L’agglassato (o aggrassatu) di carne è un piatto tipico della nostra tradizione.
Il nome, che sembrerebbe evocare qualcosa di particolarmente grasso, in realtà significa “glassato”, in riferimento alla cremina di cipolle che lo contraddistingue.
E’ un piatto strepitoso, dal sapore pieno, morbido, cremoso… solo provandolo potrete capire!
E’ un tipo di preparazione che in Sicilia si usa non solo per il lacerto agglassato, ma anche per il pollo, l’agnello, il coniglio e il capretto.
Mia nonna Graziella ci preparava il lacerto agglassato almeno una volta al mese e nonostante fossimo delle bambine, per cui non particolarmente propense a mangiare qualcosa che fosse fatto principalmente di cipolle, eravamo felici!
La tradizione voleva che l’intero pasto vertesse su questa preparazione, per cui il secondo era il lacerto agglassato e il primo era la pasta con il sugo del lacerto agglassato… una goduria, chevelodicoafare?!?
In molte ricette si utilizzano anche le patate e il pomodoro, ma quella che vi do oggi è la ricetta originale della nonna Graziella!
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- Preparazione: 30 Minuti
- Cottura: 3 Ore
- Difficoltà: Bassa
- Porzioni: 10 persone
- Costo: Economico
Ingredienti
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1 kg Carne bovina ((lacerto))
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1 kg Cipolle ramate
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200 ml Olio extravergine d'oliva
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2 bicchieri Acqua
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1 bicchiere Vino
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q.b. Sale
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q.b. Pepe
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70 g Burro
Preparazione
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Pulite e affettate sottilmente le cipolle e sbollentatele per 5 minuti in acqua non salata.
Scolatele e mettetele da parte.
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Salate e pepate il lacerto in superficie.
In un tegame mettete l’olio EVO e il burro, scaldateli e mettete il pezzo di carne a rosolare a fiamma viva.
Rosolatelo bene, girandolo in modo da sigillare bene tutti i lati. Non preoccupatevi se la superficie si bruciacchia, è anche meglio!
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Quando sarà ben rosolato, tiratelo fuori e versate le cipolle nel fondo di cottura. Fatele rosolare, sfumate con il vino e alzate la fiamma per farlo evaporare.
Cuocete per circa 10 minuti e aggiungete il lacerto.
Versate un paio di bicchieri di acqua fredda, salate, coprite e lasciate cuocere per circa tre ore a fiamma bassissima.
Ogni mezzora circa rigirate il lacerto.
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Dopo tre ore di cottura, togliete il lacerto, date un colpo di minipimer alle cipolle e trasformatele in cremina (potete anche lasciarle in pezzi, se preferite).
Se la consistenza è troppo liquida, alzate la fiamma e fate restringere ancora un po’.
Affettate il lacerto e servitelo con una generosa cucchiaiata di “glassa” sopra.
Regolate di sale e pepe
Note
Vi consiglio di provare a condire la pasta con il sughetto del lacerto agglassato. Io l’ho fatto, ma non ho avuto il tempo di fare una foto ai piatti perchè sono spariti subito…
OTTIMO
Grazie, sono contenta che la ricetta ti sia piaciuta!
la nonna si che ci sapeva fare
sergio
Eh sì, un sapore indimenticabile…