cavero, per la comunità dei pescatori artigianali dell’Isola del Giglio, un habitat ricco di biodiversità e di bellezza, tra baie e fondali rocciosi popolati da pesci di vario tipo e foreste di coralli da cui dipendono tantissimi organismi, spesso piccoli e non facilmente visibili ad occhio nudo, ma anche un ecosistema fragile, le cui risorse vanno promosse mantenendo i delicati equilibri ecologici
Walter Rossi, assessore alle attività produttive
Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della pesca di Viareggio, impegnata in un percorso teso a minimizzare lo sforzo di pesca, riducendo l’impatto delle attività sull’ecosistema marino e terrestre, e sostenendo al contempo la redditività delle imprese associate, in particolare quelle di piccola pesca artigianale
Annalisa Malfatti, presidente della Cooperativa C.O.P.A.V.
Modera: Marco Dadamo, membro del Advisory Board di Slow Fish
L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti gli interessati. Per partecipare, è gradita la prenotazione online (basta cliccare sul bottone “Registrati” e lasciare la propria mail). Vi consigliamo di presentarvi 10 minuti prima dell’inizio dell’evento. L’organizzazione si riserva di riassegnare il posto in caso di assenza entro 5 minuti dall’inizio.
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