Tra grassi da condimento consumo olio d’oliva è solo 4%

Tra grassi da condimento consumo olio d’oliva è solo 4%

Tra grassi da condimento consumo olio d'oliva è solo 4%
Tra grassi da condimento consumo olio d’oliva è solo 4%

Sono i dati del Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale

C’è poco olio d’oliva sulle insalate e verdure grigliate nei quattro angoli del pianeta: tra i grassi da condimento il consumo mondiale di olio d’oliva è fermo al 4%, secondo dati del Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, che stima tuttavia un incremento dei consumi globali pari al 5% per il prossimo anno. “Stiamo rischiando la retrocessione – ha messo in guardia Angelo Cremonini, presidente del gruppo olio d’oliva di Assitol – perché il mercato oggi assiste all’avanzare di nuovi protagonisti. Dobbiamo perciò recuperare il tempo perduto.

In altri Paesi, è la normalità per un’Interprofessione: le opportunità del mercato da sfruttare, il coordinamento dei controlli e, in generale, la narrazione del nostro grande patrimonio oleario. Va riconquistata la fiducia dei consumatori, italiani e stranieri, con un’azione dell’intera filiera ed il sostegno delle istituzioni”. In Italia, stando agli ultimi dati del Coi, il Consiglio oleicolo Internazionale, si è registrato un calo del 14%, in linea con la tendenza dell’Unione Europea, pari a -12%. Anche i dati Assitol sull’export, relativi ai primi otto mesi del 2017, delineano un rallentamento complessivo degli scambi commerciali con l’estero (-18,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare, perdono i Paesi UE (-19,3%) ma anche quelli extracomunitari (-16,3). Il tutto si va ad incastonare in una campagna olearia che risente di mesi e mesi di siccità. “Anche se ancora centrale sulle nostre tavole – ha concluso il presidente del gruppo olio d’oliva di Assitol Cremonini – l’olio d’oliva vive ancora pesantemente la crisi dei consumi. L’olio d’oliva è sì un prodotto globalizzato, ma anche banalizzato nel suo impiego quotidiano, trattato alla stregua di un condimento qualsiasi”. L’Italia è prima in Europa per le sue Dop e Igp dell’olio. E il comparto vanta numeri di tutto rispetto: 350 cultivar, 1 milione di ettari coltivati a olivo, 900mila olivicoltori, 6500 frantoi, 673 imprese di confezionamento, generano un fatturato complessivo di 3 miliardi di fatturato.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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