Pasta ‘ncasciata di Montalbano

Pasta ‘ncasciata di Montalbano

Pasta 'ncasciata di Montalbano
Pasta ‘ncasciata di Montalbano


Salvo è ghiotto di tante cose ma in particolare di pasta ‘ncasciata, cucinata sempre dalla fidata Adelina, questo piatto compare nei seguenti episodi: Un mese con Montalbano, Il cane di terracotta, La paura di Montalbano, Il giro di boa, Amore e nell’episodio intitolato Capodanno de Il giovane Montalbano, dove la maestra Di Vincenzo spiega tutta la ricetta e invita l’ex allievo Salvo.

La pasta ‘ncasciata, è un piatto tradizionale della cucina siciliana diffuso in quasi tutto il territorio dell’isola. È originario del comune di Mistretta, dove è pietanza tipica. Per la pasta si usano dei rigatoni che vengono cotte al dente e mischiate in una casseruola al condimento. La casseruola viene quindi adagiata su uno strato di brace ardente e, una volta messo il coperchio, viene anch’essa coperta di brace, di modo da portare a conclusione la cottura della pasta. Il nome della pasta deriva proprio da questo particolare modo di cottura, infatti “u ncaçio” nel dialetto mistrettese è proprio il rivestire la casseruola con la brace.

Ingredienti per 6 persone

ingredienti per la Pasta

  • 600 g di ragù di carne
  • 500 gr di Rigatoni
  • 200 g di provola dei nebrodi fresca a cubetti
  • 100 g di provola dei nebrodi stagionata
  • alcuni peperoncini di 7 anni freschi o sott’olio
  • 4 fette di mortadella di maiale nero dei nebrodi
  • 50 g di salame di maiale nero dei nebrodi
  • 2 uova sode
  • 2 melenzane tonde
  • Pangrattato q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio EVO q.b.
  • Olio per friggere q.b.

Per il Ragù

  • 250 g di carne di manzo
  • 250 g di carne di maiale
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 cipolla ramata
  • ½ bicchiere di vino Mamertino rosso
  • 500 g di pelati

Preparazione ragù

Lavate e tagliate finemente la carota, il sedano e la cipolla ramata fate soffriggere in una pentola con olio evo.
Unite i due macinati fateli rosolare, salate, pepate e sfumate con il mamertino.
Schiacciate con le mani i pelati aggiungete in pentola, sciacquate il barattolo e aggiungete anche l’acqua, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 2 ore.

Preparazione Pasta

Tagliate le due melanzane a fette, sistematele a strati in uno scolapasta e cospargetele con il sale, questa operazione serve a far perdere buona parte dell’acqua di vegetazione. Tamponatele con la carta da cucina e friggetele in olio ben caldo.
Deponete le melenzane su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Tagliate a cubetti la provola dei nebrodi fresca, grattugiate quella stagionata.
Cuocete i rigatoni in acqua salata e scolateli al dente, in una ciotola aggiungete un po’ di ragù e mescolate bene.
Oliate la teglia e spolverizzatela con il pangrattato.
Versate del ragù e spargetelo sul fondo, continuate con uno strato di pasta, due fette di mortadella, uno di melenzane, poi dei cubetti di provola, salame e fettine uovo sodo.
Il secondo strato con gli stessi ingredienti, infine del ragù la provola stagionata grattugiata, e una spolverata di pangrattato e un filo d’olio.
In forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti.

Buon appetito

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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