Peter pepper, Penis pepper 

Peter pepper, Penis pepper

Peter pepper, Penis pepper 
Peter pepper, Penis pepper

Si chiama Peter pepper e anche Penis pepper per la sua curiosa forma di pene. Appartiene al genere Capsicum annuum e probabilmente è frutto di un incrocio. Il primo a farlo conoscere è stato James Fontenot professore alla Louisiana State University in Baton Rouge, ma non c’è mai stata una classificazione ufficiale. I frutti hanno un colore giallo o rosso e quasi mai vengono mangiati, anche perché sono amari, molti li ritengono assolutamente non commestibili. Se ne fa un uso per lo più ornamentale. Esibiti quasi sempre come curiosità. Piccantezza medio-bassa, 5.000-30.000 SHU.

La pianta:
La pianta si presenta compatta e cespugliosa, è una delle migliore piante che si adatta perfettamente alla coltivazione in balcone.

Può raggiungere circa i 60 cm di altezza e 30-40 cm di larghezza.

Le foglie sono verdi e soffici

I fiori hanno petali di colore bianco con andamento pendulo, dal momento in cui entrano nella fase di fioritura possono essere utilizzate anche come piante ornamentali, ma il meglio arriva quando il frutto arriva a maturazione rendendo questa pianta bizzarra ed originale, dove l’occhio non può non notare queste bizzarre forme falliche.

Il frutto:
Come scritto in precedenza il frutto ha una forma fallica, la parte iniziale è liscia mentre nel finale sono presenti delle pieghe e contorsioni. In media raggiungono una dimensione di 6 CM.

Il frutto immaturo è di colore verde, quando arriva a maturazione cambia diventando rosso. Quando il frutto è completamente rosso è possibile rimuoverlo dalla pianta per degustarlo oppure è possibile conservare il peperoncino

Coltivazione:
La coltivazione di questa varietà non è  particolarmente difficile, consigliamo a mettere a germinare i semi nei primi caldi di Marzo, facciamo germinare i semi al caldo, controllando che la temperatura si aggiri intorno ai 20C°. Il metodo che vi consigliamo per fare questa delicata operazione iniziale è il metodo scottex.

Una volta che i semi avranno preso vita e vedrete le prime radichette possiamo spostare i semi e metterli dentro la terra con la radice rivolta verso il basso ad una profondità di circa mezzo centimetro. Ricordate di innaffiare la terra, in questa fase deve essere umida, quando vedrete che i germogli cominciano ad uscire dalla terra e le prime foglioline cominciano a svilupparsi possiamo metterli al sole, da quanto punto in poi i vostri germogli hanno bisogno di più luce possibile per svilupparsi forti ed in salute.

Il vincitore: “Culmine di un lungo lavoro”

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Peter pepper, Penis pepper 
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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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