Zeppole di San Giuseppe

Zeppole. zeppole

C’era una volta la festa del papà. E io sono un papà. Quindi è la mia festa, e io me la godo tutta. Gli auguri e gli abbracci dei bambini, i lavoretti della scuola, il pranzo speciale, ma il dolce, quello, me lo faccio da me. Io adoro le zeppole di S.Giuseppe, ed è stato uno dei primi dolci che ho voluto imparare quando mi è nata la passione del pasticcio. Mio punto di riferimento, mia zia. Avendo un marito che si chiama Giuseppe, è una vita che fa zeppole per una marea di persone che ormai hanno un appuntamento fisso a casa loro il 19 marzo. E io fra questi, fino a quando un giorno non dissi: zia le facciamo insieme? E l’anno dopo era invitata una domenica pomeriggio per un caffè da me, e…sorpresa, distesa di zeppole con la crema e le amarene. Risultato? Claudio, sono più buone delle mie…e sono soddisfazioni! Quindi ormai  è un appuntamento fisso, zeppole a casa Fables, e siete tutti invitati!

ZEPPOLE DI S.GIUSEPPE

Dose per circa 40 zeppole

  •  500 gr di acqua
  • 150 gr di burro
  • 400 gr di farina debole
  • Un pizzico di sale
  • q.b. di uova intere (circa 8/9 uova grandi)

Per la finitura

  • 1,5 kg di crema pasticcera
  • q.b. di amarene
  • q.b. di zucchero a velo

Per la crema pasticcera

  • 1 lt di latte
  • 300 gr di zucchero
  • 250 gr di tuorlo
  • 90 gr di maizenza (amido di mais)
  • 1/2 baccello di vaniglia

Battiamo con una frusta fino a bianchire i tuorli con lo zucchero e i semi della vaniglia. Poi aggiungiamo la maizena sempre mescolando. Portiamo a bollore il latte e versiamolo sul composto, mescoliamo per scioglierlo bene e riportiamo sul fuoco sempre mescolando con la frusta fino a che non si addensi. Versiamo in una ciotola e copriamo con pellicola a contatto per non far seccare la superficie.

PROCEDIMENTO

Prima di tutto facciamo la crema pasticcera così gli diamo il tempo di raffreddare per bene. Io uso quella sopra riportata, ma se uno preferisce una ricetta al quale è più affezionato può usare tranquillamente quella.

Le zeppole non sono altro che una pasta bignè bilanciata per essere fritta anzichè cotta al forno. Quindi porre sul fuoco l’acqua con il burro e la presa di sale.  Portare a ebollizione prestando attenzione che il burro sia completamente sciolto prima di arrivarci. A questo punto versare tutta insieme la farina setacciata e girare con un cucchiaio di legno fino a che l’impasto non si stacchi dalle pareti della pentola e prenda una consistenza abbastanza solida. Ci vorranno due o tre minuti continuando a mescolare. Spegnere il fuoco e versare l’impasto nella bacinella della planetaria (o in una ciotola per lavorarla con le fruste di un frullino) e far girare a bassa velocità con la foglia per qualche minuto per far raffreddare l’impasto. Quando ha stemperato un po’ la sua temperatura, cominciare a versare un uovo alla volta, assicurandosi di non versare il successivo se non ha ben assorbito il precedente. Le uova sono q.b. perché vanno aggiunte fino a che l’impasto non prenda una consistenza tipo crema pasticcera abbastanza rappresa, tale da poter essere dosata con un sac a posh con bocchetta a stella mantenendo la forma.

Griglia zeppole

Quindi su una teglia sul quale abbiamo spennellato un velo di burro fuso formare delle ciambelle con un diametro di circa 7/8 cm. Precuocere in forno statico a 180° C per qualche minuto fino a che con una spatola muovendo le zeppole non risultano staccate dal fondo della teglia (circa 4/5 minuti), e poi friggere in olio molto caldo usando una pentola alta possibilmente con il fondo doppio, girando spesso le zeppole. A doratura, togliere dall’olio, sgocciolare e far asciugare su carta assorbente. Precuocere al forno, cambia notevolmente il risultato finale. La zeppola viene più leggera, si gonfia di più, e assorbe meno olio, quindi viene un fritto più piacevole da gustare. Ci si sente anche meno in colpa. Provare per credere. Una volta fredde, guarnire con crema pasticcera, amarene sciroppate e cospargere di zucchero a velo.

