Giorno 7: Morjim beach, in spiaggia con le mucche

Stamattina abbiamo affittato lo scooter per cinque giorni al costo di circa 20 €, il noleggio dei motorini si trova proprio all’uscita del nostro hotel.

Siamo andati a Morjim beach una spiaggia a circa 10 minuti da noi, dal colore di sabbia molto scuro e anche essa piuttosto lunga e incontaminata sebbene più stretta di Arambol (quella che si trova di fronte al nostro resort), una volta ci deponevano le uova le tartarughe, oggi è meta soprattutto delle mucche (oltre che dei turisti).  Non è la prima volta che vediamo le mucche in spiaggi,  infatti ci ha ricordato la prima volta che ci siamo recati a Jericoacoara (Brasile)  nel lontano 2007.

Si dice infatti che Goa sia una meta soprattutto  di hippy, come una volta Jeri, ma credo soprattutto in passato perché fino ad oggi non ne abbiamo visti un granché. Le mucche sono sacre in India, motivo per cui non si mangiano, anche il maiale non viene mangiato spesso, per il mix di religioni che popolano il paese, tra cui anche quella mussulmana.

Morjim Beach è sicuramente più frequentata, ma anche più sporca di Arambol e qua ci vuole una nota sulla piaga della poco pulizia che affligge indubbiamente l’India.

Apparentementeì, nei resrort, può sembrare tutto abbastanza pulito, ma se ci si sono ferma sui particolari si nota quanta poca attenzione ci sia su di essi e quanto spesso vogliono far sembrare decoroso e pulito quello che in realtà non lo è.

I diversi Resort della nostra spiaggia infatti grazie all team spiagge pulite (donne che puliscono litorale) riescono a tenere decentemente pulita la spiaggia, ma oggi abbiamo notato che il tutto viene semplicemente gettato poco più avanti per mostrare una apparente pulizia. Le apparenze sono quelle che per ora hanno caratterizzato la nostra India, come se si dovesse mostrare bella e in realtà nascondesse dell’altro.

Questa è solo una nostra impressione..servirebbe più tempo per approfondire,  ma questo non è il blog adatto.

Abbiamo pranzato alla baracca sulla spiaggia “Sea Bird Beach Cafe” con tandoori salad, sebbene non fosse un’insalata ma delle verdure cotte al tandoori  con spezie, e per Stefano paneer tandoori, il paneer è il formaggio indiano che ha una consistenza simile al tofu,  ma si tratta di un latticino, e a seguire riso veg pulao  ovvero riso pilaf speziato con le verdure,  il tutto alla modica cifra di €14 in due con altra birra indiana: Bira white (di frumento).

Pranzo a Morjim beach al Sea Bird beach cafe

Stasera abbiamo compiuto un mezzo passo falso…Attratti dalla bellezza del locale (non sono molti i locali che attraggono..), ci siamo fermati al “Cafè Nu“, scoprendo solo una volta seduti che si tratta di un ristorante con cucina internazionale (il proprietario è giapponese), così ci siamo presi una pausa dalla cucina locale e, sebbene l’offerta non fosse poi così ampia, Stefano ha scelto un rollé di pollo ripieno di spinaci in salsa di vino bianco accompagnato da puré di patate (ottimo impiattamento) ed io, poco fiduciosa delle cucina internazionale in India, ho optato per una insalata con tofu fritto (buonissimo!), anacardi, semi di girasole, pomodori, un po’ amara, ma ottima quantità (la prima vera insalata!) e in generale ottima qualita. Mi è sembrata però un’occasione sprecata perché un luogo come l’India, con una forte identità culinaria, merita assaggi di ogni specialità!

Rollé di pollo ripieno e insalata con tofu fritto al “Cafe Nu”

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Print Friendly, PDF & Email

Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.