Da Montefalco al Trentino boom fermentazioni vino in anfora

Da Montefalco al Trentino boom fermentazioni vino in anfora

Da Montefalco al Trentino boom fermentazioni vino in anfora
Da Montefalco al Trentino boom fermentazioni vino in anfora

in cantine biologiche e per la prima volta in distilleria

Mentre sono già in produzione l’azienda agricola Gravner di Oslavia (Gorizia) e la distilleria di Nogaredo (Trento) Marzadro che ha fatto da apripista nel settore degli spirits presentando ”Anfora”, una grappa affinata per dieci mesi in contenitori di terracotta. ”Ne nasce una idea inedita, mai provata nel mondo della distillazione – sottolinea Stefano Marzadro, proprietario e responsabile dell’azienda – che preserva la limpidezza della grappa bianca da vinacce delle uve del Trentino, unita agli aromi e ai sentori di una invecchiata, senza però i sentori del legno”.Le anfore, ricordano i distillatori trentini Stefano e Alessandro Marzadro, sono i contenitori più antichi utilizzati dall’uomo per trasportare e conservare vino, olio, miele e altro cibo. Le anfore in distilleria sono un blend di materiali che giungono da Impruneta, località toscana nota per la lavorazione di ceramiche e terracotta. Altro polo produttivo di ”argille intelligenti” è nel savonese con la Clayver che fornisce una cinquantina di aziende vinicole, anche estere.

Proprio il mix di artigianalità e arte enologica ha convinto Filippo Antonelli ad avviare una microproduzione di Sagrantino in anfora. ”Certifichiamo biologico dal 2012 – sottolinea il viticoltore Antonelli, che ha 49 ettari di vigneti tra Montefalco e Bevagna – e per i rossi usiamo solo lieviti naturali. In batteria sono arrivati ora i vasi in terracotta e ceramica, entrambi porosi, che certamente non soppianteranno le botti in legno ma hanno il vantaggio di non cedere sostanze”.

Fermenta in anfora interrata anche il vino realizzato con sole uve botritizzate di Ribolla dall’Azienda Agricola Gravner di Oslavia (Gorizia). ”Così è nato 8.9.10 – conclude Joško Gravner – che è frutto delle migliori uve di tre vendemmie: quella del 23 novembre 2008, quella del 12 novembre 2009 e quella del 15 novembre 2010. Poi affinato in piccole botti di rovere e imbottigliato con luna calante nel luglio 2015, senza chiarifica né filtrazione”.

La bottaia di Filippo Antonelli Fonte ANSA.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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