Carnaroli bastarduni, (fichi d’india) e scarola

Carnaroli bastarduni, (fichi d’india) e scarola

Carnaroli bastarduni, (fichi d'india) e scarola
Carnaroli bastarduni, (fichi d’india) e scarola

Il ficodindia con i suoi cladodi, ovvero le sue pale e i suoi fiori, è la pianta che meglio nella storia ha caratterizzato l’irresistibile paesaggio della terra di Sicilia.
I produttori in questo periodo raccolgono i grossi e succulenti “bastardoni”, i cosiddetti frutti tardivi, ottenuti da una seconda fioritura che risulta più abbondante e di qualità. In base a tale consuetudine si distinguono i frutti denominati “agostani”, che maturano già in agosto e che sono di dimensioni ridotte, dai “bastardoni” prelibatezze che arrivano sul mercato proprio nella stagione autunnale.
Solo 50 anni fa frequentavo le medie, a Capo d’Orlando in provincia di Messina.
In questo periodo, il 21 e 22 ottobre, la scuola era chiusa per la festa patronale in onore di Maria SS.

La leggenda narra che nella notte del 22 Ottobre dell’anno 1598  sul Castello del Capo i fratelli Raffa, guardiani del medesimo, avvertirono dei rumori. Increduli videro un pellegrino che suonava una “buccina” e fuggì lasciando una piccola cassetta, all’interno, con grande stupore, vi trovarono il simulacro raffigurante la Madonna che, alta quasi un palmo e simile alla Madonna di Trapani, tiene amorosamente tra le braccia il Bambino Gesù. I Raffa credettero di riconoscere in quel pellegrino, vestito da Basiliano, il volto di San Cono Navacita.
Il Simulacro fu portato a Naso, ma violenti terremoti, alluvioni etc. indussero a credere che dovesse tornare a  Capo ‘Orlando, per proteggerla dalla ferocia dei pirati.
Oggi vi presento un risotto, siccome questi frutti sono dolci, per equilibrare il gusto ho aggiunto della scarola e guarnito con le bucce del fico d’india.

Ingredienti per 4 persone

  • 320 g di Carnaroli riserva San massimo
  • 1,5 litri di brodo vegetale
  • 3 bastarduni del colore che preferite
  • 80 g di pecorino
  • 1 scalogno
  • 1 cespo di scarola
  • Colatura di alici di Cetara q.b.
  • 2 spicchi d’aglio
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio EVO q.b.

Preparazione

Preparate le bucce secondo questa ricetta, avete anche la polpa già pronta.
Lavate la scarola, dividete a metà le parti più dure da una parte e le cime dall’altra.
Pulite l’aglio e tagliatelo a fettine, rosolatelo con qualche cucchiaio di olio evo, aggiungete le parti dure della scarola, fate appassire a fiamma vivace con il coperchio.
Appena i gambi si saranno appassiti aggiungere le punte delle foglie, fate appassire, condite con la colatura e del pepe macinato fresco, non serve sale la colatura è già abbastanza sapida.
Stufate lo scalogno tagliato fine e mettetelo da arte, tostate il riso a secco, iniziate a cuocere con brodo tenuto in caldo, dopo 10 minuti aggiungete, il mix scarola e bastarduni, per le proporzioni regolatevi secondo gusto.
Fuori dal fuoco mantecate con il pecorino è un po’ d’olio evo, potete usare in parte quello dove avete saltato la scarola.

Guarnite ccn la buccia di bastarduni al forno tenuta in piedi in un pezzo di frutto.

Buon appetito

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bastarduni, (fichi d'india)
bastarduni, (fichi d’india)
Ingredienti
Ingredienti

Bucce di fichi d'india al forno Preparazione
Bucce di fichi d’india al forno Preparazione

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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