Il Re Leone

Il Re Leone

Il Re Leone
Il Re Leone

Simba, il Re Leone, era fuggito dopo la morte del padre, ma decide di tornare per avere una seconda opportunità. Per riprodurre questa situazione ho deciso di preparare, una Francesina, un piatto tipico di quasi tutta la Toscana, anche questo piatto è nato per dare la seconda opportunità al bollito rimasto.
Nel cartone c’è una zona buia dove regnano le iene, questa zona l’ho ricreata con un’altra ricetta povera Toscana, il peposo dell’Impruneta. Il Simba è posizionato sulla rupe dei Re, creata con del bollito, accompagnato con delle verdure sotto aceto che ben si abbinano con il bollito.
Intorno alla rupe, sono posizionati tutti gli animali, simulati con delle verdure, scottate in acqua e aceto, condite con un filo d’olio.
Quindi questo piatto è composto, da Bollito, Francesina e Peposo

Ingredienti per il bollito

  • 800 g di carne da Bollito io ho utilizzato il Cappello del prete ma potete usare qualsiasi taglio da bollito, il vostro macellaio vi consiglierà bene.
  • 3 patate, vi serviranno per creare Simba e per la Francesina
  • 2 carote, vi serviranno per la criniera di Simba e per la francesina
  • 1/4 di Rocoto
  • 1 cipolle
  • 1 costa di sedano
  • Circa 12 grammi di sale
  • Qualche foglia di alloro
  • Verdure sottaceto, che rappresenteranno gli animali della savana

Preparazione

Pelate le Patate tagliatele a pezzi grossi e mettetele in una capiente pentola, aggiungete le cipolle e le carote pulite e tagliate a metà, la costa di sedano tagliata a pezzi, aggiungete anche il peperoncino Rocoto, mettete abbondate acque ricordate che dovete aggiungere la carne.
Accendete il fuoco, portate a bollore, tagliate la carne, a pezzi grossi, un pezzo vi servirà a creare la rupe dei Re, quando l’acqua è a bollore, aggiungete il sale e la carne e fate cuocere, fino a cottura.
Quando la carne si sarà cotta, create la rupe dei Re con un pezzo di carne, sagomandolo a c, come da foto, create Simba con le patate e le carote, e mettete da parte.

Ingredienti Francesina

  • 400 g di cipolle rosse di Certaldo
  • 400 g circa di lesso di carne
  • Patate carote e sedano (rimanenza del bollito)
  • Qualche cucchiaio di brodo (rimanenza del bollito)
  • 1 Peperoncino Scozzese
  • 300 g di pomodori pelati
  • Qualche rametto di maggiorana
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Olio EVO q.b.

Preparazione

Pulite le cipolle e tagliatele alla veneziana, soffriggetele in una padella capiente con qualche cucchiaio di olio EVO e il peperoncino Scozzese tagliato a pezzetti.
Quando si saranno ammorbidite continuate la cottura, con qualche mestolo di brodo, rimasto, fate andare a fuoco medio per una decina di minuti.
Aggiungete le altre verdure rimaste dal bollito, unite i pelati, aggiustate di sale e pepe, amalgamate tutto.
Tagliate il bollito a striscioline , unite al resto amalgamate per qualche minuto, aggiungete la maggiorana  e servite.
Il Peposo è un piatto tipico dell’Impruneta, rinomatissima per la “terra di Impruneta” (un’argilla contenente sabbia, carbonato di calcio e ossido di ferro, che conferisce alla terracotta il suo caratteristico colore rossiccio), da cui si ottengono terrecotte, mattoni e altri materiali in cotto (cotto d’Impruneta).
Sono stati proprio gli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci (i fornacini) che hanno creato questa preparazione: in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con tutti gli ingredienti affogati nel vino; dopo 5 ore il piatto era pronto.
Si narra che, al tempo del Brunelleschi, durante la costruzione della famosa cupola della Cattedrale di Santa Maria in Fiore, che poi è il Duomo di Firenze, i “fornacini” addetti alla cottura dei mattoni facessero largo uso di questa pietanza.
La lunga cottura, il pepe ed il vino Chianti, inducevano i lavoratori a mangiare insieme al peposo parecchio pane ed a fare delle robuste bevute, per ristorarsi dalla fatica della giornata.
Da notare, cosa non da poco, che siamo di fronte ad un gustoso piatto dietetico, privo di grassi e soffritti. Per questo piatto ho scelto Jamaican mushroom, un peperoncino adatto a cottura prolungata.

Gli ingredienti per il Peposo

  • ½  kg di Carne da Bollito meglio se di anteriore di Chianina
  • 10 chicchi di pepe nero
  • 1 l circa di Chianti giovane
  • 1 Jamaican mushroom
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 foglie di salvia
  • 2 foglie di alloro
  • Sale q.b.

Preparazione

la preparazione tradizionale prevede la cottura in una pentola di coccio nel forno, io vi propongo una versione da poter fare in casa.
Prendete una pentola a bordi alti, meglio de di ghisa, Iniziate a mettere in pentola, il Jamaican mushroom, la carne tagliate a pezzi non tanto grossi, aggiungete il pepe in grani, gli spicchi d’aglio non pelati, il sale e gli odori e coprite con il vino.
Mettete la pentola sul fuoco e cuocete a fuoco moderato, fino a che la carne non risulti estremamente morbida, dovrebbero bastare circa 2 ore, 2 ore e mezza.
Se volete una versione meno piccante a metà cottura togliete il peperoncino.

Presentazione

Usando dei cetriolini sottaceto create il confine della zona scura, quella delle iene, deve essere estesa circa ¼ del piatto, in questa parte deponete il peposo.
Nella parte, diciamo colorata, mettete la Francesina, su un lato mettete la rupe dei Re  e Simba, scolate bene i sott’aceti tagliateli a pezzettini e deponeteli nel piatto come da foto.

Buon appetito.

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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