GIULIA, IL SUO BLOG E LA SUA MILLEFOGLIE DI ASPARAGI

Oggi questo post è tutto dedicato a Giulia, la vincitrice della sfida si Maggio sugli asparagi per la categoria dei foodblogger. La sua ricetta è la “millefoglie di asparagi”, potete vederla e magari rifarla cliccando qui.
 
 
 
 
 
Il blog di Giulia si chiama “In cucina per caso“, un blog che io già conoscevo e nel quale potrete trovare tanti spunti ed idee sopratutto riguardo la passione che Giulia ha verso la pasticceria… dolci, torte, biscotti, muffin… e così via.
 
Non mi resta che presentarvela attraverso delle domande alle quali ha risposto molto sinceramente e attraverso alcune delle sue ricette. Una ragazza dolce, solare, discreta e molto carina!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  • Parlaci un pò di te, di quello che fai, delle tue passioni e di tutto quello che ci vuoi raccontare.
Mi chiamo Giulia, sono una ragazza come tante che fino a qualche anno fa aveva orrore di tutto ciò che stava in una cucina ma che poi è stata come dire…fulminata da questa passione tanto da aprire un blog di cucina. I miei segni particolari sono l’inventiva, la caparbia, un’insana passione per tutto ciò che è inglese (cibo compreso, yes) e la creatività, che è come un fiume in piena dentro me. Il tutto condito da un pizzico di pazzia ovviamente ^_^
 
 
  • Quando è nata la passione per la cucina? Hai frequentato delle scuole o dei corsi?
La mia passione per la cucina è nata anni fa, ma davvero per caso. Una volta odiavo stare in una cucina, ma avevo sempre visto mia madre e mio padre cucinare cose meravigliose. Immagino che semplicemente pian piano tutta quella conoscenza che avevo acquisito guardandoli si sia fatta strada dentro di me e sia venuta fuori.
 
  • Perchè hai deciso di iniziare questa avventura ed aprire un blog?
Il blog l’ho aperto semplicemente per tenere traccia delle ricette che provavo, per non perderle di vista a causa del mio essere tremendamente disordinata, che mi aveva portato ad avere scaffali pieni di foglietti volanti. Io sapevo a malapena cosa fosse un blog allora, tre anni fa. Cioè, sapevo cosa vuol dire leggere un blog, ma non avevo la più pallida idea di cosa ci fosse dietro, di cosa volesse dire scriverlo.
 
  • Parlaci del tuo blog, della scelta del nome e della tua esperienza.
Il nome è nato per via del mio percorso – se così si può definire – di avvicinamento alla cucina, che è avvenuto per caso, da qui il nome “In Cucina Per Caso”. In realtà volevo un nome bello, semplice e d’effetto, e da allora me ne sono venuti in mente un bel po’, ma ormai avevo scelto quello e quello ho tenuto, un po’ gli voglio bene. Anche se mia sorella insiste perché lo cambi in “in cucina per sbaglio” che secondo lei mi descrive meglio.
 
  • Cosa ne pensi del mondo dei foodblogger e del fatto che ormai in rete di blog se ne trovano tanti e di vario genere, sia per l’argomento trattato sia per il modo di gestirlo?
Il mondo dei foodbloggers è davvero incredibile, sia nel bene che nel male. Se uno non ne fa parte stenta a credere a un sacco di cose che succedono in questo mondo virtuale: amicizie vere, persone straordinarie, aiuto reciproco, ma anche litigi verissimi, persone tremende e problemi di tutti i tipi….Insomma, proprio come nella vita reale. Per quanto riguarda l’affiorare di moltissimi blog di cucina negli ultimi tempi (specialmente nell’ultimo anno) non ci vedo nulla di male. Ognuno è libero di esprimere le proprie passioni al meglio e internet, anche da questo punto di vista, è fenomenale: offre le stesse possibilità a tutti. Poi sta ad ognuno di noi di rendere il proprio blog speciale, curarlo e accudirlo. E quello che piace a me può non piacere a un sacco di persone, o piacere ad altrettante.. Su internet, tutti i contenuti hanno estimatori e detrattori. L’importante è dare il massimo di noi stessi e comportarsi correttamente.
 
  • Raccontaci della tua cucina, a quale ingrediente non puoi rinunciare e non deve mai mancare nella tua dispensa?
La mia cucina è molto semplice. Si divide in due filoni, cucina e pasticceria, che a loro volta si dividono in altri due filoni, “cose banali, noiose, da tutti i giorni” e “cose strane e incredibilmente difficili che però devo assolutamente provare a fare”, che descrive perfettamente la continua dicotomia della mia vita. Se dovessi dire un ingrediente che non può mancare in cucina direi probabilmente lo yogurt e i latticini in generale, dei quali io sono grande appassionata e che metterei ovunque. Ma più in generale direi probabilmente ingredienti freschi, il più genuini possibile: io detesto tutto ciò che è preparato, in polvere o incredibilmente conservato.
 
