Coronavirus,  Parmigiano, riservisti se i casari si ammalano

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Coronavirus,  Parmigiano, riservisti se i casari si ammalano

Consorzio evita il vuoto dei caseifici richiamando i pensionati

“La mungitura di 265mila vacche da latte va fatta ogni giorno e il latte destinato alla produzione del Parmigiano non può essere congelato per salvaguardare la sua microflora” ha sottolineato il presidente del Consorzio di tutela Nicola Bertinelli, in occasione della presentazione in anteprima dello stagionato 40 mesi che andrà in commercio a dicembre.
Il comparto, che nel 2019 ha prodotto 3.750.000 forme per un valore al consumo di 2,5 miliardi di euro, ha il riconoscimento di “comprovata necessità lavorativa”. Fortunatamente il decreto governativo non ha bloccato le merci, evitando così il rischio di blocco delle consegne del prodotto e anche del trasporto del siero che viene concentrato solo in Pmi del territorio lombardo.
Ciononostante, “al via prevenzione in pieno spirito emiliano: – ha aggiunto Bertinelli – stiamo avviando una rete di solidarietà tra caseifici del Parmigiano Dop e censendo le caldaie non utilizzate per evitare rischi stop alle nostre attività produttive non differibili nel tempo. Illudersi di restare immuni dall’emergenza è inutile, meglio censire le forze lavoro attivabili in caso di contagio. Sono certo che non mancherà la collaborazione dei singoli per la sopravvivenza collettiva di realtà produttive grazie alla quale le nostre montagne non sono abbandonate e godono di servizi essenziali”.
Il Consorzio sta anche valutando l’opportunità di chiedere al Ministero delle Politiche agricole e all’Ue una deroga al Disciplinare di produzione, come previsto da legge 1151/2012 che regola le Dop in caso di emergenze sanitarie, per la parte relativa agli orari di realizzazione del formaggio e alla doppia cottura. Una finestra con doppi turni che permetterebbe di scambiarsi tra caseifici la manodopera in differenti momenti del giorno in caso di emergenza.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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