Il Riso Artemide

Il Riso Artemide

Il Riso Artemide
Il Riso Artemide

Di provenienza cinese, dove veniva prodotto già nel XVII secolo, il riso nero era un prodotto praticamente sconosciuto in Italia, a causa delle difficoltà nel coltivarlo. In Oriente, dove veniva considerato una rarità, era riservato alle sole tavole dell’Imperatore e della sua corte. Nel 1997, a Vercelli, il Centro Ricerche Sapise, un’azienda specializzata nel produrre riso e sementi, creò il Riso nero integrale. Molte aziende agricole del Piemonte orientale, dal vercellese al novarese, così come alcune imprese della zona di Oristano, hanno scommesso su questo prodotto per rinnovare e diversificare le reciproche produzioni.
Quello di tipo Artemide nasce qualche anno dopo, nel 2005. A Casalbeltrame, in provincia di Novara, Cristina Guidobono Cavalchini ha riorganizzato “La Mondina”, la centenaria tenuta agricola del marito, decidendo di puntare sul riso nero integrale e sul più tradizionale carnaroli. Dall’intuizione di Cavalchini venne fuori un riso nero che deriva dall’incrocio tra il riso Venere (a granello medio e frutto dal colore nero) ed quello di tipo Indica (chicco cristallino e affusolato). Caratterizzato dall’aroma intenso e gradevole (ricorda il profumo del pane appena sfornato) e dalla forma allungata del chicco, il riso Artemide possiede un alto contenuto di ferro e silicio, due sostanze estremamente benefiche per la salute (hanno qualità anti-ossidanti). Come ci spiega l’edizione piemontese de «La Stampa» del 31 marzo 2013, “l’Artemide è ricco di antociani, quattro volte più del Venere, quindi contiene molte proprietà antiossidanti”.

Come si cucina?

Per mantenere integre le sue particolarità, il riso Artemide necessita di una cottura abbastanza lunga, preferibilmente nella pentola a pressione e senza condimento, che viene aggiunto alla fine, per poi essere fatto saltare in una pentola a parte. Versare in acqua fredda circa 80/100 grammi di riso per persona e portare ad ebollizione. Dopo aver coperto la pentola con un coperchio, far cuocere per circa 40-45 minuti.

Cottura con la pentola a pressione

Versare nella pentola la quantità di riso desiderata e 2 volte e mezzo il volume del riso. In questo caso, dopo il fischio, si deve far cuocere per 12 minuti circa. Un trucco per accorciare il tempo di cottura: mettere il riso in ammollo per tre ore ridurrà il tempo di cottura di (più o meno) 20 minuti.

VALORI NUTRIZIONALI

Valore energetico
per 100 gr. (porzione) Kcal. 343 – KJ 1435
Proteine gr. 7,8
Carboidrati gr. 74
di cui zuccheri gr. 1
Grassi gr. 2,2
di cui saturi gr. 0,7
Calcio mg/kg 152
Silicio mg/kg 0,03
Manganese mg/kg 25,6
Ferro mg/kg 6,7
Sale gr. 0,0001

Nei prossimi giorni alcune ricette con il Riso Artemide

Ho conosciuto questo riso grazie a Risotto.usrisobuono.it

 

Riso Artemide
Riso Artemide

Fonte lorenzovinci.it

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Il Riso Artemide Cotto
Il Riso Artemide Cotto

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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