Un terzo del cibo che mangiamo e la maggior parte della flora spontanea dipendono dalle api: senza impollinazione non avremo frutta, caffé, verdura… Insomma senza api, come abbiamo più volte ripetuto (qui, qui e qui per citarvi più recenti) non ci sarà più da mangiare. Come porre rimedio a questa calamità? Scegliendo l’agricoltura ecologica. E ce lo dimostra un nuovo rapporto diffuso ieri da Greenpeace Italia: A come Ape. Un’agricoltura senza pesticidi è possibile e che vi consigliamo assolutamente di leggere.
Nel rapporto ci sono alcuni casi studio che raccontano le esperienze di agricoltori, scienziati, istituti di ricerca e aziende di 10 Paesi europei. Gli esperti intervistati spiegano come l’agricoltura ecologica sia l’unica soluzione ai problemi connessi con il modello di agricoltura industriale, basato su una crescente dipendenza da sostanze chimiche di sintesi, centrato sulla diffusione delle monocolture e quindi sulla dipendenza da poche multinazionali agrochimiche. Applicando metodi di coltivazione ecologici e amici delle api, questi pionieri assicurano la produzione di cibo sano, proteggono il suolo, l’acqua e il clima, promuovono la biodiversità e non contaminano l’ambiente con sostanze chimiche di sintesi o organismi geneticamente modificati.
Il rapporto evidenzia l’importanza delle api per la sicurezza alimentare a livello globale e fornisce una rassegna della letteratura scientifica sul controllo dei parassiti con metodi ecologici, dimostrando come l’uso e la pericolosità dei pesticidi chimici di sintesi in agricoltura sia ridondante.
fonte Slowfood
Buon appetito
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