 
  • Quali sono i piatti che preferisci cucinare e mangiare, ti piace sperimentare cose nuove o preferisci rimanere legata alla tradizione?
 
Come dicevo prima, io sono un po’ entrambe le cose: pazza sperimentatrice e inflessibile tradizionalista. I miei piatti preferiti sono senza dubbio la pastasciutta, la pizza e le focacce, i funghi (fatti in qualsiasi modo, li adoro!), le creme dolci (pasticciera, ganache, eccetera) e tutto ciò che contiene cocco, banana, yogurt o cioccolato bianco. Detesto poche cose, ovvero le interiora degli animali e il fegato, se entro in un posto dove lo stanno anche solo cucinando, mi sento male e devo uscire. Sopporto, ma non amo particolarmente, la carne, le uova e la nutella.

  • Racconta il tuo blog attraverso tre ricette che hai pubblicato.
Il mio blog attraverso tre ricette….questa è difficile, perché ogni ricetta che scelgo di pubblicare ha una sua piccola storia alle spalle… comunque se ne dovessi scegliere tre su tutte sceglierei:
 
– i cupcakes coniglietti perché il mio blog è letteralmente sommerso di pasta di zucchero e muffins http://blog.giallozafferano.it/incucinapercaso/cupcakes-coniglietti/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

– la cheesecake al cioccolato e caramello perché rappresenta tutte quelle sfide strane e impossibili che mi metto in testa di fare http://blog.giallozafferano.it/incucinapercaso/cheesecake-al-cioccolato-e-caramello/
 
 

 

 

 

 

 

 

– i profiteroles che sono un classico della mia famiglia da quando ero piccolissima e rappresentano bene la tradizione che mi porto dietro http://blog.giallozafferano.it/incucinapercaso/profiteroles
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Cosa ne pensi dei mezzi mediadici e dei social network usati per diffondere e far conoscere i blog? Tu ne fai uso?
Penso che siano un buono strumento di diffusione dei contenuti che mettiamo nel blog, lo possono far crescere ma possono anche portare a conseguenze poco piacevoli, purtroppo la maleducazione è anche virtuale!! Comunque in medio stat virtus quindi immagino che un uso moderato sia la cosa giusta da fare. Io uso facebook, twitter e pinterest principalmente, ma cerco di non “spammare” in giro con i miei link per non dare fastidio. Io sono convinta che se il mio blog è buono, la gente verrà a vederlo anche senza riempire di miei link le loro bacheche!
 
  • Come gestisci e riesci ad unire la tua vita quotidiana con il tempo dedicato al blog?
E’ molto difficile trovare il tempo per il blog, perché dietro a un post ci sono ore passate a cucinare (of course), cercare la posa giusta, la luce giusta, scattare foto, caricarle sul computer, adattarle al formato giusto, pensare l’articolo, scriverlo, sistemarlo…. Insomma, un sacco di tempo! Di solito faccio tutto la sera, che sono più libera, o nei weekend.
 
  • La tua famiglia ti sostiene in questa avventura?
Sì, anche se all’inizio credo pensassero a uno scherzo. Ora invece mi aiutano e supportano (e sopportano!) anche se quando sbaglio qualcosa che ha a che fare con la cucina mi dicono “ma come! E tu saresti una foodblogger??”. Ma lo dicono con affetto!
 
  • Hai dei modelli a cui ti ispiri e da cui prendi spunto per preparare i tuoi piatti (chef, personaggi pubblici, personaggi telkevisivi che parlano di cucina…)?
Io prendo spunto da tantissime cose e persone, diciamo che per la cucina cerco di ricreare le cose semplici ma buonissime che cucina mia madre, poi io ci metto un po’ del mio ma non ho un vero e proprio modello… Potrei citare il mitico Gordon Ramsay, ma non tanto per la cucina ma per i valori che, con quel suo stupendo accento scozzese, promulga: ingredienti freschi, sapori semplici, cose genuine. Per le torte invece adoro Mich Turner, la fondatrice del Little Venice Cake Company, una pasticceria stupenda nel cuore di Londra che fa torte decorate da brividi!
 
  • Hai dei libri di cucina a cui sei affezionato e dai quali trai ispirazione?
Il libro di cucina che guardo più spesso di tutti è l’agenda delle ricette di mia madre, scritta da lei in tanti anni, da quando si è sposata, dove ha annotato ricette provenienti chissà da dove e chissà quando. C’è di tutto lì dentro, credo ci siano più di un migliaio di ricette!
 
  • Hai un sogno nel cassetto riguardo a te ed al tuo blog?
Chi non ce l’ha? Il mio, anche se so che è irrealizzabile, sarebbe quello di aprire il mio laboratorio di pasticceria, e fare del blog la versione online di quello che produrrei, per creare un vero e proprio database della pasticceria. Purtroppo però la vita mi ha portata a fare delle scelte che mi precludono questa possibilità, però sognare si può lo stesso, no?
 
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