C’era una volta il carnevale! Senza tanti preamboli, non servono. Il carnevale piace a tutti, grandi è piccoli, è una festa leggera, allegra, colorata, divertente. Ci si traveste, si va in giro a divertirsi, si fanno sfilate, falò, eventi caratteristici per ogni regione, ma soprattutto, si mangia! E ci sono piatti e dolci tipici del carnevale in ogni zona d’Italia. E’ bellissimo vedere come ogni tradizione italiana, e quindi anche culinaria, tragga le sue origini dalla vita rurale, semplice e contadina. E infatti, dopo le feste di Natale, periodo in cui era piena la dispensa di strutto, ecco arrivare i fritti. E principe dei dolci fritti carnascialeschi, è sicuramente la chiacchiera. Questa è l’interpretazione di Ernst Knam, pasticcere molto in voga di recente.
Chiacchiere di carnevale
- 100 gr di zucchero
- 50 gr di burro
- 150 gr di uova (circa 3 uova)
- 60 gr di vino bianco
- 500 gr di farina 0
- abbondante olio di semi per friggere
- q.b. di zucchero a velo per spolverare
Fondere il burro a bagnomaria. Versare lo zucchero, il burro fuso ma non caldo, le uova, il vino bianco e la farina in una ciotola e mescolare bene, quindi impastare energicamente con le mani fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo ed elastico. Ovviamente il tutto si può fare tranquillamente in planetaria con il gancio.
Far raffreddare l’impasto in frigorifero per circa 2 ore, avvolto nella pellicola. Trascorso questo tempo, tirare la pasta molto sottile con un mattarello su una spianatoia leggermente infarinata. E’ importante che la pasta venga tirata davvero finemente, perchè in questo modo verranno molto croccanti. Quindi è necessario ogni tanto fermarsi e far riposare la pasta. Io non l’ho fatto, ma credo che si possa usare tranquillamente il tirasfoglia, o come viene chiamato da noi affettuosamente il nonnapapera. Con la rotella tagliapasta ricavare dalla sfoglia dei rombi e praticare all’interno un’incisione sempre aiutandosi con il tagliapasta. Friggere le chiacchiere in abbondante olio caldo a 180°C fino a che saranno dorate. Io preferisco usare una padella non molto grande, olio profondo, e friggere pochi pezzi alla volta, Ci mettono un attimo, qualche second da un lato e qualcuno dall’altro, quindi averne pochi aiuta a non bruciarli. Sgocciolare e trasferire su un vassoio ricoperto di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Far raffreddare e cospargere a piacere con zucchero a velo prima di servire.
Facili! Croccanti, gustose, da dipendenza. Una tira l’altra e non si smette di mangiarne. E’ bene farle quando si è in compagnia, altrimenti si rischia di mangiarsele tutte senza neanche accorgersene. E non posso mica finire il post senza dirlo, quindi finiamo con vissero tutti felici e contenti, perchè a carnevale ogni scherzo vale…e buone chiacchiere a tutti!
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Grazie, le farò sicuramente! Avete per caso in programma di pubblicare una buona ricetta delle castagnole? Ne vorrei una che le facesse venire belle morbide…
Un pò alla volta, noi cerchiamo di far tutto, per le castagnole, vedremo… 😉
Avete ragione… ma il discorso è che voi siete una garanzia e mi fido delle vostre ricette.
Aspetto fiduciosa.
Grazie! 🙂
Grazie a te 🙂
Salve, ho un dubbio… ma se le preparo il sabato sera per il pranzo di domenica si mantengono belle fragranti? Oppure mi conviene anticipare la preparazione della lasagna e dedicarmi alle chiacchiere domenica mattina (magari impastandole la sera e stendendole e friggendole al mattino)???
Come sempre il fritto è eccezionale appena fatto e perde croccantezza con il passare del tempo, quindi l’ideale sarebbe fare tutto la domenica mattina o al massimo impastare la sera e stendere al mattino dopo aver conservato in frigorifero…
Grazie sempre per le risposte super-veloci!
Allora mi sa che anticipo la preparazione delle altre cose e domenica mi dedico alle chiacchiere!
🙂
volevo prepararle a scuola con i bambini, friggere vietatissimo, al forno come verranno???
grazie!
Qualcuno le ha fatte con un buon risultato, non saranno come quelle fritte ma se non hai alternativa puoi farlo. 🙂
grazie!!! chissà cosa combineremo!!! w l’asilo!!!
Daje! 😀
Ma quanto di lm?
Ciao Lorenza, come vedi negli ingredienti non c’è lievito. Le chiacchiere si fanno senza! 😉