Acciughe Del Mar Cantabrico

Acciughe Del Mar Cantabrico

Il rispetto e l’amore per il mare nasce dai più piccoli
Il rispetto e l’amore per il mare nasce dai più piccoli

Iniziamo con un paio di domande, che mi sono arrivate per Email.

  1. è vero che le acciughe Del Cantabrico vendute in spagna sono pi buone di quelle vendute in Italia?
    1. Si perché per la legge spagnola, le lattine di acciughe, anche se sigillate, vanno tenute in frigo, quindi vengono salate con meno sale, circa il 12%. Risultano quindi più delicate, di quelle vendute in Italia che contengono il 16-18% di sale.
  2. è vero che una delle più grande azienda conserviera di acciughe Del Cantabrico è Italiana?
    1. si ogni tanto una buona notizia, un azienda di cui non faccio il nome

Il mar Cantabrico è un mare litorale dell’Oceano Atlantico che bagna la costa nord della Spagna e la costa sud-ovest della Francia, estendendosi dalla costa galiziana fino alla foce dell’Adour alle coste francesi. Nella sua parte più orientale, lungo le coste basche prende il nome di Golfo di Biscaglia

Essendo un mare di passaggio tra i freddi mari del Nord e quelli temperati tropicali, è un mare ricco di specie vegetali e animali. Questo ha dato origine ad un’industria conserviera molto importante che ha tra i suoi prodotti di punta il tonno e le acciughe, trasformate soprattutto in Cantabria.

I forti venti del Nord-ovest che soffiano sul mar Cantabrico provengono dalle zone di bassa pressione localizzate tra l’arcipelago britannico e il mar del Nord combinate con l’effetto dell’Anticiclone delle Azzorre, che danno vita ad onde di circa 3 metri d’altezza. In certi casi, soprattutto tra aprile e maggio e tra settembre e ottobre, i venti dell’Ovest possono originare onde che superano i 9 metri.

La regione interessata alla pesca e produzione di queste famose acciughe è il Golfo di Biscaglia nell’Oceano Atlantico. Si estende dalla costa di Sud-Ovest della Francia sino ai bordi superiori della Spagna; la parte terminale del golfo prende la denominazione in lingua spagnola di “Mar Cantabrico” appellativo attribuito dai Romani nel primo secolo avanti Cristo come “Sinus Cantabrorum” o più spesso “Mare Gallaecum”.

In questa regione si è sviluppata nei secoli una delle attività di maggior successo nel campo dell’industria dell’ittica, la pesca e la lavorazione delle acciughe, note appunto come acciughe del Cantabrico uno dei prodotti alimentari più pregiati al mondo.

Caratterizzata da una carne saporita e gustosa l’acciuga è un clupeide che vive nell’oceano Atlantico tra l’Irlanda e le isole Canarie, ma anche nelle acque più calde e meno profonde del Mar Mediterraneo. L’acciuga della Biscaglia in particolare, nasce e cresce in mari freddi e profondi, il che permette a quest’ultima, di accumulare una maggiore quantità di grasso nei tessuti e sviluppare dimensioni davvero ragguardevoli. Gli Spagnoli amano gustarle fresche, alla griglia o marinate senza testa e interiora. Gli intenditori e i buongustai conservano alle volte questo prodotto inscatolato anche oltre la data di scadenza in modo da lasciarlo “maturare” solo per apprezzarne successivamente il sapore e la delicatezza acquisiti col tempo.

Il migliore pescato proveniente dall’oceano prospicente Santona, Castro Urdiales e San Vicente de la Barquera viene trasportato nelle città più importanti della regione, dove l’industria ittica conserviera, facendosene immediatamente carico, lo invia alla lavorazione, al fine di ottenere un prodotto di qualità superiore. La lavorazione delle acciughe, rigorosamente manuale, viene ancora eseguita in modo artigianale negli stabilimenti e conservieri, locati nella zona di pesca. Le acciughe vengono dapprima selezionate in base alle loro dimensioni e peso, che in media si aggira sui 35 g, e calibrate secondo sei diversi formati. Superata questa prima operazione di cernita, l’acciuga viene privata della testa e delle viscere, lavata con della salamoia (soluzione idrosalina al 24%), asciugata e riposta in barili sotto sale marino, processo atto a favorirne la stagionatura e la “maturazione” sino al prodotto finito, tramite l’espulsione da parte dei tessuti, non solo dell’acqua ma anche di parte del grasso accumulato durante il periodo di crescita. Tale processo dura in media 6 mesi fino a un massimo di 10 durante i quali, i barili, nei quali sono disposte le acciughe, vengono sottoposti a rotazione e a un processo di pressatura esterna per favorire ulteriormente l’eliminazione dei grassi in eccesso. Completato il percorso di stagionatura il prodotto viene lasciato ancora per due mesi a temperatura controlla di 5°C per poi essere sottoposto ad un ciclo di lavaggi con acqua fredda, calda e salata, e infine inscatolato manualmente in latte delle dovute proporzioni e dimensioni ricoperto da olio di oliva

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Acciughe del Mar Cantabrico Non lavorate
Acciughe del Mar Cantabrico Non lavorate
Acciughe del Mar Cantabrico
Acciughe del Mar Cantabrico
Acciughe del Mar Cantabrico
Acciughe del Mar Cantabrico
Rivendita di Acciughe del mar Cantabrico
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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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