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Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria


Questa non è una semplice ricetta: è un vero pezzo di cuore.


Le sardine ripiene fritte sono uno dei piatti più amati della mia infanzia, tramandate da nonna Maria con pochi ingredienti, gesti precisi e un sapore che non si dimentica. Le preparava con cura, seguendo una tradizione familiare che oggi porto con orgoglio nella mia cucina.

La ricetta è quella autentica, con un piccolo trucco che fa la differenza: le sardine si passano nel bianco d’uovo montato a neve prima di friggerle, creando una crosticina dorata e leggerissima che le rende irresistibili.

Con mia mamma abbiamo recuperato la versione originale di nonna Maria: un ripieno semplice e profumato, a base di patate lessate, bietole, tuorlo d’uovo, parmigiano e maggiorana fresca. E così, con un po’ di emozione, mi sono messa all’opera.

Le sardine ripiene sono un piatto della tradizione ligure, perfette come antipasto o secondo piatto. Come accade spesso nella cucina di casa, non esiste una sola versione: ogni famiglia custodisce la sua, diversa da quella delle altre. La nostra ricetta è particolare, piuttosto diversa da quelle che si trovano comunemente online, ma vi assicuro che è davvero squisita.

La sardina, pesce azzurro tipico della nostra cucina, è molto presente sulle tavole liguri: fresca o sott’olio, è un alimento economico ma ricco di valore. È tenera, saporita, versatile e soprattutto sana: contiene Omega 3, preziosi per la salute del cuore e della circolazione.

Con questa ricetta (che puoi adattare facilmente anche alle acciughe), le sardine ripiene restano morbide e gustose all’interno, con una croccantezza leggera all’esterno, grazie al trucco del bianco d’uovo. Una ricetta di casa, vera, che profuma di famiglia, mare e ricordi.

Mettiamoci subito all’opera… e fatemi sapere se vi sono piaciute!


Questa ricetta è stata aggiornata nei testi e nelle immagini per valorizzarla al meglio, mantenendone intatta l’autenticità e il legame con la tradizione di famiglia.

Guardate la videoricetta e provate anche:

Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria
Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria
  • DifficoltàMedia
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
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Ingredienti

24 sardine
4 patate (medie)
30 g parmigiano grattugiato
100 g bietole bollite
1 tuorlo d’uovo
maggiorana fresca
sale e pepe
3 albumi
olio extravergine d’oliva

Strumenti

Padella
Mezzaluna e tagliere
Pentola a bordi alti per friggere
Pentola
Ciotola
Schiacciapatate
Frusta
Fondina
Carta paglia
Mestolo per frittura
Forchetta
Scolapasta
Cucchiaio di legno
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Preparazione

Pulire le sardine. Togliere la testa e le interiora. Poi aprirle a libro e staccare la lisca.

Attenzione: togliere la coda a 12 sardine (quelle per il ripieno) ma lasciarla alle altre 12 (quelle da farcire).

Nel frattempo bollire le patate fino a che saranno tenere. Verificare con i rebbi di una forchetta. Scolarle e passarle nello schiacciapatate (lasciando la buccia – vedi video). Mettere nella ciotola.

In un padellino, mescolando con un cucchiaio di legno, rosolare 12 sardine con un filo di olio fino a che saranno cotte e disfatte, come sbriciolate. Far intiepidire.

Nella ciotola amalgamare le patate schiacciate, le bietole bollite strizzate e tritate, la sardine cotte, il tuorlo, il parmigiano, un po’ di maggiorana, sale e pepe.

Con le mani, mettere sopra ogni sardina aperta a libro un po’ di ripieno, schiacciandolo bene e facendo in modo che sia bello panciuto.

Sbattere gli albumi a neve in una fondina con la frusta o una forchetta.

Scaldare l’olio extravergine di oliva (o olio di semi adatto alla frittura) nella pentola apposita.

Quando l’olio è caldo, passare le sardine ripiene nel bianco d’uovo sbattuto e friggerle fino a che non saranno ben dorate da tutti e due i lati.

Scolare e adagiarle sulla carta paglia.

Friggerne un po’ per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.

Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria
Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria

Servire tiepide con una bella insalata.

Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria
Sardine ripiene fritte, la ricetta tradizionale di nonna Maria

✅ L’importanza del pesce azzurro

Il pesce azzurro, come le sardine, è uno degli alimenti più preziosi della nostra cucina mediterranea: è economico, sostenibile e ricco di benefici. Fonte naturale di Omega 3, proteine di alta qualità e minerali, è alleato della salute del cuore e della circolazione. Mangiarlo spesso, nelle sue infinite varianti regionali, significa prendersi cura di sé e delle nostre tradizioni.

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Copertina libro


Posso usare le alici al posto delle sardine?

Sì, ma il risultato sarà più piccolo e delicato. Le sardine, più grandi, sono ideali per essere farcite.


Come si ottiene quella crosticina dorata così invitante?

Grazie al trucco di famiglia: passare le sardine nel bianco d’uovo montato a neve prima di friggerle!


Si possono cuocere in forno anziché friggere?

La tradizione prevede la frittura, ma per una versione più leggera puoi cuocerle a 180°C per 20-25 minuti con un filo d’olio.


Posso prepararle in anticipo?

Sì, puoi farcirle in anticipo e conservarle in frigorifero. Sono buonissime anche tiepide o a temperatura ambiente.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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