Mipaaf assegna 500mila euro a progetti contro spreco cibo
Anche scarto di acciughe può essere risorsa e presidio sanitario
Sono dieci i progetti vincitori la selezione nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari. Lo annuncia, in una nota, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali che assegna complessivamente 500 mila euro tramite il bando previsto – dalla legge contro gli sprechi alimentari. “Il bando è stato un successo – dichiara il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Maurizio Martina – sono arrivate tantissime candidature nel giro di poche settimane.
I progetti vincitori hanno un forte taglio innovativo e possono contribuire a centrare l’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo a favore dei più bisognosi. La nostra priorità, infatti, è garantire l’assistenza agli indigenti attraverso il lavoro insostituibile degli enti caricativi. La legge contro gli sprechi alimentari, che abbiamo fortemente voluto, va proprio in questa direzione e semplifica le procedure per le donazioni. Abbiamo un modello di lavoro che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Questo bando è la conferma del nostro approccio positivo anche per combattere lo spreco casalingo, che rappresenta oltre il 50% del totale. In questo senso lo studio di nuovi packaging intelligenti è cruciale”.
Questi i dieci progetti vincitori, per i quali è previsto un finanziamento massimo di 50 mila euro: – Recover, proposto da CNR Istituto di CNR Istituto di Nanotecnologia (riutilizzazione di scarti ittici industriali e la loro conversione in materiali per applicazioni biomedicali); – Shelfie, di Item.oxygen (piattaforma per ridurre sprechi alimentari); – Trasformazione delle eccedenze ortofrutticole, proposto da Italmercati Wholesale; – Packaging attivi ed intelligenti, proposto da ILPI s.r.l. – NetFood – Networking for Food Challenge, proposto da Istituto per la famiglia Onlus; – Residui della trasformazione dell’ortofrutta: da “scarto” a “risorsa”, proposto da Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento S. Anna; – SCARTO BENE, proposto da Cauto Cantiere Autolimitazione; – Food packaging, proposto da Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; – Nuovo packaging per aumentare la shelf-life di prodotti alimentari, proposto da Università degli Studi di Napoli Federico II; – Bio-conversione di scarti di acciuga, proposto da Università degli Studi di Messina.
Fonte Ansa.it
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