Pesce spada,-70% in 30 anni

Pesce spada,-70% in 30 anni piano quote Ue divide

Pesce spada,-70% in 30 anni
Pesce spada,-70% in 30 anni

Scontro pescatori-ambientalisti in attesa del verdetto Iccat

Riflettori puntati sul pesce spada, che dal 2017 potrebbe avere un tetto per le catture nel Mediterraneo, come avviene già da dieci anni per il tonno rosso. La decisione sarà presa al termine dei lavori dell’Iccat, l’organizzazione internazionale per la conservazione dei tunnidi e delle specie affini come spada e squali nell’oceano Atlantico e mar Mediterraneo, che  monopolizzeranno l’attenzione del mondo ittico in Portogallo fino al 21 novembre. E così dopo il tonno rosso ora lo spada dividerà su due fronti opposti ambientalisti e pescatori in attesa del verdetto finale. L’introduzione di un sistema di quote, diminuendone ogni anno il limite massimo, fa parte di un piano d’emergenza ‘salva-spada’ proposto della Commissione europea.

I dati scientifici mostrano, infatti, che 30 anni di sovra sfruttamento hanno ridotto del 70% la popolazione. situazione insostenibile, afferma il Wwf che lancia un appello affinché ”venga adottato un ambizioso piano di recupero per evitare il collasso di questa specie”. Una proposta contro la quale i pescatori italiani sono pronti a dare battaglia sul metodo da adottare per la salvaguardia della specie. ”Il sistema delle quote – ricorda l’Alleanza – genera solo precarietà e fuoriuscita dal mercato di aziende e lavoratori come è avvenuto per il tonno”. Meglio adottare altre misure per proteggere uno stock altamente sfruttato, come la chiusure spazio-temporali, la ridefinizione degli attrezzi da pesca, introdurre sistemi di tracciabilità e regole per la pesca non professionale. Tutto questo anche perchè la flotta tricolore è la più grande in Ue per numero di imbarcazioni e produzione, con il 50% di catture e 5 mila tonnellate pescate ogni anno, un patrimonio che non può essere vanificato.

”Se dovesse passare il Piano Ue si rischia la ‘fishexit’ – afferma la Federcoopesca – oltre il 90% degli operatori vede questa scelta come un’ennesima invasione di campo comunitaria nel diritto di impresa. Inoltre l’introduzione di quote per lo spada sarebbe una vera caporetto, perché la flotta è dieci volte superiore di quella del tonno di dieci anni fa, prima che fossero contingentare le cattura”. Ma l’Italia, ricorda ancora il mondo professionale della pesca si è già mossa da anni per la salvaguardia dello spada, sia con l’introduzione di un periodo di fermo pesca, sia con una limitazione sulla taglia minima, ossia che non si possono pescare esemplari lunghi meno di 140 cm, spada inclusa.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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