Antinori racconta il Tignanello, I Supertuscan

Antinori racconta il Tignanello, I Supertuscan

Antinori racconta il Tignanello, I Supertuscan
Antinori racconta il Tignanello, I Supertuscan

Vino: Antinori narra avventura di Tignanello,1/o supertuscan, E’ simbolo del rinascimento enologico italiano

Tignanello, un luogo e un vino celebre. E ora anche una specie di romanzo grazie a uno dei suoi ‘inventori’, il marchese Piero Antinori che nel nuovo libro “Tignanello. Una storia toscana” (ed.Cinquesensi, 208 pagg, 45 euro) racconta l’avventura nata nelle sue cantine nel Chianti per realizzare un vino dalle caratteristiche più spiccatamente internazionali. Fu così che Tignanello, toponimo rurale del Chianti, divenne celebre come luogo di coltivazione dei vigneti del primo ‘supertuscan’ che ebbe lo stesso nome. Un vino simbolo del Rinascimento enologico italiano e che l’autorevole rivista americana Wine Spectator ha definito “the most influential wine in the history of Italy”.”Ho 76 anni – scrive Piero Antinori -, sono a capo dell’azienda da 49, porto un cognome che esiste da almeno sette secoli. Più o meno da allora è un cognome legato al vino e ancora oggi, mentre in vigna inizia a lavorare la ventisettesima generazione della famiglia e mentre in cantina è pronta l’annata 2012, ecco, oggi, vorrei che questa fosse la storia di un luogo e di un vino, che portano lo stesso nome. E vorrei che questa potesse essere anche, in qualche modo, la storia di come nasce e matura ogni grande vino”.Tignanello, che tra i suoi padri ha avuto il celebre enologo Giacomo Tachis, storico direttore delle Cantine Antinori, fu frutto di scelte audaci ed innovative: per la prima volta venne superato il disciplinare della zona (il Chianti Classico), si utilizzò la fermentazione malolattica e si passò all’invecchiamento in barriques, anziché in botti. Ma soprattutto, ricorda Antinori, si volle decidere che il nuovo vino provenisse interamente dalle uve dei vigneti di Tignanello applicando in pieno il concetto di ‘terroir’, ancora poco praticato in Italia all’epoca. Un vino rivoluzionario sia in Italia sia all’estero che ancora oggi, dopo oltre quarant’anni, è una delle etichette italiane più conosciute nel mondo.

Curiosità, è stato tra i, pochi, vini italiani donati di recente a Barack Obama da Matteo Renzi.

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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