Come raccogliere ed essicare la lavanda

La lavanda è una pianta perenne, bellissima e profumata che abbellisce con i suoi fiori viola i nostri giardini e i nostri balconi. Si tratta di un’erba aromatica dalle mille proprietà, tra cui il fatto di allontanare gli insetti fastidiosi come le zanzare e di attirare quelli utilissimi per l’ambiente come api, bombi e farfalle.

Inoltre, i suoi oli essenziali agiscono sul piano fisico e su quello emotivo, riequilibrando la persona nel suo complesso. In particolare la lavanda ha proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, analgesiche, ipotensive, diuretiche, cicatrizzanti. Inoltre calma i nervi, favorisce un buon sonno, contrasta l’ansia e aiuta a esprimere i nostri sentimenti senza paura.

I suoi fiori essiccati possono essere utilizzati in tantissimi modi: nei sacchetti di per profumare gli armadi, la biancheria e proteggere dalle tarme, per tisane e infusi abbinata ad altre piante come la menta e la camomilla, per aromatizzare i dolci e per preparare l’olio essenziale. Io lo uso per alleviare il prurito delle punture di insetti ed è efficacissimo.

Bisogna raccoglierla a luglio o agosto, quando i fiori sono quasi tutti ancora in bocciolo ma già è evidente il colore viola delle infiorescenze. È in questo momento che contiene più oli essenziali. Ricordiamo di non raccogliere tutti i fiori ma di lasciarne un po’ per gli insetti impollinatori. 😉

Vi consiglio di raccogliere i fiori nel pomeriggio, quando non c’è umidità e la concentrazione di oli essenziali è più alta.

Per capire come fare guardate il video che ho preparato per voi.

Come essicare la lavanda
Come essicare la lavanda

    Materiali

    • Piante di lavanda

    Utensile

    • Potatore affilato (forbice)
    • Filo per legare

    Passaggi

    Tagliare gli steli di lavanda a una lunghezza di circa 20 cm con una forbice per potare bella affilata. Raccoglierla in mazzetti di circa 25 steli legandola con un filo piuttosto lungo.

    Quando si essicca una pianta bisogna avere tanta pazienza. I tentativi di accelerare questo processo, tipo il forno a bassa temperatura o il sole diretto, non funzioneranno. Solo un’essiccazione lenta, in un luogo riparato e a temperature sotto i 40 gradi, consentirà di conservare le proprietà degli oli essenziali (che sono volatili e non dobbiamo disperdere in questa fase).

    Appendere i mazzetti a testa in giù in un luogo ben ventilato, asciutto e ombreggiato. E poi bisogna aspettare circa una settimana perchè solo i fiori di lavanda essiccati completamente di possono usare.

    L’umidità fa comparire molto velocemente la muffa. Per essere certi che la pianta sia ben asciutta, controllare che i fiori si separino facilmente dagli steli.

    Conservare la lavanda essiccata in un barattolo di vetro ben chiuso.

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    Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La Liguria in cucina. 

    Pubblicato da Renata Briano

    Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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