Pasta con le sarde

La Pasqua in Sicilia non è una semplice festività, é un’esperienza sensoriale mistica!

É la musica della processione del Venerdì Santo, il colore dei canditi sulla cassata, la rugosità dei ricci di pistacchi, la dolcezza del “pecoro” di mandorle, é l’odore del finocchietto selvatico…

Sì, perché sulle tavole dei siciliani la Domenica di Pasqua puoi mettere un po’ quello che ti pare, ma il Venerdì Santo é solo Pasta con le Sarde!

Sulle origini del piatto noi siciliani siamo tutti d’accordo: pare che intorno all’800 l’addetto al nutrimento dell’esercito bizantino si fosse trovato a dover sfamare i soldati con gli unici alimenti che gli erano rimasti: pasta e sarde che avevano visto tempi migliori… Allora lui aveva aggiunto al piatto abbondante finocchietto selvatico (per coprire il terribile sapore delle sarde stagionate) e i pinoli, utilizzati per prevenire intossicazioni alimentari.

L’evoluzione della ricetta ha seguito strade diverse e cosí oggi ogni zona della Sicilia ha la sua versione: a Palermo si fa in bianco con lo zafferano, a Catania è rossa, con aggiunta di concentrato di pomodoro. Anche all’interno di una stessa famiglia siciliana troverete almeno due o tre versioni differenti della pasta con le sarde. Prendiamo la mia: io la faccio in bianco, mia sorella con il pomodoro, mia madre sostituisce alle sarde lo sgombro, mia zia griglia le sarde prima di aggiungerle al resto, mia cugina grattugia sopra la scorza del limone…

Noi oggi vi proponiamo la ricetta che sembra essere la più antica e più vicina all’originale, con un video che vi seguirà passo passo e vi aiuterá a preparare la Vostra pasta con le sarde

  • Preparazione: 60 Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 400 g Bucatini
  • 500 g Sarde
  • 1 Cipolle
  • 200 g Finocchietto selvatico
  • 35 g Uvetta
  • 35 g Pinoli
  • 6 filetti Acciughe sott'olio
  • q.b. Zafferano
  • 50 g Pangrattato
  • q.b. Olio di oliva
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe

Preparazione

  1. Per prima cosa sbollentate per 5 minuti il finocchietto selvatico in acqua salata, poi strizzatelo bene e tritatelo aiutandovi con un coltello; conservate l’acqua in cui lo avete fatto cuocere.

    In una padella fate soffriggere olio e cipolla, aggiungete i filetti di acciughe e fateli sciogliere, poi unite uvetta e pinoli, il finocchietto selvatico, le sarde e allungate con lo zafferano stemperato in 100 g di acqua tiepida. Aggiustate di sale e pepe e fate cuocere per circa 10 minuti.

    Cuocete i bucatini nell’acqua che avete usato per il finocchietto.

    Intanto in un’altra padella tostate il pan grattato con un po’ di olio, sale e pepe

    Fate saltare i bucatini in padella con il condimento, impiattate e copriteli con una bella manciata di pan grattato tostato.

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