Lo strudel di mele qui in Trentino lo assaggi la prima volta che non sei ancora stato svezzato. Te lo frullano dentro al biberon e “via che nare”. Non sai ancora tenere un pennarello in mano in compenso sai chiudere lo strudel. Non sai ancora contare ma riconosci almeno 15 varietà di mele diverse. E sai benissimo che per lo strudel ci vogliono le mele renette, quelle bruttarelle, schiacciate e con la buccia arrugginita. La ricetta dello strudel è identica in tutto il Trentino ma si differenzia per piccole personalizzazioni. Una cosa comune è che nessuno pesa nulla, lo strudel si fa a sentimento, e se ti permetti di chiedere a tua nonna i grammi degli ingredienti, ti sei giocato l’eredità. Gli ingredienti del ripieno sono: mele, uvetta, pinoli, cannella e niente altro. Solo una cosa è certa: lo strudel NON si fa con la pasta sfoglia, nemmeno con la frolla. E se vi sembra (succede per lo più in Alto Adige) che sia frolla, in realtà non lo è, la ricetta è un’altra. Torniamo al nostro strudel. Mi è stato esplicitamente richiesto, devo dire che all’inizio avevo detto no. Perchè so benissimo che è una ricetta molto discussa, un pò come il ragù, ognuno lo fa a modo suo e crede che sia quello giusto. Ma poi mi sono fatta convincere trovando a sostegno della mia ricetta anche il maestro Luca Montersino. Che fate, vi mettere a discutere la ricetta di un maestro? 😉
Strudel di mele:
Per la pasta matta:
- 125 gr di farina 00
- 75 gr di acqua
- 10 gr di olio di semi
- 1,5 gr di sale
Per il ripieno:
- 800 gr di renette (4 mele)
- 70 gr di uvetta
- 45 gr di pinoli
- 40 gr di zucchero semolato
- 25 gr di burro
- 60 gr di pane grattugiato
- 1 cucchiaino di cannella
- 1 pizzico di buccia di limone
Finitura:
- 1 uovo intero
- Zucchero semolato
- Cannella
La sera prima vi dovrete ricordare di ammollare l’uvetta. Per mezz’ora in acqua molto calda (circa 38°) dopodiché va scolata e sciacquata bene e messa in ammollo con acqua tiepida per circa 2 ore. Passate le due ore, scolatela bene, lasciandola anche nel colino per 1 oretta per poi stenderla ad asciugare in un canovaccio asciutto e pulito per tutta la notte. Potete arrotolarla all’interno o semplicemente posizionarla in metà canovaccio in maniera da ricoprirla con l’altra parte.
Per prima cosa io vi consiglio di occuparvi delle mele. Andranno sbucciate, tagliate a spicchi e messe nell’acqua fredda, questo per non farle ossidare. Quando le avrete tagliate e sbucciate tutte, scolatele bene, tagliatele a fette sottili e mettetele dentro una ciotola capiente con lo zucchero, i pinoli, la cannella, una grattatina (poca) di buccia di limone, l’uvetta, il burro fuso (tenendone da parte poco per spennellare la pasta). Se volete e vi piace potete aggiungere anche del rum, io odio l’alcool nei dolci. Mescolate bene tutto, coprite con pellicola e lasciate macerare in frigo 2 orette circa. Per la pasta, potete usare la planetaria oppure impastare a mano, sempre però partendo in ciotola. Mescolate farina, sale e olio aggiungendo l’acqua un pò alla volta fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico. Ponetela in una ciotola leggermente unta e coperta da pellicola a riposare in frigo per 1 ora e mezza.
Passata l’ora e mezza di riposo, spolverate l’asse di farina e con l’aiuto del mattarello stendetela delicatamente ad uno spessore di circa 1 mm. A questo punto, arrotolatela sul mattarello e posatela sulla leccarda coperta da carta forno. Spennellate di burro fuso tutta la superficie lasciando puliti solo i bordi (5 cm per parte) spolverizzate con il pane grattugiato e sopra mettere le mele macerate. Ora sarete davanti ad un rettangolo con il lato lungo frontale, spennellate con l’uovo il bordo superiore del rettangolo per sigillare una volta chiuso lo strudel. Arrotolate la pasta aiutandovi con la carta forno, fisicamente sostenendo lo strudel con le mani sotto la carta forno venendovi incontro con il lato opposto. Chiudete anche il lati, come se fosse un pacchetto di carta. Lo so che vi sembrerà obeso, ma in cottura le mele calano tantissimo, per cui non preoccupatevi. Spennellate con l’uovo intero e cospargete di zucchero semolato mescolato a cannella. Infornate a 180° per circa 40/45 minuti. Sfornate lasciate raffreddare su di una gratella e se vi piace potrete decorarlo con dello zucchero a velo.
