Amaretti di Gavi e Voltaggio fatti in casa

Gli amaretti morbidi di Gavi sono dei dolcetti tipici dell’Appennino Ligure-Piemontese. In zona si trovano in ogni pasticceria e ristorante e vi consiglio di provarli se passate da quelle parti. Sono bellissimi luoghi!

Anche a casa vengono super squisiti e sono piuttosto facili da preparare. A me ricordano la mia infanzia quando con mio papà, andavamo spesso ai laghi della Lavagnina e ci fermavano sempre a comprarli prima di ritornare a casa.

Gli ingredienti base sono tre: mandorle, zucchero e albumi d’uovo. Dopo averli impastati si formano delle palline che si lasciano riposare tutta la notte. Prima di cuocerli bisogna pizzicarli con tre dita per dare la forma caratteristica. La cottura è breve perchè devono risultare umidi. Quelli di Voltaggio, invece, cuociono qualche minuto in più e hanno al loro interno unpo’ di scorza di limone grattugiata.

Dopo la cottura si lasciano raffreddare perché solo dopo qualche ora danno il meglio… e si conservano belli morbidi chiusi in un contenitore ermetico di vetro. In realtà la loro conservazione non sarà un grosso problema perchè spariranno in breve tempo da quanto sono buoni! 😉

Amaretti di Gavi fatti in casa
  • DifficoltàBassa
  • CostoCostoso
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo12 Ore
  • Tempo di cottura14 Minuti
  • Porzioni30 amaretti circa
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Strumenti

  • Frullatore / Mixer o robot da cucina
  • Ciotola
  • Leccarda e carta forno
  • Piatto fondo
  • Griglia

Preparazione

  1. amaretti con dita

    Frullare le mandorle con lo zucchero.

    Trasferire in una ciotola e aggiungere l’aroma di vaniglia, il bicarbonato e gli albumi.

    Impastare per far assorbire il liquido delle uova. L’impasto sarà omogeneo.

    Mettere in un piatto fondo lo zucchero a velo.

    Formare delle palline di circa 25 grammi passarle nello zucchero a velo e riporle sulla leccarda rivestita di carta forno.

    Lasciare riposare in frigo tutta la notte.

    Prima di cuocerle, pizzicare le palline con tre dita per dare la classica forma (vedi foto).

  2. Amaretti di Gavi

    Cuocere a 180°-190°C in forno statico preriscaldato per 10-15 minuti o fino a che gli amaretti non avranno preso colore nelle spaccature.

    Sfornare e far raffreddare su una griglia.

Consigli e altre ricette

Variante: potete sostituire la fiala all’aroma di mandorle amare. con 50 g di mandrole amare ma mettendo 350 g di mandorle pelate.

Potrebbero interessarvi anche le pignolate i brutti ma buoni, i baci di dama, i quadrotti di biscotti e cioccolato, la torta di mandorle e la torta di nocciole.

Se vi piacciono le mie ricette potete seguirmi su  YouTube,  Facebook,  Instagram,   Pinterest,  Twitter  e Telegram. Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La mia politica in cucina. 

In questo contenuto possono essere presenti uno o più link di affiliazione.

4,9 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.