Gli spaghetti tagliati con fave e pomodoro freschi è un primo piatto semplice, leggero e nutriente della tradizione popolare siciliana, che sfrutta tutte le proprietà benefiche di questi legumi primaverili! Ogni anno infatti, con il sopraggiungere dei primi tepori, acquisto le fave fresche e lo ripropongo volentieri nella mia tavola! Volendo, si possono utilizzare anche le fave secche così da poter ricreare il piatto anche in inverno, ma il sapore cambia radicalmente poiché le fave fresche sono molto più dolci! Come molte preparazioni che richiamano la mia terra, anche questo piatto è di eredità materna. Quando ero piccola, capitava spesso di aiutare mia madre, seppur con poco entusiasmo, a sbaccellare le fave. La fatica di quella operazione valeva davvero la pena, apprezzando la bontà e genuinità finale di quella pasta che lei utilizzava rigorosamente corta! Nel tempo ho imparato a prepararla anch’io bella cremosa come lei e aromatizzandola con foglie di mentuccia e pecorino siciliano, oppure con del profumatissimo finocchietto selvatico locale. I passaggi per realizzare ad hoc questo piatto adatto a tutta la famiglia, sono per lo più facili e abbastanza veloci, escludendo naturalmente la pulizia del legume fresco. Quindi se come me ami le fave, devi assolutamente provarlo, non ti deluderà!
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Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Per preparare gli spaghetti tagliati con fave fresche e pomodoro occorre partire proprio dalle fave: apri i baccelli ed estraile una ad una.
Una volta sbaccellate, ora occorre privarle anche della buccia di cui sono rivestite. Elimina anche il tegumento, ovvero l’escrescenza che si trova in una delle due estremità, privale della buccia e procedi in questo modo con tutte le fave a tua disposizione. Lavale quindi molto bene sotto l’acqua corrente.
In una capiente casseruola dal fondo spesso, fai dorare 4 cucchiai di olio con il cipollotto fresco e mezzo porro tagliati sottilmente a rondelle per un paio di minuti.
Aggiungi ora le fave e mescola continuamente per altri 2′.
Unisci i pomodorini datterini precedentemente lavati e tagliati in quarti se sono mediamente grandi o a metà se i tuoi datterini sono più piccoli.
Completa con il concentrato di pomodoro e fai insaporire.
Se hai a disposizione del finocchietto selvatico, fallo prima bollire 10′ e aggiungilo ben sminuzzato, altrimenti in alternativa, aromatizza con qualche foglia di menta.
Solo a questo punto puoi coprirle completamente con abbondante acqua calda (c.a 500 ml).
Porta al bollore, quindi abbassa la fiamma al minimo e lascia sobbollire a coperchio chiuso per 15′-18′ c.a, lasciando leggermente restringere il brodo e girando di tanto in tanto.
Quando le fave inizieranno ad essere tenere, aggiungi un altro po’ d’acqua calda, non metterne molta, la pasta con le fave deve restare cremosa, se serve l’aggiungerai poco per volta e solo all’occorrenza, quindi riporta a bollore e aggiusta di sale.
A questo punto unisci la pasta corta, nel mio caso gli spaghetti tagliati e procedi la cottura per i minuti indicati nella tua confezione, mescolando spesso, soprattutto verso la fine, poiché la pasta con poco brodo tende ad attaccarsi con maggiore facilità.
Una volta pronta, spegni e aromatizza con peperoncino a piacere e altre foglie di menta fresca.
Termina con dell’olio extravergine d’oliva a crudo dopo aver impiattato, aspetta 5′ e servi.
E voilà…gli spaghetti tagliati con fave fresche e pomodoro sono pronti per essere serviti.
Buon Appetito da La Cucina di FeFè!
Conservazione
👉La pasta con fave fresche va consumata ancora fumante quasi subito dopo la cottura.
Consigli, note, variazioni e suggerimenti
🟣Potrai terminare il piatto con un po’ di pecorino siciliano grattugiato, sarà un ottimo accostamento, ma andrà bene qualsiasi formaggio grattugiato a tua scelta.
🟣Puoi sostituire il peperoncino con del semplice pepe nero macinato e i pomodorini freschi con della passata di pomodoro.
FAQ (Domande e Risposte)
E’ possibile utilizzare un formato di pasta più lungo?
Certamente questo piatto essendo una sorta di minestra, si presta più a un formato corto, ma nulla vieta di utilizzare delle orecchiette, delle penne o addirittura dei tradizionali spaghetti. In questi casi l’accortezza starà nell’aggiungere più acqua calda rispetto a quella indicata in ricetta, per una cottura ottimale e omogenea.
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Dosi variate per porzioni