Consiglio: il giorno dopo è molto più buono, quindi potreste cuocerlo alla sera per evitare la tentazione di finirlo subito a merenda! Eva
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Troppo buono!!!!! è una vita che non faccio quello classico con le mele… Anche io con me voi utilizzo una specie di pasta matta.. fatta senza uova.. Passatemi una fettina dai dai… 🙂
buonissimo Evina, e poi, vogliamo parlare dell’ultima foto?? bellissima!!ihhii
Meraviglioso! E’ stato amore a primo assaggio quando sono stata in Trentino-Alto Adige l’anno scorso!
Voglio cimentarmi e provare questa ricetta 🙂
I dolci con le mele sono i miei preferiti. Lo strudel mi ricorda le Dolomiti <3 Questo dev'essere da sballo
🙂 SI vede che è un vero strudel!!! Un abbraccio, Ada
Grazie cara! Un bacione! :*
lo strudel visione, questìanno ancora non l’ho fatto di solito ilmese di ottobre prevede preparazioni con le mele fra cui lo strudel appunto , grazie per la ricetta baci
A te cara Paola! 😀
meraviglia… le foto poi dicono mangiami 😀
Ahhh… non corri in cucina a prepararmi? 😉
Che spettacolo! Lo faccio simile pure io !!! (tassativamente ricetta “a pratica” della nonna!!) 🙂
E poi mi fai morire con la tua introduzione!!! 😀 😀 😀 Sei trooooooppo forte!! E poi è trooooooppo veroooo!!! 🙂
Grazie Eva, sei unica!
bacio!
Ringraziamo che ha 91 anni, altrimenti mi rincorreva con il mattarello! 😉 Grazieeeeeeee
Complimenti a tua nonna x l’età!!!! 🙂
🙂
scusa Eva ho bisogno di una ripetizione: non ho ben capito come lo si arrotola. Grazie
Lo arrotoli in maniera normale, il problema è la pasta che è tirata molto sottile e quindi se non ti aiuti con la carta forno si rompe. Per questo dico di sollevarla mettendo le mani sotto la carta. Quando arrivi verso il centro dello strudel ti aiuti a chiudere venendo incontro anche con il lato opposto. Comunque, arrotola come riesci, l’importante è che lo sollevi assieme alla carta forno. 🙂
Grassssie. Domani strudel
🙂
Se ti fa piacere, mandaci la foto qui: https://www.facebook.com/fablesdesucre
Ho l’acquolina…..troppo buono lo strudel! Proverò sicuramente la tua ricetta
😀
Si può formare un strudel a cuore oppure come una pizza e cuocere a forno normale e il condimento a piacere con lo zucchero a velo
Si certo. 🙂
Grazie per questa ricetta! Era tanto che volevo provarlo… e stanotte si cucina! 🙂 Spero solo di non fare un disastro con l’arotolamentos
è andata bene? 🙂
E’ andata davvero bene! E’ piaciuto a tutti 🙂 Credevo che la pasta una volta tirata così sottile si rompesse facilmente invece era meravigliosamente elastica. Grazie di nuovo per aver condiviso questa ricetta…
Brava Selly! ^_^
Vero, la prima volta che ho chiesto a mia mamma le dosi mi ha risposto: una montagnetta di farina, etc etc… Comunque noi la pasta matta la facciamo diversa: farina, un uovo e un po’ di latte tiepido dove abbiamo sciolto un cucchiaio di zucchero e una noce di burro. E mia mamma è di Cles…
Elisabetta, se chiedo a due nonne e a due zie, ti assicuro che mi dicono 4 cose diverse 😀
Mia suocera invece è di Fondo ( a 20 km da Cles) e lei usa acqua tiepida e 1 cucchiaio di olio, e sempre l’uovo 😉 . E a Bressanone, però siamo già in Alto Adige. lo fanno con la pasta frolla…ma non mi piace
Con la pasta frolla diciamo che è un’altra cosa 😀
Grazie Eva! Ero curiosa, da quando vi ho conosciuti, di vedere se questa ricetta sarebbe mai arrivata conoscendo anche le tue origini e adesso eccola qui! Io lo strudel lo adoro ma non ho mai trovato una ricetta soddisfacente!
Guarda bene la data del post… 😀
Appena fatto, è davvero buono!! Ma ho avuto difficoltà a chiudere tutte le mele in così poca pasta…125 gr di farina non sono pochi?!
Ciao Eleonora, forse l’hai tirata troppo poco. Comunque hai visto quanto calano in cottura? 🙂
Si è vero, calano molto…la pasta era tiratissima, tanto che si è un pó rotta 🙁
Strano, la pasta matta è molto elastica. 🙂
volevo chiedere, ma la pasta deve essere proprio arrotolata tipo rotolo o solo chiusa?
Arrotolata e chiusa alla fine. 🙂