Salvia fritta

Avete un bel cespo di salvia, rigoglioso e profumato? E allora che cosa aspettate… prepariamo la salvia fritta!

Queste frittelle, chiamate anche salvia in pastella, sono un piatto della cucina ligure da servire calde e croccanti come antipasto o finger-food per gli aperitivi.

Si tratta di una di quelle preparazioni finite un po’ nel dimenticatoio, perfino le trattorie tipiche ,che portano spesso come stuzzichino qualche frittella, non la propongono più ed è un vero peccato perchè è buonissima.

Quando ero piccola erano i miei frittini preferiti e lo sono ancora… Oggi, approfittando di queste belle giornate di sole che hanno reso già la mia pianta di salvia molto rigogliosa, le ho preparate.

Sono facilissime ma hanno un difetto… diffilmente riescono ad arrivare in tavola perchè spariscono mano a mano che si scolano dall’olio e si appoggiano sulla carta assorbente.

Quindi preparatene in abbondanza, sono una portata antica, con pochissimi ingredienti, economica e senza pretese ma dal sapore unico, che mette allegria. 😉

Guardate la videoricetta e anche:

Salvia fritta
Salvia fritta
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni20 frittelle
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaRegionale Italiana
  • StagionalitàPrimavera, Estate
  • RegioneLiguria

Ingredienti

20 foglie grandi di salvia
100 g farina 00
q.b. acqua gasata
q.b. sale e pepe
q.b. olio di semi per friggere

Strumenti

Ciotola
Frusta
Carta assorbente
Pentola
Schiumarola

Passaggi

Tamponare le foglie di salvia con carta assorbente inumidita per pulirle.

Iniziare a preparare la pastella mettendo la farina, e una presa di pepe e sale nella ciotola. Iniziare ad aggiungere acqua fredda gasata mescolando con la frusta affinchè non si formino i grumi.

Con la quantità bisogna regolarsi a occhio, proprio come facevano le nonne. Indicativamente calcolare circa 140 ml per ogni 100 g di farina. La pastella deve essere liscia, senza grumi e non troppo densa.

Mettere a riposare la pastella in frigo per mezz’ora.

In una pentola per frittura dai bordi alti, mettere l’olio e scaldarlo. Quando l’olio è caldo (170°C) tenendo le foglie per il picciolo con il pollice e l’indice, intingerle nella pastella, scrollare per far cadere quella in eccesso e friggere.

Attenzione: non mettere troppe foglie per volta sennò l’olio si abbassa troppo la temperatura dell’olio.

Quando le frittelle sono gonfiate e ben dorate, scolarle con la schiumarola e disporle su carta paglia. Aggiustare di sale e servire calde.

Salvia fritta
Salvia fritta

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Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La Liguria in cucina.

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FAQ (Domande e Risposte)

Posso servirle con altri fritti?

Provale con le frittelle di fiori di borragine, di fiori di zucca o con il latte brusco.

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.