50 Best Restaurants, Il Noma di Copenhagen miglior ristorante del mondo
50 Best Restaurants, Il Noma di Copenhagen miglior ristorante del mondo, grande scalata per il ristorante di Riccardo Camanini, che dalla 51esima posizione è entrato nella top 15. Ottime performance anche per gli altri italiani in classifica: Piazza Duomo, Le Calandre e Reale a Castel di Sangro
Renè Redzepi oggi ad Anversa ha ritirato il premio che molti ritenevano già suo da molto tempo: Il suo Noma è il miglior ristorante del mondo nonostante la pandemia, i cambiamenti dovuti ai lockdown e tutto ciò che è intercorso da marzo 2020 a oggi. A fargli compagnia, con la sua medaglia d’argento, il Geranium. Un podio quasi tutto dedito alla cucina nordica, se non fosse per il bronzo, andato al ristorante Asador Extebarri di Atxondo, in Spagna, il regno della brace; il suo Victor Arguinzoniz si era già aggiudicato lo Chef’s Choice Award di questa edizione.
Grandissima performance per gli italiani: ben 4 ristoranti tutti all’interno delle prime 30 posizioni: al 29esimo posto il Reale di Niko Romito, salito dalla 51esima posizione, 26esima posizione per Le Calandre dei fratelli Alajmo mentre al 18esimo posto troviamo Piazza Duomo di Enrico Crippa. Il migliore in assoluto, Riccardo Camanini, colui che nel 2019 aveva vinto il One to Watch Award: quest’anno è in 15esima posizione e ha vinto l’Highest New Entry Award. Nessuno più in alto di lui al primo ingresso in classifica.
Classifica e premi
1 Noma – Copenhagen, Danimarca
2 Geranium – Copenhagen, Danimarca
3 Asador Extebarri – Atxondo, Spagna
4 Central – Lima, Perù
5 Disfrutar – Barcellona, Spagna
6 Frantzén – Stoccolma, Svezia
7 Maido – Lima, Perù
8 Odette – Singapore
9 Pujol – Mexico City, Messico
10 The Chairman. – Hong Kong – Highest Climber award
Icon Award – Dominique Crenn
11 Den Tokyo, Giappone
12 Steirereck – Vienna – Gin Mare Hospitality Award
13 Don Julio – Buenos Aires, Argentina
14 Mugaritz – Spagna
15 Lido 84 – Highest New Entry
16 Elkano – Getaria, Spagna
17 A casa do porco – San Paolo, Brasile
18 Piazza Duomo – Alba
19 Narisawa – Tokyo
20 Diverxo – Madrid, Spagna
Chef’s Choice Award – Victor Arguinzoniz, Asador Extebarry
21 Hisa Franko – Slovenia
22 Cosme – NYC, Usa
23 Arpège – Parigi, Francia
24 Septime – Parigi, Francia
25 White Rabbit – Russia
26 Le Calandre – Italia
27 Quintonil – Città del Messico, Messico
28 Benu – San Francisco, Usa
29 Reale – Castel di Sangro, Italia
32 The Clove Club – Londra Uk
33 Lyle’s – Londra, UK
34 Burnt Ends – Singapore
35 Ultraviolet By Paul Pairet – Shangai
36 Hof Van Cleve – Belgio
37 SingleThread – Healdsburg – Usa
38 Boragò Santiago del Cile – Best Sustanaibility Award
Romm4DEssert – Indonesia- Willl Goldfardb World Best Pastry Chef
39 Florilege, Tokyo, Giappone
40 Suhring, Bangkok, Tailandia §
41 Allenò Paris Pavillon Ledoyen – Parigi, Francia
42 Belcanto, Lisbona, Portogallo
43 Atomix – NYC, Usa
44 Le Bernardin – NYC, Usa
45 Nobelhart & Schutzig – Berlino, Germania, new entry
46 Leo – Bogotà, Colombia
47 Maemo – Oslo, Norvegia – NEw Entry
48 Atelier Crenn – Usa, San Francisco
49 Azurmendi – Spagna
50 – Wolfgat – Paternoster – Sud Africa – Best Restaurant in Africa – New Entry
50 Best One to Watch – Ikoi – Regno Unito
50 Best Scolarship – Andrew Wong – Colombia
E dopo una veloce ricapitolazione delle posizioni dalla 100 alla 51esima, si parte con i premi speciali.