Immaginatevi un tavolo intero ricoperto da una distesa di bellissime zeppole, con il profumo di vaniglia e amarene che riempie la stanza. Una tentazione troppo forte a cui resistere. E infatti io non resisto, Un goloso non dovrebbe saper fare dolci, si fa troppo male! E infatti ora mi tocca andare a fare un’oretta di jogging per smaltire…non voglio dirvi quante ne ho mangiate! E auguri a tutti i papà e a tutti i Giuseppe, fatevi coccolare quel giorno…

Ah dimenticavo, non dimenticatevi di fare un giro sulla nostra pagina e di iscrivervi al nostro gruppo su Fb “Pasticciando con i Fables…“, perchè pasticciare in compagnia è sempre meglio che farlo da soli…sorridete sempre, Claudio 😉

zeppole

37 Risposte a “Zeppole di San Giuseppe”

  1. …..libidine!!!!! Da noi per la festa del babbo (da noi si chiama babbo 🙂 ) si fanno le frittelle di riso….però però….queste zeppole mi ispirano parecchio!!!

  2. spettacolari.. ma volendo farle unicamente al forno è possibile? eventuali modifiche?

    complimenti per tutte le ricette e per il sito in generale.. 🙂

    1. Certo che è possibile, anche se questa ricetta è bilanciata per essere fritta, ma se tu preferisci, cuoci tranquillamente in forno 😉

  3. Domandone….posso preparare l’impasto la sera e formare e cuocere poi la mattina successiva??? Lo chiedo perchè le vorrei fare questo week end ma ho in mezzo anche le colombe 😛 se fosse possibile mi organizzerei meglio…altrimenti mi adeguo…

    1. No, però puoi fare una cosa, puoi prepararle e tenerle o in frigo o congelarle senza problemi, ovviamente coperte. E’ meglio se le conservi in piedi una attaccata all’altra. Poi quando devi mangiarle, le lascia temperatura ambiente e le farcisci…

      1. Grazie per il consiglio….ma vedrò di organizzarmi e fare un tour de force domenica mattina….vi faccio sapere!!! 😉

          1. Alla fine ho dovuto rinunciare…..4 colombe, le piadine, una figlia e una casa più le zeppole in due giorni non ce la potevo fare!!! 🙂 …ma sono solo rimandate….

      2. Buongiorno, ho preparato la sera prima la base di farina e acqua, il mattino dopo ho riscaldato appena l’impasto al micronde a bassissima potenza e aggiunto le uova come da ricetta. Sono venute benissimo.

  4. Ciao,
    bel sito!
    Ne approfitto per fare una domanda, in questa ricetta della crema pasticcera ci sono 150 grammi di zucchero in un litro di latte, c’è un errore o è davvero così poco lo zucchero?

    PS. E’ una crema tratta da qualche testo? (Montersino, Massari, ecc)

    Ciao! 🙂

    1. Ciao! Grazie Andrea, è stato un errore di battitura nel raddoppiare gli ingredienti. Fatto bene a dircelo, corretto! 🙂

    1. E’ normale, come è normale che questo avvenga nei bignè. Le zeppole sono sempre di pate choux, e in frittura o al forno i liquidi del’impasto, acqua e uova, e son tanti, evaporano creando vapore che gonfia la massa modificandone la forma. Non puoi evitarlo…

  5. ma sai che queste non le ho mai fatte? A casa nostra la zeppola di S.Giuseppe è sempre stata quella con le patate 🙂 Mio marito casertano ogni anno mi ripete che sbaglio zeppola 🙂 Quasi quasi provo le tue, almeno so che non si sbaglia con le tue ricette 🙂 ciao e buona festa del papà Claudio!

  6. Ciao,se volessi cuocerle al forno é meglio usare la classica dose dei bignè o va bene anche questa?? Graziw

  7. Si,intendo la ricetta dell’impasto,se si presta anche ad essere cotta al forno anziché fritta come scritto da voi….

  8. Complimentoni per il vostro blog
    ho fatto le zeppole ma vorrei , gentilmente, sapere dove ho sbagliato
    la prima cottura nel forno è andata bene poi ho preparato l’olio per friggerle e si sono letteralmente sedute, pensavo che nellolio si sarebbe rigonfiate invece no , cosa ho sbagliato ? La farina ho usato frolla molino Quaglia un abbraccio.!

    1. Ciao Patrizia, dalla tua descrizione temo che le hai lasciate troppo in forno. Non devono gonfiare, ma solo staccarsi dalla teglia. 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.