le peggiori bufale sul cibo a cui molti credono

le peggiori bufale sul cibo a cui molti credono

le peggiori bufale sul cibo a cui molti credono
le peggiori bufale sul cibo a cui molti credono

Dal limone salvavita al topo fritto del KFC, eppure anche noi  beviamo ignari, giornalmente,  la nostra bella dose di bufale, le fake news di cui tanto si parla oggi, in genere di tenore allarmistico e  spesso riguardanti il mondo del cibo.

Ci crediamo, ingenuamente e supinamente, finché non interviene la  consueta smentita da parte del sito specializzato in debunking, oppure del solito scienziato di specchiata fama.
Qualche esempio di notizia tarocca? La spremuta di limone bevuta la mattina che curerebbe il cancro, le bacche di goji che allungano la vita, il “fallimento” del pastificio Agnesi –che in realtà chiudeva solamente lo stabilimento di Imperia–, l’estrema tossicità del famigerato E330, additivo noto come acido citrico, contenuto proprio nel succo di limone a cui prima tributavamo infiniti poteri taumaturgici.
Abbiamo quindi  radunato alcuni singolari esempi di “post (falsa) verità” (non a caso la parola dell’anno), di panzane tra le più diffuse,  con la certezza che, tra le tante, troveremo di sicuro quella a cui abbiamo creduto anche noi.

L’ananas che brucia i grassi

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Ci sono cascati otto italiani su dieci . E in effetti  è vero che nel gambo dell’ananas è contenuta la bromelina, sostanza che agevola la digestione delle proteine. Peccato però che tale sostanza non abbia assolutamente alcun effetto sullo smaltimento dei grassi e, soprattutto, che il gambo dell’ananas non si mangi.
La bufala deriva da un vecchio studio in cui in alcuni topi, a cui era stato somministrato estratto di ananas, si registrò una leggera diminuzione del tasso di lipidi. Tali studi furono poi abbandonati, in quanto non replicabili sull’uomo.

Gli agrumi fanno passare il raffreddore

Ci crede ben il 61% degli italiani. E certo, gli agrumi fan bene, anche a causa del loro contenuto di vitamina C.

Non certo sufficiente, però, nell’ottica di una normale assunzione giornaliera, a bloccare veramente raffreddori o influenze di stagione.

Acqua e limone disintossicano l’organismo, lo “alcalinizzano”, curano il cancro

Una delle bufale più diffuse e più condivise in rete, la madre di tutte le prese per i fondelli.

La meraviglia starebbe nel bersi ogni mattina a digiuno un bel bicchiere di acqua e limone, che costituirebbe un rimedio efficacissimo nel “disintossicare” l’organismo, mentre invece il “potere alcalinizzante” dell’acido citrico costituirebbe un validissimo alleato nella lotta contro il cancro.

Niente di più falso: il PH del nostro sangue non ha bisogno di alcuna “alcalinizzazione”, regolandosi da sé senza bisogno di sostanze esterne.

La notizia non solo è priva di qualsiasi fondamento scientifico –così come anche dettagliatamente  spiegato dal noto chimico Dario Bressanini—  ma comporta un elevato rischio di procurarsi una bella gastrite, assieme a una erosione dello smalto dei denti, sempre a causa dell’acido citrico.

E come se non bastassero le bufale sui presunti poteri di determinati alimenti, bisogna poi aggiungere le vere e proprie burle, gli scherzi dei buontemponi, che riguardano un’altra categoria di notizie ma comunque sempre attinenti al mondo del cibo, così come riportato da Il Sole 24Ore.

Un’attività, quella delle burle alimentari, che non è certo nata oggi con l’avvento dei social, ma che risale al 1957: la BBC comunicò la singolare notizia che la “raccolta degli spaghetti” in Svizzera era stata particolarmente abbondante.

L’annuncio era corredato di regolare immagine, dove alacri raccoglitori svizzeri erano ripresi sulle scale nell’atto di raccogliere gli spaghetti belli maturi dall’albero.

Fonte http://www.dissapore.com/

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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