E com’è forse naturale, in un’edizione che punta “al cambiamento, al futuro, al rinnovamento dopo la tragedia”. Il primo premio annunciato è lo chef del futuro. Italianissima una dei premiati: Viviana Varese del ViVa di Milano. La Varese a Luglio era già stata insignita del riconoscimento Champions of Change, per l’impegno a favore della comunitò LGBTQ+. A seguire la premiazione degli chef di domani, il ricordo di tre pilastri della ristorazione mondiale mancati tra il 2020 e il 2021: Pierre Troisgros e fratelli Roux. “E’ anche merito loro se oggi possiamo vivere in questa comunità mondiale unita e proiettata al futuro”.
Cambio quinta, ora le telecamere puntano sul palco e l’adrenalina sale. La lista sta per essere svelata. Il discorso inaugurale è un, ovvio, discorso alla ripartenza e all’attesa, con un sentito ringraziamento – forse più degli altri anni- agli sponsor e ai supporter, molti italiani, che hanno continuato a seguire questa avventura.
A segnare la ripartenza e il video che abbraccia di nuovo tutti gli spettatori, Massimo Bottura, simbolo della gastronomia mondiale, due volte vincitore dei 50 Best Restaurants e, decisamente, orgoglio italiano. Lui l’anchorman d’eccezione per tastare gli umori del pubblico e dei colleghi che si apprestano a entrare in sala. Emozionante l’abbraccio tra Bottura e Max Alajmo, uno tra gli italiani presenti in lista, in predicato per una probabile scalata alle prime posizioni.
Manca poco per scoprire qual è il migliore ristorante al mondo. Dopo una lunga attesa, la navicella dei The World’s 50 Best Restaurants 2021 è approdata ad Anversa, nelle Fiandre e si appresta a incoronare il miglior chef del mondo, facendo finire la lunga attesa: l’ultimo verdetto risaliva al 2019. Data l’impossibilità degli chef che hanno già conseguito il titolo di competere nuovamente, la gara è del tutto aperta e sui social da giorni si rincorrono scommesse e previsioni.
Il podio dell’ultima edizione ha visto il Mirazur di Mentone (Francia) in vetta, seguito dal Noma di Copenhagen (Danimarca) e dall’Asador Etxebarri di Atxondo (Spagna). Grande attesa per gli italiani già in lista nella passata edizione: Piazza Duomo di Alba (Cn) con lo chef Enrico Crippa e Le Calandre di Rubano (Pd) guidato dallo chef Massimiliano Alajmo che erano nei primi 50; Reale di Castel di Sangro (Aq) di Niko Romito e Lido 84 di Gardone Riviera (Bs) con lo chef Riccardo Camanini tra i primi 120.
Già rivelate nei giorni scorsi invece le posizioni dalla 51a alla 100a della classifica 2021 in cui si confermano altri due italiani: il ristorante Uliassi di Senigallia (posizione 52) guidato dai fratelli Marco e Catia Uliassi e il ristorante St. Hubertus di San Cassiano, con a capo lo chef Norbert Niederkofler (posizione 54). Nel Best of the Best del The World’s 50 Best Restaurants lanciato nel 2019 e dedicato ai ristoranti che negli anni sono stati nominati numeri 1 al mondo c’è un altro italiano: l’Osteria Francescana di Modena guidata da Massimo Bottura.Chef
Fonte Republica.it
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